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sabato 20 ottobre 2012

Storia e mito della cartomanzia


Cercare di ricostruire in maniera precisa le origini e quindi la storia della cartomanzia non è affatto facile e questo perché si tratta di un’arte magica molto antica le cui radici si perdono nel tempo. Le prime tracce scritte relative alla cartomanzia si possono rintracciare in alcuni testi di Jean-Baptiste Alliette, noto al tempo come Ettetlla. Si tratta di pergamene del 1770 nelle quali il nostro illustra alcune delle prime tecniche relative all’arte divinatoria tramite il classico mazzo delle carte francesi. Successivamente, nel 1783, sempre Etteilla si dedicò alla stesura dei primi testi e trattati relativi alla divinazione per mezzo dei tarocchi.
Dopo di lui u’altra autrice che si dedicò allo studio della cartomanzia fu Marie Adelaide Lenormand, che grazie ai suoi studi riuscì a conquistarsi la fiducia dei potenti di allora, prima tra tutti addirittura la moglie di Napoleone Bonaparte.
E’ proprio a questa cartomante che viene attribuito il classico mazzo di carte noto con il nome di Sibille di Lenormand, sebbene molte ricerche abbiano dimostrato che l’effettiva ideazione di questo mazzo di carte non sia interamente o completamente da attribuire a lei.
Da questa data, comunque, l’interesse per la cartomanzia è notevolmente cresciuto e i testi relativi al suo studio si sono susseguiti con una certa intensità.
Alcuni di questi libri sono da considerarsi come dei veri e propri trattati; tra questi va certamente annoverato il libro scritto da Court di Gebelin, che per primo diede una spiegazione scientifica formulando l’idea che i tarocchi fossero correlati alla divinazione egizia. Nel testo, Le Monde Primitif, infatti Gebelin sostiene che gli Arcani maggiori dei tarocchi altro non sono che una derivazione di un antico libro egiziano, il Libro di Thoth, nel quale viene illustrata l’origine del mondo. Per spiegare l’arrivo dei tarocchi sino ai giorni nostri, Gebelin ritiene che la diffusione si sia avuta grazie alla migrazione delle popolazioni nomade, più precisamente gli zingari, considerati da Gebelin come una popolazione antica le cui origini sono da ricercare proprio nell’antico Egitto. 

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