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mercoledì 10 febbraio 2016

Risparmio energetico le buone pratiche per il 2016

Le buone pratiche del risparmio energetico permettono oggi di realizzare interventi di effìcientamento energetico che si ripagano da soli anche grazie alle detrazioni fiscali edilizie. Nel senso che proprio attraverso il risparmio futuro è possibile finanziare gli interventi, i quali costituiscono nel tempo non solo un risparmio per i condòmini, ma un investimento sul bene casa, che in questo modo si rivaluta anche dal punto di vista patrimoniale.

Pensiamo, per esempio, a quanti benefìci avremmo in termini di rispetto per l'ambiente (riduzione delle emissioni) e di risparmio energetico (bollette energetiche meno pesanti), se il 58% delle famiglie vivono nell'oltre 1,2 milioni di condomini in Italia decidessero di rendere più eco sostenibili le proprie abitazioni, cominciando proprio da un cambio di stili di vita. Le buone pratiche e i casi concreti positivi rappresentano dei modelli che dimostrano sia la convenienza economica, sia il miglioramento del comfort.

Buone pratiche spesso associate a nuovi modelli di business, che consentono interventi più economici ed efficaci, con conseguente aumento della qualità della vita. Questi temi sono stati al centro del dibattito moderato da Federico Della Puppa, docente Iuav ed esperto di riqualificazione urbana, che si è tenuto il 4 dicembre nel corso di Condominio Expo alla Fiera di Bergamo e che ha visto la partecipazione di numerosi esperti del settore.

Secondo Massimo Bargiacchi, presidente nazionale Gesticond, oggi siamo di fronte a un deficit culturale in tema di risparmio energetico, che coinvolge moltissimi cittadini e famiglie e che, nonostante alcune opportunità date dalla riforma del condominio, rappresenta uno scoglio se sommato alle esigenze di contenere le spese.

Per Bargiacchi, gli amministratori condominiali sono disponibili a seguire un percorso di attenzione sul tema del risparmio energetico, ma il primo vero passo è promuovere cultura e conoscenza sul tema, quello della disseminazione culturale. Argomento affrontato da Francesca Hugony, dell'Unità Tecnica Efficienza Energetica nella Pa Locale dell'Enea, un ente che ha un ruolo strategico. Promuove, infatti, conoscenza e informazioni per supportare i cittadini e le imprese in percorsi informativi.

sull'efficienza energetica, a partire dalla Strategia energetica nazionale. Hugony ha presentato anche alcuni dati sul potenziale dell' efficientamento energetico in Italia, che riguarda oltre 13 milioni di alloggi e potrebbe raggiungere una soglia annua di mercato superiore ai 10 miliardi di euro. «Ma ci sono regole da seguire per favorire l'efficientamento energetico, dalla manutenzione degli impianti alle modalità di gestione, dagli strumenti e prodotti utilizzati per risparmiare alle modalità d'uso», ha spiegato. «Enea e fortemente impegnata in questo senso nel promuovere e veicolale i migliori consigli, perché è su questi elementi che si gioca la sfida del futuro nell'edilizia e nel suo rapporto equilibrato con l'ambiente».

Non mancano, però, gli aspetti negativi, come quelli che ha ricordato Carlo Berizzi, docente all'Università di Pavia. Due indagini, Habito e Rihabito, hanno messo al centro dell'attenzione il regolamento edilizio di Milano rispettivamente nei confronti degli interventi sulla nuova costruzione e sul recupero, con esiti sorprendenti: con le attuali regole edilizie a Milano non si potrebbe edificare tutto ciò che è stato costruito negli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso. «E con le regole vigenti prima dell'approvazione delle nuove regole non sarebbe stato possibile neppure utilizzare modelli internazionali, come per la realizzazione di alcuni grattacieli», ha sottolineato Berizzi. La questione dei regolamenti edilizi è un tema che non riguarda solo Milano ma tutti i comuni della Lombardia.

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