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sabato 30 giugno 2018

Tutto apposto il nuovo singolo di Fabio Poeta



Fabio Poeta insieme alla sua band presenta il suo nuovo singolo "TUTTO APPOSTO" (etichetta Me&U Records), primo estratto del terzo album "Marcia Indietro", registrato e mixato a Palermo presso il Roxy Studio in uscita a Dicembre 2018.

"Tutto Apposto" è un brano in cui Fabio Poeta racconta la storia di Sara (Interpretata nel video dalla splendida Sara Priolo) un’artista poliedrica e chitarrista di qualità che decide di cambiare vita, abbandonando la certezza del lavoro in una grande società di comunicazione per seguire la tortuosa ma quanto mai sincera strada della musica insieme alla sua band.
La canzone è un viaggio attraverso la risalita interiore ed emozionale di Sara, viaggio dove troverà il coraggio di vivere le sue scelte.

Il ritmo è grintoso, il sound pop rock, positivo, un tormentone che entra nel cervello e ne esalta gli stati emozionali positivi, un vero tantra che promette di essere un toccasana per il proprio ego.

Durante l'estate 2018 inizierà il "Marcia indietro" tour targato immancabilmente Fabio Poeta & Band.

"Tutto Apposto" arriva alle radio dopo una lunga gavetta live e l'esperienza dei due precedenti Album "Fondo" e "Gioco Sporco" che avevano già riscosso interesse e seguito, dando vita a vari tour e numerose collaborazioni artistiche sul territorio nazionale.
Il brano è stato scritto e prodotto da Fabio Dragotta (in arte Fabio Poeta), co-prodotto da Fabio Castorino (Roxy Studio) con l’etichetta M&U Records and Artists Management ltd.


Umberto Alongi presenta il suo nuovo singolo “Pura Follia”, secondo estratto dal nuovo album in lavorazione a Milano, con il quale ritorna in rotazione nelle radio




“Pura Follia” arriva alle radio dopo il recente successo de “Il futuro si è perso” (Ed. Sony Music ATV), singolo che ha raggiunto le più alte posizioni di classifica italiana indipendenti per numero di passaggi radiofonici e che ha riportato Alongi verso sonorità decisamente Pop Rock.
Il video de “Il futuro si è perso” è stato premiato come migliore videoclip di musica indipendente nel mese di marzo 2018.  Anche il video che accompagnerà il nuovo singolo “Pura Follia” è stato girato da Atom Inc. a Palermo.

Il brano è stato scritto da Andrea Zuppini (Fabio Concato, Eros Ramazzotti, Rossana Casale, Fiorella Mannoia, Paola e Chiara, Alex Baroni, Gigi D’Alessio, Patty Pravo, Alexia) e Luca Maggiore (Mango, Biagio Antonacci, Marco Masini e Fabio Concato) ed è stato prodotto dalla Me&U Records and Artists Management Ltd di Londra. “Pura Follia” è un Blues Pop dai toni graffianti, perfettamente modellati sulla personalissima voce di Umberto Alongi.

Hanno suonato: Filippo Mango (batteria), Andrea Verardi (basso), Luca Orioli (hammond), Fabio Casali (chitarra elettrica solista) ed Andrea Zuppini (chitarra elettrica).
Arrangiamenti/Editing/Mix: Andrea Zuppini presso Art&Musica; Mastering: Claudio Giussani presso Energy Mastering di Milano

“Pura Follia” è un brano che evidenzia il desiderio del cantautore di origini siciliane ma svizzero d’adozione di presentare canzoni dal carattere forte e deciso, e seppur l’album non tradirà la sua vocazione decisamente pop la preferenza verso sonorità reali (a sfavore dei suoni elettronici) è sempre più presente.

Riguardo “Pura Follia” Umberto racconta: «E’ la storia di una passione travolgente che appare, agli occhi della ragione, totalmente sbagliata. Purtroppo lei è talmente bella che zittire la propria coscienza è l’unica possibilità di vivere, appunto, questa “Pura Follia”».
Umberto Alongi ha preparato uno showcase unplugged ed elettrico con musicisti di grande talento con i quali, insieme ad omaggi ai cantautori che hanno influenzato la sua scrittura, presenterà i successi dei suoi ultimi due album.

Joe Black l’indiano italiano con il nuovo singolo Chiudetegli La Bocca


 Giovanni Maria Vacchino in arte Joe Black nasce a Mumbay (INDIA), orfano dalla nascita trascorre i primi sei mesi di vita con le suore cattoliche con a capo la Madre Superiora : Madre Giovanna , alla quale il cantante deve il suo nome anagrafico. Adottato da una famiglia dell’alta Toscana , trascorre l’infanzia e l’adolescenza in un piccolo comune della Lunigiana.

YouTube link



Già in tenera età la diversità, il colore della pelle, l’essere mancino iniziano a far capire a Joe che bisognava trovare una soluzione e uno stile vita per non essere vittima di comportamenti razziali e ottocenteschi.

Nonostante fossero gli anni 90 , l’era dello sviluppo e della tecnologia non aiutarono il ragazzo a superare spiacevoli episodi di bullismo.

venerdì 29 giugno 2018

Francesco Pellicini e i Delfini D’Acqua Dolce – Camminando lungo il mare




“CAMMINANDO LUNGO IL MARE” interpretata da Francesco Pellicini, viene scritta da Max Decio con l’ausilio del fratello Andrea Decio, storico autore dello stesso Pellicini.
L’arrangiamento è firmato dal maestro Alberto Tenzi che ha curato altresì le Chitarre, il Banjo, le Tastiere, il Basso Acustico e il Cajon. I cori sono di Manuela Birattone. il missaggio di Alberto Tenzi e Andrea Decio.

… Puntuale, al giunger dell’estate, il nuovo singolo dell’eclettico artista Francesco Pellicini, cantautore, attore comico e scrittore nato e cresciuto a Luino, celebre Patria dell’ironia popolare italiana. Dopo l’album di esordio “Non ho tempo di prendere a schiaffi tutti” del 2016, il singolo “Il Primo bacio” del 2017, prodotto che ha fatto registrare ottimi ascolti balzando da subito in vetta alle classifiche delle radio indipendenti nell’estate 2017, Pellicini decide con entusiasmo di raccogliere “l’assist artistico” offertogli dagli storici autori Max e Andrea Decio proponendo, per il 2018, un pezzo molto leggero, semplice, orecchiabile, basato su un ritornello tormentone tipico delle storie d’amore sotto l’ombrellone. Max Decio (tra l’altro in passato pluricampione italiano di Pallavolo), ne firma dunque sia il testo che la musica. Originale e simpatica l’idea iniziale del Banjo che presto lascia il posto ad una ritmica accattivante della chitarra elettrica. Basso, batteria, perfettamente all’unisono, creano il conseguente ritmo del pezzo (in ausilio alle tastiere) che, per precisa disposizione dell’autore, vuole anzitutto concentrarsi sulla presa del ritornello. Il singolo, in uscita il 22 giugno 2018 sempre per la casa discografica l’Atlantide, sarà eseguito live nella stagione dei concerti dallo stesso Pellicini accompagnato dalla storica band I Delfini d’acqua Dolce (Paolo Santi chitarre; Lorenzo Colombo basso; Felky percussioni e batteria; Thomas Graziani tastiere e video). In contemporanea all’uscita del singolo nelle radio, uscirà lo stesso video della canzone, girato a Lesa (No) sul lago Maggiore, presso la spiaggia Herno Beach. Un grazie di cuore a Thomas Graziani per il video, agli interpreti Andrea Decio e Micol Gaia Tagliabue, oltre allo stesso Pellicini.

giovedì 28 giugno 2018

Dio si nasconde, la mostra e il libro a Rimini

Venerdì 6 luglio 2018 alle ore 18.30 alla Fortezza rinascimentale Sale della Guarnigione San Leo a Rimini, si terrà l’inaugurazione della mostra e presentazione del libro “Dio si nasconde” con le fotografie di Kozo Yano e le poesie di Andrè Simoncini. L’attrice Chiara Pavoni recita ed interpreta le liriche.

mercoledì 27 giugno 2018

GAZZARRA “Il Nuovo Concept Musicale Indipendente”. In radio da Venerdì 15 Giugno con il singolo “Federer”




Nelle radio italiane da Venerdì 15 Giugno "Federer", il primo singolo di Gazzarra, un produttore/DJ, figlio di questi tempi storti, un corista fuori dal coro. Il brano, che porta la firma di alcuni noti autori della musica italiana, è accompagnato da un videoclip per la regia di Cristian Graziano e vede come protagonisti Sofia Aguzzi e Alessio Ferri.

"FEDERER, è un punto di vista, che si nutre dell'irrazionalità della vita e della razionalità dei social."

Il brano nasce un dopo cena in studio, da un’idea, da un gioco, da un suono, da un esercizio di stile fuori dalla convenzionale canzone pop.

Gazzarra è un progetto creato da affermati autori e produttori italiani al momento “ghost team” – che hanno legato i propri nomi in qualità di autori in questi 20 anni ai big della musica come Mina, Patty Pravo, Nina Zilli, Noemi, Alessandra Amoroso, Gianni Morandi, Fiorella Mannoia e tanti altri, passando per tutte le finali dei talent e collezionando una decina di partecipazioni a Sanremo.

Un gioco del tempo e nasce per essere utilizzato come contenitore di idee musicali, di progetti, di collaborazioni,  totalmente indipendente fuori dallo scenario delle discografiche.
Gazzarra è uno sperimentale concetto di intendere la musica in sintonia con i tempi.


I Sedona in radio dal 22 Giugno con il primo singolo “Auf Wiedersehen”



Da Venerdi 22 Giugno nelle radio italiane "Auf wiedersehen", il primo singolo del duo torinese Sedona, scritto da Dario Armenio e Anna Mantovani. Il brano rappresenta il saluto, in bilico tra un addio e un arrivederci, di chi ha deciso di estraniarsi da un mondo digitale in cui non si ritrova più, dove flussi ininterrotti di immagini artificiali prendono quotidianamente il sopravvento sulla spontaneità e sulle emozioni. "Auf wiedersehen", canzone accompagnata dal videoclip girato in Toscana da Simone Gazzola e Marco Pilia, racconta il disagio di chi ha cercato invano un equilibrio anche in questa dimensione ma si è dovuto arrendere di fronte alla consapevolezza che il tempo, almeno nella sfera delle emozioni, cambia il mondo ma non te.


"Questo progetto nasce dal nostro desiderio di riunire in un album canzoni con diverse sonorità, dall’elettronico all’acustico, ma che fossero affini per atmosfera, considerando ogni brano come un capitolo di un’unica entità; per la prima volta abbiamo scritto testi in italiano che per questo sono per noi particolarmente intimisti e diretti. Nonostante sia un album autoprodotto abbiamo avuto occasione di collaborare con professionisti come Simone, che ha diretto il video, e ha saputo interpretare in modo originale l’atmosfera malinconica ma ottimista che avevamo in mente per il pezzo."

Biografia
I Sedona sono un duo electropop di Torino, che unisce sonorità elettroniche a melodie ispirate alla tradizione rock, formato da Dario Armenio (voce, chitarra, basso, synth) e Anna Mantovani (voce, sintetizzatori, cori). Nati nel 2010 con il nome di Open High Heart, hanno pubblicato canzoni pop-dance che sono state trasmesse nel circuito delle Banche Intesa San Paolo, hanno collaborato nella stesure e registrazione delle parti vocali su tracce dance/elettroniche pubblicate da etichette quali Expanded Music e New Music International, e con il nome di Majestic 12 hanno partecipato a vari festival e concorsi tra cui il Festival Estivo di Piombino nel 2012.  “Verba Manent”, del 2018, è il loro primo album.

Crediti:
Copertina singolo: Simone Gazzola e Marco Pilia
Video: Simone Gazzola e Marco Pilia
Montaggio: Simone Gazzola
Logo Sedona: Omar Arturo Bianco

Dal 20 Giugno nei digital store e dal 22 nelle radio italiane “La scia”, il primo singolo di Klari



Da Mercoledì 20 Giugno nei digital store e dal 22 nelle radio italiane "La scia" (Etichetta Riserva Sonora), il primo singolo della giovanissima cantautrice reggiana Claudia Chiarenza in arte Klari, canzone scritta con l’autore della Warner Music Italia Valerio Carboni.
Il brano descrive la tendenza della maggior parte delle persone a seguire la stessa moda trascurando le proprie passioni ed è un invito a intraprendere la propria strada al di là dei pregiudizi e delle tendenze.

"Solo in questo modo si può veramente brillare ed essere orgogliosi del proprio cammino."

Claudia Chiarenza in arte Klari nasce a Reggio Emilia il 10 aprile 2001 e per 10 anni ha studiato danza con la passione della musica fin da piccola. All’età di 13 anni ha iniziato a studiare canto e a partecipare a numerosi concorsi nazionali come Tour Music Fest, Video Festival Live, il Cantagiro, San Jorio, Area Sanremo, vincendo il Festival Estivo 2016 e Sanremo Newtalent 2017. Anche sul web ha ottenuto parecchie soddisfazioni pubblicando sul suo canale YouTube numerose cover che hanno raggiunto in totale mezzo milione di visualizzazioni. Da qualche anno ha iniziato a comporre testi e musiche delle sue canzoni e dal 2017 collabora con l’autore della Warner Music Italia Valerio Carboni. Proprio con lui sta lavorando a un progetto musicale che partirà con l’uscita del primo singolo “La Scia” il 20 giugno.



sabato 23 giugno 2018

NICOLE STELLA: “DOV’È ORO QUEL CHE LUCCICA” è il disco d’esordio uscito il 3 maggio 2018


Dopo numerose esperienze televisive, partecipazioni a concorsi e festival, e le aperture live per Stadio e Francesco Gabbani, la cantautrice vicentina presenta un disco dove indie, folk e pop sono tasselli compresenti di un concept musicale maturo ed intenso.


Il disco che nasce dal progetto “Nicole Stella” in collaborazione con Musicantiere Toscana è “Dov’è oro quel che luccica” e prende il nome da una frase della canzone “Vediamoci là”. I brani del disco ripercorrono alcune tappe della vita di Nicole degli ultimi anni, anni di passaggio all’età adulta e di esperienze che formano e interrogano. Molti testi, soprattutto quelli in collaborazione con altri autori vertono sul tema dell’amore con un senso sempre nostalgico ma, nell’intento dell’artista, mai banale. Quelli scritti interamente da Nicole invece, tentano di avventurarsi in altre direzioni, ne sono l’esempio “Vediamoci là” e “lei costruiva nel vento”.

GERMANO SEGGIO: “MAD WORLD” è la rivisitazone strumentale del celebre brano dei Tears for Fears



Il musicista palermitano propone una reinterpretazione positivista di uno dei pezzi cult della storia della musica.


Mad World” nasce da una visione onirica di Germano Seggio. L’artista nel modo che gli è più naturale, ovvero suonando la sua sei corde, trae ispirazione dal suono che lo stesso ha creato per dare vita ad una rilettura positiva del “Folle mondo” descritto da Orzabal (Tears for Fears). E' per questo che le atmosfere create sono volutamente accoglienti, morbide e oniriche, anche grazie alla sonorità rarefatta e alle sensazioni che la sua chitarra genera, come quelle percepibili in alta quota... Il brano è stato realizzato volutamente live per ottenere il giusto mood che si crea soltanto con il giusto interplay dei musicisti. Infatti per ricreare ciò Germano ha voluto con se due amici storici del panorama musicale siciliano, Vito di Pietra (Drum) e Giancarlo Marino (El. Bass). Brano e Videoclip sono stati prodotti da Marco Amico presso gli studi Music Academy Palermo avvalendosi della collaborazione di Grafimovie.



"Alta Quota" è il disco dedicato interamente alle sue amate Dolomiti. L’amore sviscerato per le Dolomiti nasce dalla voglia di ricominciare a camminare dopo un grave incidente motociclistico che tiene il cantautore su una sedia a rotelle per tre lunghi anni... Germano per riconquistare la sua libertà ed autonomia ha fuso la sua passione per le Dolomiti e per il Nordic Wolking con uno stile di vita sano basato su un'alimentazione alcalina, Bio e a Km zero. Sulle Dolomiti Germano infatti individua il posto più evocativo e “giusto” per comporre la sua musica... come dice lui stesso goliardicamente “è tutta colpa delle Dolomiti”. Il cd vedrà la luce nel giugno del 2018.

Etichetta: Alta Quota
Radio date: 27 aprile 2018



BIO

Germano Seggio classe '75 nasce e vive a Palermo. Intraprende lo studio della chitarra a 10 anni da autodidatta e dall’età di 15 anni comincia a studiare con i migliori insegnanti. Si Laurea in Chitarra Moderna presso Middlesex University e si specializza in Chitarra Jazz presso West London University.
Dal 1992 comincia a scrivere la prima rubrica di didattica chitarristica “Scuola di Note” per un inserto allegato al Giornale di Sicilia. Grazie alle notorietà data dal corso sul GDS (Giornale di Sicilia) comincia a suonare per vari gruppi Siciliani, esibendosi con repertorio di musica strumentale di sua produzione anche per manifestazioni Nazionali. Dal 1995 ad oggi ha partecipato ai seminari di Eddy Palermo, di Andrea Braido, Nguyen Le, Carl Vehreyen, Mike Stern, Robben Ford, Paul Gilbert, Marty Friedman, Steve Vai. Nel 1995 vince il premio “Miglior Musicista” in un festival organizzato da Vincenzo Mancuso, e suona al teatro di Verdura per il compositore minimalista Rhys Chatam per le 100 Chitarre. Nel 1996 tiene una rubrica di lezioni settimanali di chitarra moderna su un giornale che tratta di musica, facendo anche recensioni su un’altra testata giornalistica Regionale sulle novità degli strumenti musicali. Nel 1997 ha lavorato come dimostratore di chitarre ed effettistica presso la Ricordi di Palermo. Ha fatto da turnista in studio e live per molti artisti, partecipando anche al festival Città di Palermo con l’orchestra del Maestro Colajanni. Ha lavorato per diversi studi discografici partecipando alla produzione di CD di artisti come Eddy Palermo. Nel 1998 comincia a lavorare per alcune agenzie di spettacolo tra cui la “MG Music” di Milano e la “Media Music” di Vicenza, suonando con artisti del calibro di Paolo Belli. Parallelamente ha insegnato presso diversi centri di formazione musicale in giro per l’Italia come docente di chitarra moderna. 
Nel 1999 forma la Band “HAIR” che porta in giro un vero e proprio tributo a J. Hendrix riscuotendo grande feedback. Vince una borsa di studio indetta dal comune di Palermo che gli permette di conseguire un master Jazz presso una delle più importanti scuole Jazz della Sicilia seguito dal maestro Pietro Condorelli.  Nel 1999 Viene chiamato dalla band Nuclearte per registrare “Tale' Tale'" negli studi della Real World di Peter Gabriel in Inghilterra, cd che verrà distribuito dalla bmg-ricordi in Italia e dalla Womad select all’estero. Con la stessa band inizia a girare per il mondo affiancando artisti internazionali quali: Susan Vega, Midge Ure, Evia, Avion Travel per il WOMAD Tour. Nel 2000 forte dell’esperienza Inglese alla corte di Peter Gabriel viene chiamato a suonare Live per l’Inglese BBC riscuotendo così successo anche a livello internazionale. Nello stesso anno instancabile Germano dà vita alla “Modern Music Academy” per la quale svolge parallelamente attività di direzione delle attività formative e di docente di chitarra. Nel 2003 vince il concorso nazionale “Emergenza Chitarre” indetto dalla rivista specialistica a carattere Nazionale “Chitarre”, rientrando nella compilation prodotta e distribuita dalla stessa. Nel 2004 vince il concorso nazionale “Chitarra appendice dell’anima” tenutosi al Blues House di Milano. Nel 2005 esce il suo primo CD da solista “Back to Life” che vede come special guest l’artista Paola Folli. Suona presentando così il suo cd, aprendo i concerti di Raf, con lui sul palco si esibisce la grande vocalist Nazionale Paola Folli. Nel 2006 i primi risultati da parte della stampa nazionale di settore come per esempio Guitar Club, Chitarre, Axe, Di più TV, Arlequins, Musik Off, Balarm, Attik Music, Guitar List, Chitarristi.comAccordo.it etc... Nello stesso 2006 il cd Back to Life, entra a far parte delle programmazioni delle più importanti radio Olandesi, Inglesi, Americane ma anche italiane tramite Radio Rai Uno. Il cd viene distribuito anche negli States ed in Giappone e venduto online tramite i più importanti portali di settore. Grazie al grande riscontro di vendite del cd Back to Life, Germano firma contratti di endorsement con Randall U.S.A. amplifications, Schecter Korea, Paul Red Smith, Marshall e Dunlop, grazie anche al distributore Italiano EKO. Divide il palco con artisti del calibro di Ricky Portera, Maurizio Solieri, Alberto Radius, Andrea Braido, Carl Verheyen, Paola Folli, Paolo Belli, Mike Stern, Scott Henderson, Paul Gilbert Steve Vai, tutti caposaldi della chitarra elettrica nel Mondo. Nel 2010 esce il suo secondo disco guitar oriented “Life Box”, disco strumentale che conferma la capacità tecnica di Germano ma pone l’accento sulle qualità compositive dello stesso. Nel 2011 la sua Accademia Music Academy Palermo fondata nel 2000 diviene l'unica scuola di musica certificata che può rilasciare Diploma e Laurea perché collegata ai più blasonati college musicali Inglesi e Scozzesi come UWS e West London University. Vince nel 2012 il Tour Music Festival come “Best Guitarist” girando e promuovendo per l’Italia lo stesso, suonando anche per il mitico “Piper”. Nel 2014 da vita ai iKalvi” band strumentale che vanta collaborazioni importanti con nomi del panorama internazionale come Jonathan Kane (Drum), Dave Soldiers (Fiddle). iKalvi hanno anche pubblicato il loro primo disco “Music 4 Highways” stampando anche in vinile. Nel 2017 Germano ha suonato per Mauro Ermanno Giovanardi (La Crus), Nabil Salameh (Radiodervish), Sarah Jane Morris, Antonio Forcione, e condiviso il palco con Piero Pelu’, Lorenzo Fragola, e aperto i concerti per Raf al Salina Film Festival dei Fratelli Taviani.
Instancabile compositore, Germano oggi ha in uscita il suo nuovo lavoro discografico "Alta Quota" disco dedicato interamente alle sue amate Dolomiti. L’amore sviscerato per le Dolomiti nasce dalla voglia di ricominciare a camminare dopo un grave incidente motociclistico che tiene Germano su una sedia a rotelle per tre lunghi anni... Germano per riconquistare la sua libertà ed autonomia ha fuso la sua passione per le Dolomiti e per il Nordic Wolking con uno stile di vita sano basato su un'alimentazione alcalina, Bio e a Km zero. Sulle Dolomiti Germano infatti individua il posto più evocativo e “giusto” per comporre la sua musica... come dice lui stesso goliardicamente “è tutta colpa delle Dolomiti”. Il cd vedrà la luce nel giugno del 2018 e rappresenta a sua detta il disco di svolta artistica di Germano.


Contatti e social
YouTube: Germano Seggio - GS Trio 2017
Instagram: Germano Seggio




venerdì 22 giugno 2018

MaLaVoglia: “ALLEVATI A TERRA” è il nuovo singolo della band pop-rock che anticipa l’ep di prossima uscita



Dopo aver calcato grandi palchi aprendo i live di artisti come Alex Britti e Roberto Vecchioni ed esser stata finalista di Area Sanremo 2017, la band capitanata dal pavese Gianluca Giagnorio presenta un nuovo progetto con la direzione artistica di Davide Maggioni.

ALLEVATI A TERRA ricrea la metafora di ciò che è la società di questi tempi. Le apparenze, i cliché ai quali molti di noi si sentono appartenere senza poi conoscerne veramente il significato. Si parla sempre di libertà, di rispetto dell'individuo, ma poi si finisce sempre a far parte di un muro omogeneo dove tutti hanno la stessa identità.

Crediamo di essere liberi ma lo siamo solo nelle nostre gabbie dorate. Siamo liberi, ma allevati a terra”. MaLaVoglia

Occorre però valutare sempre anche l’altra faccia della medaglia: in questo mondo di perfezione, da qualche parte, sopravvive ancora qualcosa di ruspante, di vero, di allevato a terra. Quindi abbiamo due visioni, la prima più cinica e la seconda positivista.

Il 19 aprile presso lo SpazioMusica di Pavia i MaLaVoglia hanno presentato in un concerto live il loro singolo d'esordio.




Perché “MaLaVoglia”:

Conoscete le particolari vicende dei “Malavoglia” di Verga? Ecco: con noi non c’entrano nulla. Il nostro nome arriva dalla solita domanda che ormai tutti ci fanno da diverso tempo: “Ragazzi, ma chi ve lo fare tutto questo sbattimento? Ma La Voglia dove la trovate?”. La voglia dove la troviamo? Dappertutto!! In tutto ciò che facciamo, in tutto ciò che si muove quando carichiamo gli strumenti in macchina e attacchiamo il jack agli amplificatori. Suonare in giro e proporre la tua musica, le tue idee, esprimerti. È la voglia di vivere! Amiamo la vita, amiamo la musica e quello che vogliamo dire. Prendete una “coppa di champagne…” anche voi e sedetevi con noi, quindi. AbracAdabrA, magia! Indossate nasi rossi, gonfiate palloncini e lasciatevi andare. Benvenuti a bordo. Benvenuti nello strano mondo dei MaLaVoglia. “Venghino Signori, venghino…”. I MaLaVoglia

Distribuzione: Tyrus

Radio date: 27 aprile 2018


BIO


MaLaVoglia nascono dall’incontro tra il cantautore pavese Gianluca Giagnorio e diversi musicisti conosciuti lungo il suo lungo percorso.
Gianluca nel 2011 prova ad entrare nella scuola di AMICI, arrivando tra i primi quattro cantautori finali in lizza per un banco, ma non riuscirà ad entrare nella classe pur partecipando a diverse puntate in andate in onda. Finita l’esperienza di AMICI decide di assemblare una band per portare in giro le sue canzoni e contatta due suoi amici di vecchia data con cui aveva suonato da ragazzino: Carlo Vigo (chitarra) e Riccardo Fontana (batteria). Proprio loro diventeranno i suoi fedeli compagni di viaggio che andranno a costituire il nucleo pulsante dei MaLaVoglia futuri.
Con la nuova band inizia un’intensa attività live e verranno notati da un organizzatore di eventi nel pavese che li vorrà come gruppo d’apertura al concerto di Umberto Tozzi il 27 luglio 2013, in provincia di Pavia. Nei mesi successivi, Gianluca e la sua band (gli “iO”) iniziano una collaborazione con Marco Guarnerio e partecipano al Festival di Castrocaro nel 2014 con un inedito “C’era una volta la lira” e la cover di “Pigro”, di Ivan Graziani, arrivando fino alle semifinali. L’esibizione è stata trasmessa su RAI1 all’interno della trasmissione “Obiettivo Castrocaro” il 26 agosto 2014.
A luglio dello stesso anno la band fu chiamata ad aprire il concerto di RAF in provincia di Pavia.
Finita la collaborazione con Guarnerio, Gianluca, decide di proseguire da solo il suo percorso artistico e accantona l’attività live con la band. Nei mesi successivi inizia a scrivere il suo primo libro, STRADE.
Nel 2015 prosegue la sua attività live da solista e il 18 luglio dello stesso anno aprirà il concerto dei NOMADI, in provincia di Pavia. Nel frattempo partecipa a due contest nazionali (Notti MagicheDiscanto Festival) vincendo rispettivamente “Premio della critica” “MIGLIOR TESTO”. Ad agosto accede alle semifinali del Festival di Castrocaro e la sua esibizione live è stata trasmessa su RAI1.
A dicembre esce il suo primo libro STRADE in cui racconta il suo percorso musicale e di vita, tra la sua voglia di farsi ascoltare e le mille difficoltà delle generazioni di oggi.
Nella primavera del 2016 il libro diventa anche un concept show teatrale che viene riproposto in musica in diversi teatri del nord Italia. Proprio per l’occasione Gianluca assembla una nuova band in cui, oltre ai sopra citati Carlo Vigo e Riccardo Fontana, entreranno a far parte gli altri tre membri dei MaLaVoglia di oggi: Francesco Tripicchio (diplomato NAM, basso elettrico), Mauro Casari (diplomato NAM, chitarra) e Nicolò Secondini (diplomato CPM, tastiere).
Durante tutto il 2016 la band è stata impegnata in un’intensa attività live e a luglio sono stati chiamati ad aprire il concerto di Alex Britti.
Nel 2017 la band decide di registrare il primo EP affidandosi alla direzione artistica di Davide Maggioni, non trascurando, però, l’attività live; il 15 luglio, infatti, aprono il concerto del “Prof.” Roberto Vecchioni. Nello stesso anno la band è finalista di Area Sanremo 2017 e il 13 aprile 2018 la band pubblica il suo singolo d’esordio: “ALLEVATI A TERRA”.

I MaLaVoglia sono:

Gianluca Giagnorio - voce, armonica a bocca, chitarra acustica
Carlo Vigo - chitarra elettrica/acustica
Riccardo “Jimmy” Fontana - batteria
Francesco “Tripi” Tripicchio - basso
Nicolò “Niki” Secondini - tastiere
Mauro “Mairo” Casari - chitarra elettrica/acustica


Contatti e social
Facebook www.facebook.com/malavogliaofficial

Chiara Pavoni a Cinecittà World nel padiglione del Sud America

Venerdì 22, sabato 23 e domenica 24 giugno a Cinecittà World nel padiglione del Sud America in via di Castel Romano, a Roma, si terrà Il 1° Festival Internazionale 2018, l’anteprima nazionale dell’evento Expo Universale 2019, che ospiterà nella sua programmazione eventi di straordinaria bellezza: Festival della Cina, Russian Festival, Philippine Festival, Africa in Festival, Sri Lanka in Festival, Festival della Romania, Festival dell’India, Fiera d’Oriente, Miss Bellezza nel mondo, World Talent in Italy, Exploring the Sports.

mercoledì 20 giugno 2018

Tesori sepolti, il mare e il suo museo nascosto


Stufette a carbone, mestoli, un cannone, le stive delle navi, strutture di gru… Partendo dal panfilo di Rothschild alla nave da carico di paraffina, un intero museo nascosto si cela sotto i mari della Liguria.

Cannabis terapeutica: Emilia Romagna saccheggiata


Una nuova polemica è esplosa in merito alla cannabis ad uso terapeutico in Emilia Romagna: è dallo scorso Giugno che i pazienti che ne necessitano devono sudare sette camicie per recuperarne briciole in tutta la regione.

Installazione climatizzatore: i sette errori da evitare


Arriva l’estate il caldo e l’afa e, come tutti gli anni, molti corrono ai ripari acquistando e accendendo un climatizzatore. Il mercato ormai da disponibilità di modelli e prezzi per tutte le tasche ed esigenze, anche considerata la fortissima diffusione in case, negozi e luoghi di lavoro.

Nuova detrazione fiscale per la sostituzione degli infissi


Sostituire gli infissi ha molti vantaggi da un punto di vista pratico: taglio dei costi di riscaldamento, migliore controllo sul rumore esterno, più efficace gestione della manutenzione, ecc. Negli ultimi anni, a questi vantaggi di tipo pratico, si è affiancato anche un vantaggio di tipo fiscale.

Rischi in azienda ma il RLS vigila e tutela i lavoratori


Cosa fare quando un RLS vede una situazione di rischio o di disagio per i lavoratori?

lunedì 18 giugno 2018

In libreria Cinema e Pittura: condivisioni, presenze, contaminazioni di Luc Vancheri edito da Negretto Editore


[…] qual è il rapporto dell’immagine con il visibile, la realtà, il pensiero, il desiderio, la rappresentazione? E come vi si accostano il cinema e la pittura?”
“Il cinema rende sensibile ed intelligibile la presenza della pittura nei suoi film, ma come la espone? Secondo quale logica formale, figurativa o plastica? E a quale fine?”

Pubblicato nel 2007 dalla casa editrice francese Armand Colin, “Cinema e pittura” arriva il 30 giugno 2018 in Italia con la casa editrice Negretto Editore per la collana editoriale Studi cinematografici, diretta dal prof. Alberto Scandola, docente di Storia e Critica del Cinema presso l’Università di Verona.  

L’autore, Luc Vancheri, è docente di Studi Cinematografici nel dipartimento di Cinema e Studi Audiovisual presso l’Università Lumière di Lione.

La traduzione di “Cinema e Pittura: condivisioni, presenze, contaminazioni” è firmata da Chiara Prezzavento; la traduzione della bibliografia e revisione che privilegia le opere che hanno nutrito il libro disegnando un quadro generale estetico e storico è a cura di Caterina Rossi (docente di Storia del Cinema e dello Spettacolo presso la Libera Accademia di Belle Arti di Brescia).

Il saggio, con progetto grafico di Ornella Ambrosio, si presenta in copertina con un fotogramma del film del grande regista francese Jean-Luc Godard “Passion” (1982) che presagisce la posizione avanguardistica del suo contenuto.

Suddiviso in quattro capitoli, “Cinema e Pittura” è composto di tre parti fondamentali dedicate alla questione dell’estetica, della poetica e di analisi plasmate dal confronto fra l’immagine e l’arte che aprono lo sguardo verso la letteratura, lo studio teorico e l’analisi filmica.

Lo stesso autore, nell’introduzione, principia il problema di ricreare la realtà in forma astratta prendendo ad oggetto il film del 1966 di Michelangelo Antonioni “Blow Up”, e chiude rafforzando l’importante concetto di analisi e corrispondenze: “Seguire le linee dell’invenzione poetica e al tempo stesso, e con la stessa attenzione, quelle della formalizzazione teorica, le loro sovrapposizioni e le loro divaricazioni, le loro velocità variabili e le loro modulazioni reciproche, le loro origini e insieme i loro effetti: ecco il progetto e il metodo di questo libro.

Invenzione poetica e conservazione della realtà concorrono di pari passo per un podio: il potere dello sguardo del pubblico. Dunque, l’opera d’arte è scissa tra la possibilità di attingere al materiale immaginifico ed a quello imitativo del reale per catturare e sbalordire lo sguardo del singolo spettatore.

Vedere e creare, avvicinare la realtà e formarne l’immagine sono problemi pittorici così come cinematografici.

L’occhio critico di Luc Vancheri si muove essenzialmente dall’800 al ‘900 in una comparazione che prende ad oggetto l’immagine in toto sia essa consumata in poesia, pittura, fotografia, cinema e filosofia. In “Cinema e Pittura” si passa in modo armonico da citazioni de “L’Art Romantique” di Charles Baudelaire sul concetto di modernità (“il transitorio, il fuggevole, il contingente, metà dell’arte, la cui altra metà è l’eterno e l’immutabile”) alla pittura olandese con il saggio “Les Maîtres d’autrefois” di Eugène Fromentin (“Una cosa colpisce quando si studia il fondo morale dell’arte olandese: l’assenza totale di quel che oggi chiamiamo “un soggetto”. Dal giorno in cui la pittura cessò di prendere in prestito dall’Italia il suo stile e la sua poetica, il gusto per la storia, la mitologia, le leggende cristiane, fino al momento di decadenza, in cui essa vi ritornò – a cominciare da Bloemaert e da Poelemburg fino a Lairesse, Filippo Van Dyck e più tardi Troost – passò quasi un secolo durante il quale la grande scuola olandese parve pensare soltanto a dipinger bene. Si contentò di guardarsi intorno e fece a meno dell’immaginazione”).

E se nei primi tre capitoli troviamo un discorso che riflette sulla scelta del titolo del saggio, sulla presenza della congiunzione tra le due arti, sui passaggi che portano alla genealogia di un’immagine, sulla ragione che ha portato il movimento delle immagini, sulla disputa teologica sulla fotografia, sull’istituzionalizzazione di una nuova pratica sociale dell’immagine, sullo sconvolgimento della pittura con la nascita del cinema, sui laboratori avanguardistici nati in Europa che sperimentano le possibilità della nuova arte; il quarto capitolo di “Cinema e Pittura” si articola in vere e proprie monografie di film scelti ad hoc e che espongono la presenza della pittura in un rapporto prospettico e formativo nel cinema. Avremo in ordine di comparsa la difesa dei moderni con “Titanic” di James Cameron, l’elogio dei classici con “Passion” di Jean-Luc Godard, lo schermo della pittura con “L’umanità” di Bruno Dumont, la cattura del desiderio con “Il ritratto di Dorian Gray” di Albert Lewin, l’andare oltre la somiglianza con “La donna che visse due volte” di Alfred Hitchcock, il sapersi dipingere ed il sapersi pittore con “La cagna” di Jean Renoir, la musca depicta con “Mamma Roma” di Pier Paolo Pasolini, l’uomo che entra nelle immagini con “Sogni” di Akira Kurosawa ed il documentare la pittura con “Edvard Munch” di Peter Watkins.

Dando alla metafisica il senso stesso della sua storia e quasi l’immagine del suo ribaltamento, il nichilismo di Nietzsche ha lasciato aperta all’artista (l’artista-filosofo chiamato ad essere il medico della civiltà) la possibilità di essere nel pensiero così come nell’opera, anche se Heidegger si sente ancora troppo debole per assumere «che davvero un dire poetico possa essere anche l’opera di un pensiero». Poiché Nietzsche considera l’arte «il grande stimolante della vita» (Af. 851, 1888) e il valore supremo, di questo privilegio costante dell’artista rispetto alla vita permane l’affermazione di un regime del soggetto e dell’arte che non può ridursi alle sole regole e maniere, e quasi lo sviluppo di un’affermazione vitale dell’opera, vale a dire che essa è effettivamente connessa agli stati fisici, agli stati creatori dell’artista.

Written by Alessia Mocci
Responsabile dell’Ufficio Stampa di Negretto Editore

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Fonte
http://oubliettemagazine.com/2018/06/13/in-libreria-cinema-e-pittura-condivisioni-presenze-contaminazioni-di-luc-vancheri-edito-da-negretto-editore/

FABIO CURTO: “RIVE Volume 1” È L’ALBUM CHE SEGNA IL RITORNO DEL VINCITORE DELLA TERZA EDIZIONE DI “THE VOICE OF ITALY”



La più profonda urgenza comunicativa dell’artista si trasforma in musica attraverso un disco che fa di un “DARK BLUES” all’italiana il proprio vestito sonoro.

L’album “RIVE Volume 1” esprime complessivamente la necessità di comunicare; una comunicazione che può interessare ed esternare un’esistenza, esperienze personali o un momento ben preciso. E può farlo essendo loquace o ermetico, posato o irrequieto, enigmatico oppure fin troppo esplicito, ma rimane pur sempre espressione unica, un bisogno comunicativo per l’appunto e come tale degno di rispetto.

«Dopo anni di sperimentazione nel 2017, ho intrapreso un percorso di selezione molto rigido riguardo ai miei brani pubblicando “RIVE Volume 1” insieme al circuito di Calabria Sona e alla Marasco Comunicazione. I brani erano tutti molto diversi tra loro e ad un certo punto ho sentito l’esigenza di intraprendere una strada. La maggior parte erano in lingua inglese ed ho accettato per la prima volta la sfida di un rewriting in lingua italiana cercando ossessivamente gli stessi suoni, la durata delle parole, il numero di sillabe e soprattutto il ritmo delle stesse. Per me le parole sono certamente importanti ma nel regno della musica penso che sia quest'ultima a dover regnare e per musica intendo suoni, emessi da un piano, da una chitarra o da una voce...è di suoni che voglio parlare alla gente, emozioni che trasudano da un intro teso e che sfociano in un inciso esplosivo e liberatorio». Fabio Curto


Guarda il video del singolo “Mi sento in orbita” su YouTube:





Lo stesso Curto ed Enrico Capalbo sono stati i produttori esecutivi di questo lavoro e hanno avuto immediatamente le idee molto chiare: voce al centro e massima prossimità all’universo musicale che più rappresenta l’artista, approdando così in un “DARK BLUES” tutto italiano che parla di solitudine, ricerca di sé, gioia di vivere e consolazione, viaggi e ricordi, desideri e sogni vissuti intensamente anche quando infranti.

«Ho lavorato moltissimo sul sound e sulla spontaneità prediligendo alcune take “buona alla prima” perché più cariche di espressività e di “verità” in un mondo che sta facendo dell’artificio il suo biglietto da visita. Ho suonato quasi tutti gli strumenti presenti sul disco ed è stata un’esperienza incredibile che mi ha messo molto alla prova ma alla fine ci ha dato delle belle soddisfazioni». Fabio Curto


Fino a metà giugno 2018 Fabio Curto ha presentato in anteprima esclusiva il suo nuovo lavoro discografico attraverso un tour di appuntamenti in Australia.
Si è trattato di una serie di eventi fra i quali emerge su tutti il cinquantennale dell’Italian National Ball, nel giorno delle festa della Repubblica Italiana, che ha visto coinvolta l’ambasciata e diverse figure diplomatiche australiane.


TACK BY TRACK

Suona con me: la ricerca di sé, un climax “DARK BLUES” nel quale i suoni primitivi raccontano di una tematica antica ma sempre attuale. “Suona con me” è un’espressione di condivisione e umanità, tematiche centrali nello stile di Fabio Curto.

Mi sento in orbita: La forza di un inciso che suggerisce rottura e “fame” di adrenalina, nessuna voglia di scappare, ma piuttosto di restare a godersi questo spettacolo che corre come una decappottabile d'epoca lanciata in autostrada di notte mentre i pensieri irrequieti tentano di fare pace con loro stessi. Il contenuto narrativo gioca sulla dicotomia in contrasto fra due necessità opposte.

Neve al sole: strettamente collegata ad “Only you”, è una presentazione dello stato di mancanza di un qualcosa, un qualcosa di irrinunciabile tiene legato il soggetto a questo desiderio, un desiderio essenziale, ermetico come il suo testo che dice tutto quello c’è bisogno di sapere sul contenuto della canzone, la melodia carica gradualmente fino ad un’esplosione potente ma scura e noir.

Only you: i ricordi di una passione impossibile riecheggiano nella notte percorrendo le vie desolate della città; un amore malsano che ognuno di noi ha conosciuto almeno una volta e dal quale a volte è difficile separarsi.

Un’ora fa: una vita in autostop, un’estate in autostop, in gusto dell’imprevedibile, il dover presentare sempre la versione migliore di sé poiché nessuno è costretto ad indagare sulla vita di un forestiero. Ancora una volta il viaggio è il fulcro in un rock blues estremamente accattivante.

L’airone: ispirato ad una storia vera tratta il tema della malattia e del miracolo di avere qualcuno vicino che ti ricordi il sapore della bellezza e della felicità solo con un sorriso. Melodia molto onirica, anche qui si avverte una solitudine immensa “è un abbraccio Il silenzio “contrapposta a un inciso aleatorio e poetico che smuove sensazioni emozionanti.

Fragile: emarginati che entrano ed escono dalla comunità meno affollata, spesso l’unica disponibile, etichettati come irrecuperabili o come socialmente inadatti tornano a vivere “nel mondo degli avvoltoi” consapevoli che in mezzo a tutta quell’indifferenza c’è qualcuno “fragile come me”.

Domenica: riflessioni e pensieri liberi prendono forma dai fumi di un sabato sera, compagni di una camminata solitaria alle prime luci dell’aurora che rischiarano le “saracinesche dei bar” tra i resti abbandonati di “feste d’addio”. E come un addio suona la buonanotte di “Domenica”, il saluto malinconico a ciò che è stato e forse non sarà mai più.

Alone (Bonus Track): un disorientamento emotivo, l’indecisione di quale delle molteplici strade seguire, sicuro che in fondo a una di quelle “there’s a star” e qualcuno pronto ad ascoltare. “Alone” è dolore e speranza, rabbia e amore, una sincera apertura all’universo di sentimenti contrastanti che vivono nell’artista.

Via da qua (Bonus Track) solo album fisico: imbrigliato nelle trame di una rete che soffoca l’animo, l’artista cerca la fuga verso tempi e luoghi migliori, dove ritrovare quei valori nobili che sembra aver perduto e tener viva la speranza nel futuro e nel prossimo. La potenza di “Via da qua” è frutto di sentimenti veri, vestiti di sonorità pop folk eseguite su tammorra e bouzouki irlandese, strumenti cari in passato anche a De Andrè.

Etichetta: Fonoprint
Pubblicazione album: 15 Giugno 2018

BIO

Fabio Curto è un cantautore polistrumentista italiano nato ad Acri (CS).
È stato conosciuto dal grande pubblico grazie alla vittoria del talent show su Rai 2 THE VOICE OF ITALY 2015 che ha messo in risalto la sua voce molto intensa e la sua capacità di creare forte legame emotivo con gli ascoltatori anche solo accompagnato dalla sua chitarra. La sua attività musicale antecedente a questo successo è molto varia e particolare: inizia a comporre a 12 anni e ben presto fonda diverse band con musiche originali tra cui L’Etandonnè, genere rock italiano e La Van Guardia, quintetto acustico che sposa lo swing, la rumba e la tradizione gypsy dei Balcani.
Dopo essersi laureato in Scienze politiche, decide di intraprendere l’arte di strada esibendosi da solo e con la band in gran parte dell’Europa e dopo la vittoria del talent pubblica un EP con Universal nel quale sono contenuti brani cantati e suonati durante il programma più tre brani originali. Tra i riconoscimenti più importanti del 2015 vanno ricordati Il Premio Mia Martini giovani, Premio Stella del Sud sezione musica e Social e il Premio Letterario Nazionale Vincenzo Padula. Nel 2016 gli è stato inoltre riconosciuto il Premio Manente È attualmente attivo con live acustici in tutta Italia.


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