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mercoledì 21 settembre 2016

Posizionare un sito: ma come ragiona Google?


Posizionare la pagina di un sito web significa fare in modo che esso esca tra le prime posizioni della SERP (Search Engine Results Page), incrementando il volume di visite. Da un punto di vista pratico, però, la cosa appare davvero più complicata. Per capire come migliorare il posizionamento di un sito (o, per meglio dire, le sue pagine) è importante cercare di comprendere il modo in cui ragiona Google. Big G. si serve di un migliaio di algoritmi per stabilire la griglia di posizioni da generare nel momento in cui l’utente compie una ricerca. I parametri cambiano continuamente la propria importanza e, per tale ragione, è davvero complicato riuscire a trarre delle regole fisse e universalmente condivise del modo di ragionare di Google.


La verifica posizionamento Google tramite specifici tool SEO può aiutare all’analisi: ogni modifica eseguita su una pagina può avere un effetto sulla sua posizione in SERP e, attraverso il monitoraggio, è possibile trarre informazioni utili. In linea generale, però, ci sono strategie, attività e azioni che possiamo ritenere universalmente sbagliate e dannose.


Non copiare!



Regola base, che è anche un precetto etico del buon copywriter: i contenuti devono essere inediti, originali, non copiati né parzialmente rimaneggiati da siti terzi. Google è davvero spietato con chi ruba i contenuti, penalizza il sito che li accoglie e, soprattutto, è illegale!


Evita il keyword stuffing



Per keyword stuffing si intende la malsana abitudine di copy poco esperti di ‘farcire’ il proprio contenuto di parole chiave, pensando che in tal modo sarà più semplice posizionarlo. Beh, in effetti funzionava così… quindici anni fa! Ora invece Big G. è ben più preparato e non solo non vi premierà ma sarà ben contento di punirvi.


Non inserire troppi link


Se stai scrivendo un articolo per attività di guest posting con link follow devi proteggere il tuo link: contestualizzalo nel modo più naturale possibile, inseriscilo all’interno di una trattazione in cui possa davvero dare utilità e completezza all’elaborato e, soprattutto, non inserire altri link commerciali. Puoi aggiungere uno o due link a siti autorevoli all’interno del trattato, che rimandino a testate giornalistiche importanti o siti governativi, ma sempre in modo che tutto avvenga nel massimo della naturalezza, non farti prendere la mano!

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