Gli Speakeasy a Roma sono una tipologia di locali notturni
che ha sempre più seguaci. Questi locali, comparsi finalmente anche nella
Capitale italiana, piace a sempre più persone, attratte dalla voglia di
rivivere il fascino degli anni ’20 e i ’30, e di bere cocktail preparati con
estrema capacità da bartender professionali. Ma cosa sono gli speakeasy?
Sono quei locali segreti che si sono diffusi negli Stati
Uniti durante il famoso periodo del proibizionismo. Attraverso il Volstead act,
il parlamento americano aveva vietato la commercializzazione di alcolici in
tutto il Paese. Questa legge non piacque ad una grande fascia della popolazione
americana: non tutti, infatti, potevano digerire questa imposizione che era stata
promossa e sostenuta dalla popolazione più puritana
Ma la soluzione, per le persone avverse alla legge, arrivò
in fretta proposta, però, dalla malavita organizzata. In un’epoca passata alla
storia anche per le azioni dei gangster, tra cui il famosissimo Al Capone,
italoamericano cresciuto a New York e divenuto il Re di Chicago, le
organizzazioni criminali trovarono subito dei modi “creativi” per aggirare la
legge e rimpinguare le proprie tasche. Iniziarono a produrre e a commercializzare
illegalmente le bevande alcoliche e, per venderle al dettaglio, si inventarono
dei luoghi segreti che funzionavano come dei normali bar: gli speakeasy. Questi
locali erano segreti, appunto, nascosti in attività commerciali di altro tipo,
come barbieri o lavanderie, o ubicati negli scantinati di grandi palazzi, i cui
accessi erano controllati a vista dai crimninali.
Come accade oggi negli speakeasy a Roma, vi si poteva
accedere pronunciando una parola d’ordine all’ingresso, o grazie a conoscenze
personali. All’interno vi si poteva bere tutti i tipi di alcool. A seconda delle dimensioni del locale, vi si
doveva godere delle bevande parlando sottovoce, “speakeasy” in inglese,
appunto, o ci si poteva trovare in dei locali in cui si poteva giocare d’azzardo,
ascoltare musica, guardare spettacoli di burlesque e, ovviamente, beere fiumi
di alcool.
Al Capone e altri famosi gangster ne gestivano numerosi
nelle principali città americane. Mentre al di fuori di essi i cittadini
vivevano in modo più puritano, all’interno di questi locali ci si dava alla
pazza gioia, sorseggiando birra, whiskey e cocktail di altissima qualità, creati
da esperti di quell’arte del bere miscelato che proprio in quegli anni si
andava diffondendo sempre di più: la mixology.
Negli speakeasy a Roma i bartender seguono i vecchi manuali
di mixology e ripropongono cocktail di altissimo livello, preparati secondo le
ricette originali del tempo, o arricchiti da ingredienti moderni e ricercati. Fai
anche tu un viaggio negli anni ’20 e ’30 e gusta i migliori cocktail vintage
negli speakeasy romani!
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