Sabato
12, presso il Centro Culturale Santa Chiara di Trento, è stata
inaugurata la mostra multimediale “Psichiatria: un viaggio senza
ritorno”.
La
mostra è arrivata per la terza volta nel capoluogo e un motivo c’è:
la provincia di Trento è l’area in cui si è verificato, con
maggiore intensità rispetto al resto delle province italiane, il
drammatico fenomeno delle sottrazioni dei minori alle loro famiglie,
sebbene un sensibile calo sia stato recentemente registrato.
Questo
è un risultato che il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani
(CCDU Onlus), associazione che si occupa di esporre pubblicamente gli
abusi commessi nel campo della salute mentale, ha contribuito ad
ottenere grazie alla sua opera di informazione, fatta anche tramite
la mostra inaugurata sabato.
Il
taglio del nastro è stato preceduto da brevi ma eloquenti interventi
dei relatori ospiti.
Tra
di essi, Gabriella Mafioletti, ex consigliera comunale e presidente
della sezione “Adiantum” di Trento che da anni lotta per ridurre
gli “allontanamenti facili” dei minori e che recentemente ha
ottenuto l’approvazione di un importante ordine del giorno del
Comune di Trento che aiuterà a prevenire abusi, rivolgendosi agli
assistenti sociali e agli psichiatri, ha detto: “I professionisti
dovrebbero usare il tatticismo e la sensibilità piuttosto che
redarre perizie confacenti ai propri interessi economici.”
Antonella
Dellapina, responsabile della campagna “Nidi violati”,
un’associazione che si occupa fare informazione sul tema, ha
rincarato la dose leggendo un brano tratto dal libro omonimo che
riporta un vicenda di genitori che si sono visti strappare un minore
dalle loro braccia in seguito ad una perizia di tipo psicologico.
Le
perizie psicologico-psichiatriche giocano un ruolo chiave nella
situazione e quanto ha detto la dott.ssa Marica Malagutti, psicologa
e consulente tecnico del tribunale di Ferrara, non lascia spazio a
malintesi. Malagutti ha denunciato la scarsa, quando non inefficace,
formazione professionale degli operatori del settore che contribuisce
a incrementare gli abusi.
Piero
Puschiavo, presidente di “Progetto Nazionale”, ha rinnovato il
suo appoggio alla campagna contro gli psicofarmaci ai bambini in età
scolare, un altro fenomeno che indica come nel corso degli anni il
sistema educativo italiano abbia aperto sempre più le porte all’idea
che le difficoltà esibite da certi alunni siano riconducibili a
cause psicologico-psichiatriche che, laddove ritenute attendibili,
portano all’indesiderato trattamento a base di psicofarmaci.
Infine, Silvio de Fanti, vice presidente italiano del CCDU Onlus, ha promesso vigilanza e continua informazione pubblica perché la guardia non va abbassata se si vuole conseguire il risultato del far cessare il fenomeno dell’allontanamento dei minori dalle famiglie in tutta Italia.
In
questo clima di accorata denuncia, della quale il cittadino e le
autorità competenti dovrebbero prendere atto, a rallegrare gli animi
ci ha pensato la scuola di danza internazionale Ensemble
Danza Estense, di
Luisa Tagliani di Ferrara, con uno spettacolo che è stato molto
gradito dal pubblico presente, un centinaio di cittadini, genitori e
interessati all’argomento.
La
mostra “Psichiatria, un viaggio senza ritorno” è la copia del
famoso museo di Los Angeles creato dalla Citizens
Commssion on Human Rights,
associazione di tutela dei diritti umani nel campo della salute
mentale, fondata nel 1969 dalla Chiesa
di Scientology e dal
prof. Thomas Szasz,.
Consiste
di 14 pannelli illustrativi e 14 video che mostrano documenti storici
e interviste che permettono di tracciare la storia dei trattamenti
psichiatrici fino ai giorni nostri: un viaggio di oltre due secoli
costellato di errori e orrori commessi nel tentativo di “guarire lo
spirito” (etimologia della parola “psichiatria”).
La
mostra presso la sala Foyer del Centro Culturale Santa Chiara, in via
S. Croce 67, a Trento, si è conclusa il 20 settembre.
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