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lunedì 13 ottobre 2014

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L’operazione zero ticket sui farmaci fuori brevetto, attuata dalla Regione Lombardia – afferma il presidente di AssoGenerici, Enrique Häusermann – mette in evidenza come le resistenze all’uso dei farmaci equivalenti pesino economicamente sui cittadini.
“L’operazione zero ticket sui farmaci fuori brevetto allineati al prezzo di riferimento attuata dalla Regione Lombardia ha messo in evidenza come le resistenze all’uso dei farmaci equivalenti pesino economicamente sui cittadini e non poco: a livello nazionale circa 850 milioni l’anno stando agli ultimi rilevamenti” dice il presidente di AssoGenerici, Enrique Häusermann.
“Oggi in Lombardia i cittadini appartenenti alle fasce esenti hanno la possibilità di ottenere i farmaci prescritti senza versare alcun contributo se si tratta di equivalenti e questo a nostro avviso è fondamentale per incentivare i comportamenti virtuosi e allineare le dinamiche dell’assistenza farmaceutica italiana a quelle prevalenti in Europa”. Così AssoGenerici commenta l’intervista rilasciata dalConsigliere regionale Stefano Carugo a Il Giornale, nella quale rispondeva alle critiche rivolte alla Giunta lombarda, accusata di non aver ridotto la spesa a carico del cittadino.
“Il consigliere Carugo ha toccato anche un altro punto fondamentale, e cioè la scarsa informazione fornita ai cittadini sul fatto – fondamentale – che gli equivalenti costituiscono una grande occasione di risparmio anche quando il paziente acquista farmaci di fascia C, cioè non rimborsati dal Servizio sanitario, si tratti di medicinali da banco o di farmaci soggetti a prescrizione sulla cosiddetta ricetta bianca. Questo, se vogliamo, è un fatto ancora più grave sul quale sta diventando sempre più urgente intervenire”.

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