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Dopo il successo estivo con gli Ultrapop con il brano
“Hashtag Love” (Universal), torna da solista il cantautore toscano Francesco
Mignogna in arte IL MIGNO, con il singolo “Sono Fred Bongusto”, un brano
dedicato al famoso cantante scomparso nel mese di Novembre. La canzone, dalle
sonorità tipiche del periodo anni 70, rappresenta un vero e proprio omaggio a
Bongusto, inevitabilmente si parla di una storia d’amore. Il videoclip è girato
in Toscana per la regia di Simone Gazzola (DOP Stefano Campagna).
Biografia
Arrangiatore, musicista ed
autore per ì: Viola Valentino, Scialpi, ValeriaRossi, Leandro
Barsotti, Lidia Pastorello (Amici 2011), PaoloMacagnino (Amici 2013) e per vari
ragazzi di “Io canto” e “Ti lascio unacanzone”. Ha inoltre firmato canzoni
con Paolo Limiti, Vladi Tosetto escritto un brano per il film "Italian
businness". I suoi brani sono statiprogrammati su molte radio italiane
tra cui: Radio Italia, Radio 105, Radio Cuore, RadioUno RAI. La sua
attività si alterna tra Live e ilsuo studio di Piombino.
Dopo il
successo dei due singoli "Fermo immagine ” ed ”Io non ti cercherò” che
hanno raggiunto anche la top 10 delle classifiche indipendenti nazionali
italiane, la band toscana calmApparente torna con il videoclip del 3°singolo”
Foglia” estratto dall' album d'esordio "Altre storie", presente in
tutti i negozi di dischi e digital store. Questa volta si parla della vita di
una ragazza adolescente che cerca conforto tra le pagine del suo diario dove
amore e visioni straordinarie provenienti dalla sua fantasia si intrecciano in
un inedito cortometraggio animato.
La band
composta da Benedetta Lupi - voce; Marco Barsuglia - batteria; Riccardo
Boldrini - basso, Vincenzo Botticelli - chitarra; Andrea Piscopo - chitarra;
Iosif Tiganoaia - piano, tastiere e synth, sta lavorando attualmente ai brani
del secondo album.
E’ Ginevra Gestri, ballerina dal
talento indiscusso, la vincitrice assoluta della prima edizione del Talent
& Reality “The Coach”. La finale, andata in onda, il 19 Dicembre sul canale
nazionale 7 Gold, l’ha vista primeggiare in finalissima contro Matteo Mastracco.
Ginevra ha saputo regalarci
emozioni dal coinvolgimento crescente e, seppure, la sua avventura sia iniziata
in sordina, nel corso delle puntate e delle esibizioni ha preteso con forza,
grinta, energia ed eleganza il favore di pubblico e dei giudici. Le parole
spese dalla giuria composta da Little Phil, Francesca Brienza, Platinette e
Grazia di Michele non lasciano alcuno spazio alle incertezze, Ginevra ha messo
d’accordo tutti. Ad accompagnarla in questo magico percorso è stata la sua
Coach Francesca Ficara. Il Coach ha il ruolo di motivare, preparare
psicologicamente e mettere nelle giuste condizioni la propria performer per
poter esibirsi in maniera impeccabile ed in questo Francesca è stata perfetta.
L’abbraccio finale tra i Vincitori (Ginevra e Francesca) esplica in maniera
estremamente chiara l’affetto e la complicità che si è creata, tra di loro,
durante il percorso a The Coach. Lo studio artistico non è solo disciplina ed
esercizio ma nasconde dietro tantissimo sentimento, romanticismo, sensibilità e
capacità emotiva. Un grande Talento diventa immenso nel momento in cui è
seguito da un grande “Coach”. Complimenti ancora àGinevra e complimenti ancora
Francesca! La conduttrice Agata Reale dà appuntamento alla seconda edizione di
The Coach in onda sempre su 7Gold.
Quattro centri di ricerca congiunti nel Sud Italia ed un programma che coinvolge giovani ricercatrici e ricercatori per un investimento complessivo da 22mln di euro: è la partnership Eni-CNR votata all’innovazione
Ricerca scientifica, trasferimento tecnologico ed innovazione, in sinergia con le risorse del Mezzogiorno: queste le ambizioni del sodalizio tra Eni ed il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). La partnership che lega il colosso energetico italiano con il più importante ente pubblico di ricerca del Paese, ha permesso la creazione di quattro centri di ricerca congiunti in cui Eni e CNR lavorano fianco a fianco su quattro aree strategiche fondamentali per il futuro del Pianeta: energia, acqua, agricoltura e cambiamenti climatici. Le attività si svolgeranno in strutture operative già esistenti, tutte localizzate nel Sud Italia.
L’iter dell’accordo tra Eni e CNR
La collaborazione comincia nel Maggio 2018, quando Eni e CNR firmano un Memorandum of Understandings (MoU) che stabilisce le prime linee guida dell’intesa tra le due parti. Il Joint Research Agreement (JRA) siglato a fine Marzo 2019 alla presenza del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ha poi dettagliato ulteriormente tempi e termini del piano. Le aree di ricerca interessate sono la decarbonizzazione della produzione di energia, lo sviluppo di economia circolare e bioeconomia, la messa a punto di tecniche di agricoltura sostenibile e sistemi idrici innovativi e lo studio dei cambiamenti climatici. All’interno di ciascun centro i ricercatori si occuperanno di un singolo macro-tema, lavorando su diversi progetti definiti e concordati da CNR ed Eni. Le sedi dei centri di ricerca congiunti sono state individuate in Lecce, Portici, Gela e Metaponto.
Lecce: Artico e cambiamenti climatici
L’estensione minima del ghiaccio artico è calata mediamente del 12.8% a decennio sul periodo 1980-2020 . La destabilizzazione della criosfera artica, da un lato stravolge gli ecosistemi locali e dall’altro esercita effetti negativi su tutto il globo tramite feedback climatici piuttosto complessi, che accelerano ulteriormente il riscaldamento del Pianeta (i cosiddetti amplifying feedback). La Climatologia considera il ghiaccio Artico uno dei riferimenti principali per stimare gli impatti del climate change: il suo monitoraggio restituisce riscontri continui sullo stato di salute del Pianeta. Eni e Cnr porteranno all’Istituto Nanotec di Lecce lo studio integrato della criosfera e del permafrost artico, attraverso osservazioni satellitari, modelli numerici e misure in campo. Le attività si concentreranno sulla quantificazione degli impatti diretti dello scongelamento della criosfera e sui processi climatici ad esso legati.
Portici: agricoltura a basse emissioni di CO2
Il territorio costituisce un altro efficace termometro per misurare il benessere del Globo. Il 23% delle emissioni di gas serra antropiche origina dal settore dell’agricoltura e sempre l’agricoltura influenza gran parte della sicurezza alimentare del mondo: il 60% della popolazione globale da essa dipende per il suo sostentamento. Lo studio e la messa a punto di tecniche sempre più efficienti e sostenibili potrebbero rivoluzionare gran parte dei processi agricoli, oggi ancora estremamente energivori. Eni e CNR concentreranno l’attività su questi ambiti nel polo di ricerca agrario di Portici. Il lavoro verterà in particolare sulla decarbonizzazione del settore e sull’impiego della biomassa come materia prima nella produzione di energia attraverso la sintesi e l’utilizzo dei biocarburanti. Lo studio interesserà anche le varie strategie di agricoltura sostenibile che vedono in prima linea la diversificazione delle culture e la bioeconomy, allineate con i findings degll’ultimo Special Report “Climate Change and Land” – dell’Intergovermental Panel on Climate Change (IPCC).
Gela: fusione magnetica a confinamento magnetico
I consumi di energia primaria sono destinati ad aumentare secondo i più recenti report del settore; l’International Energy Outlook 2019 (IEO19) della Energy Information Administration (EIA) stima un aumento dei consumi globali di energia primaria del 50% entro il 2050, trainato dalla crescita economica dirompente dell’area asiatica non-OECD (Cina ed India in particolare). Questa enorme domanda di energia dovrà essere soddisfatta nel modo più sostenibile possibile. La fusione magnetica potrebbe in un futuro venturo diventare dirimente per la soluzione del problema dell’approvvigionamento energetico. Il centro Eni-CNR “Ettore Maiorana” a Gela, in sinergia con i centri di competenza nazionale, si occuperà di ricerca d’avanguardia sulle tecnologie necessarie alla fusione magnetica; oggetto degli studi saranno modelli avanzati per il comportamento del plasma ed i magneti superconduttori per il suo confinamento, materiali innovativi per ambiente estremi. Il polo gelese si occuperà anche di trasporto e stoccaggio di potenza elettrica, coordinandosi con altre sedi CNR che già operano nel campo in Sicilia.
Metaponto: sostenibilità nella gestione del ciclo dell’acqua
E’ stato inaugurato lo scorso 26 novembre a Metaponto il centro di ricerca congiunto Eni – CNR dedicato alla promozione di soluzioni e tecnologie innovative per l’efficienza e l’ottimizzazione della gestione delle acque volte ad una corretta valorizzazione delle risorse idriche. In linea con questo obiettivo, i ricercatori Eni e CNR lavoreranno insieme in quello che è destinato a diventare un centro di riferimento per il Mediterraneo per quanto riguarda la ricerca nell’ambito dell’economia circolare, impegnato in particolare nella promozione di soluzioni e tecnologie innovative in grado di aumentare la produttività e l’efficienza dell’uso dell’acqua nel comparto agricolo e di mitigare gli impatti crescenti della siccità nel Mediterraneo. Nel dettaglio, le attività si svilupperanno su tre direttrici progettuali: l’ottimizzazione dell’uso dell’acqua in agricoltura, tecnologie avanzate di riutilizzo di acque urbane e industriali e gestione ottimale delle acque sotterranee costiere e dei rischi di salinizzazione, per un investimento economico di oltre 7 milioni di euro in 5 anni (2019 -2024). Il centro di ricerca congiunto disporrà di laboratori dotati di strumentazioni tecnologiche d’eccellenza e di 2 serre sperimentali e nella fase iniziale prevede l’impegno di 13 ricercatori e tre assegnatari di borse di dottorato dell’Università della Basilicata.
Il brano dal ritmo incalzante e l’animo sfacciato in radio e su tutte le piattaforme digitali dal 20 dicembre 2019.
Paura, inquietudine, il disagio di “essere in casa, senza sentirsi a casa”, di “stare con se stessi, senza sentirsi in grado di farlo”.
“Dentro Piove” è come un urlo in piena notte ed è un brano che racconta un intenso passaggio tra il conflitto di un “io” angosciato e soffocato, frastornato da un continuo alternarsi di lucidità e caos. Un brano che sa far convivere parole dal gusto amaro con un ritmo energico, aspetto che sottolinea l’ essere talvolta estremamente lunatico del giovane artista.
Guarda il video su YouTube
Testo di Filippo Checchi (Bouvet)
Musica di Filippo Checchi (Bouvet) e Mirko Mangano.
Produzione artistica a cura di Mirko Magnano.
Radio date: 20 dicembre 2019
Etichetta: Rusty Records
Edizioni: Rusty Records s.r.l. / Urban Sound srl
CHI È BOUVET?
Filippo Checchi classe 1989 viene da Pietrasanta (LU), nasce dal rap, ora è BOUVET.
«Nella mia famiglia non ci sono musicisti, né produttori o cantanti. Non fraintendetemi, in casa mia la musica è sempre esistita; ricordo ancora mia madre giù in cucina con la radio accesa a tutto volume, ma diciamo che in salotto non c’erano chitarre o altri strumenti musicali, né un microfono o un sequencer. Niente. Fino ai miei 16 anni, almeno, fino a quando mi innamorai del rap e della scrittura e decisi di buttarmi a capofitto in quelli che sarebbero stati i miei primi brani. Da lì, sono successe diverse cose: ci sono state soddisfazioni e delusioni, persone di passaggio e altre con cui mi confronto tutt’oggi. Durante questo percorso mi è capitato di esibirmi in giro per l’Italia, collaborare e crescere, cercando di dare sfogo alle mie idee e cercando di vivere a pieno e a cuore aperto la mia musica, la stessa musica che mi ha portato a conoscere Mirko Mangano, mio attuale arrangiatore e partner artistico; quello con Mirko è stato un incontro fondamentale per ciò che faccio e sono oggi. Con lui ho scoperto un altro lato della musica che non conoscevo, il lato più tecnico. Qualche anno più tardi, infatti, dopo aver appreso più nozioni possibili e frequentato corsi di approfondimento, ho iniziato a lavorare nel suo studio come tecnico del suono e questo mi ha dato la possibilità di conoscere artisti, grandi e piccoli, musicisti e tecnici e così mi sono trasformato in una spugna in grado di assorbire informazioni e consigli da chiunque passasse di lì. È stato un viaggio intenso che mi ha arricchito artisticamente e personalmente, un tragitto che mi ha condotto a riflettere e a reinventarmi, portandomi a sperimentare nuove sonorità e nuova musica, lasciando il passato ai ricordi e un futuro tutto da vivere». Bouvet
Per gestire i dati sensibili nel modo più sicuro ed efficiente tantissime aziende italiane hanno già scelto la soluzione Backup in Cloud di Maggioli, società specializzata in software gestionali e soluzioni web per grandi aziende e PMI con esperienza pluriennale.
Nella realtà delle aziende italiane le operazioni di backup dei dati sono incredibilmente importanti ma molto spesso sottovalutate. Queste operazioni sono di vitale importanza non solo in caso di perdita dei dati accidentale – rottura del disco, smarrimento del pc o dello smartphone – ma anche causata da hacker, che sempre più spesso richiedono onerosi riscatti monetari per lo sblocco dei dati sensibili. Senza contare poi il discorso relativo al GDPR e alla conservazione dei dati, che impone alle aziende di dotarsi delle necessarie misure di sicurezza per le informazioni personali relative a clienti, dipendenti e fornitori.
Per gestire i dati sensibili nel modo più sicuro ed efficiente tantissime aziende italiane hanno già scelto la soluzione Backup in Cloud di Maggioli, società specializzata in software gestionali e soluzioni web per grandi aziende e PMI con esperienza pluriennale.
Il cloud backup è una procedura di archiviazione dei dati volta a prevenire la perdita degli stessi ma anche a gestirli in maniera efficace, prevenendo i problemi prima che si verifichino. Il backup su cloud inoltre permette di ridurre i costi di gestione e il tempo dedicato a monitorare i dati.
Come funziona concretamente? Il Backup in Cloud che Maggioli propone è solitamente impostato con una cadenza fissa giornaliera, che può anche essere personalizzata, ed è declinabile in base agli obiettivi della tua azienda. Ciò significa che il servizio di backup è totalmente scalabile, flessibile e di facile accesso per tutti i collaboratori, e rappresenta il modo più rapido ed economico per avere un controllo completo dei dati in totale sicurezza. I dati sono criptati, al contrario di quanto accade con i backup effettuati internamente alle aziende, e sono al sicuro da guasti, rotture, attacchi malware o emergenze naturali.
Ma la vera differenza è rappresentata dal servizio di supporto offerto dal Gruppo Maggioli: l’azienda dispone di un team dedicato al supporto tecnico professionale che aiuta ogni cliente a valutare insieme i requisiti idonei all’implementazione del servizio.
Scopri i vantaggi della soluzione Backup in Cloud di Maggioli e richiedi una consulenza gratuita con un membro del team di supporto tecnico per valutare le tue esigenze.
Partendo dal racconto di una storia personale, il rocker svela un lato intimo della propria sfera privata ed artistica e invita all’adozione degli animali che più ne hanno bisogno scagliandosi contro l’abbandono.
Il brano “Wally” nasce a seguito della scomparsa dell’amatissimo boxer dell’artista, Roby Cantafio.
La canzone narra del rapporto speciale che si instaura tra un uomo e il suo cane, soprattutto se quest’ultimo è stato adottato dopo una situazione di abbandono e deprivazione e non è più giovanissimo.
Nel brano si descrive il turbamento e il dolore per l’improvvisa mancanza del cane, solo in parte lenito dalla consapevolezza di aver regalato qualche anno di gioia e coccole a un animale altrimenti destinato al canile.
Da qui il messaggio profondo del testo: «se si sceglie di adottare un cane, cercate di aprire il cuore a chi ha meno speranza degli altri, a un cane magari già anziano o non in perfetta forma, perché l’amore che gli si dona sarà sempre poco in confronto a quello puro e incondizionato che il cane saprà donare». Roby Cantafio
Il brano è registrato in parte nello studio di Roby RKC Studios, ed è stato mixato dal suo produttore Ettore Diliberto. Nel brano Roby ha voluto coinvolgere alcuni dei suoi musicisti che spesso lo accompagnano nei live: la bassista Marilena Montarone e il chitarrista Luca Ballabio.
Etichetta: ET-TEAM
Radio date: 13 dicembre 2019
Pubblicazione video: 19 dicembre 2019
BIO
Roby Cantafio nasce in Lombardia ma trascorre infanzia e adolescenza in giro per il mondo, trascorrendo lunghi periodi della sua vita tra Bahamas, Germania, Iran e Algeria, esperienze che influenzeranno profondamente il suo temperamento artistico, impetuoso e ricco di sfumature.
La sua passione per la musica, iniziata sin da giovanissimo, lo ha portato a confrontarsi con diversi strumenti musicali, ma la chitarra elettrica diventa ben presto la sua fedele compagna di vita, grazie alla quale sviluppa una grande passione per il Rock e il Blues e per artisti come Beatles, Rolling Stones, Jimi Hendrix, Led Zeppelin, KISS. Tra i chitarristi i suoi preferiti sono Jeff Beck, Carlos Santana, David Gilmour ed Eric Clapton.
Si interessa inizialmente anche al jazz, ma vince poi l’amore per il rock and roll. Determinante nel suo approccio allo strumento incontro con il maestro Licchelli di Melegnano presso lʼaccademia musicale Stajano diretta dal Maestro Rebecchi.
Entra a far parte della sua prima band nella provincia di Milano a soli 12 anni, cimentandosi con grandi successi internazionali ed italiani.
Negli anni a venire collabora, anche scrivendo diverse canzoni, con varie band tra cui i NED, con i quali riscuote un buon successo di pubblico e critica, tanto da essere contattati dalla casa discografica RCA e partecipare alle finali del Festival di Castrocaro Terme con un brano dal titolo DONNA MUSICA discutendo un buon successo.
In una successiva edizione di Castrocaro Terme partecipa con la cantante MIKAELA eseguendo un brano scritto per l’occasione da Pino D’Angio.
Altre importanti collaborazioni sono quella col cantante “Sharon” per un tour europeo, e con i “Band in Italy” frutto dellʼ incontro con i produttori Gegeʼ Reitano e Sergio Grandi per l’etichetta “Fremus Record”.
Dopo innumerevoli contributi musicali con diversi artisti, decide di cimentarsi
nel suo percorso solista anche come cantautore e giunge al suo primo disco “FUORI E DENTRO DI ME”, in uscita il 19 ottobre 2018 preceduto dal singolo e video “IL MONDO CHE TREMA”, prodotto da Ettore Diliberto.
Nel disco è presente una collaborazione speciale: quella di una delle più grandi chitarre rock della musica italiana, Ricky Portera, fondatore degli Stadio e chitarrista di Lucio Dalla, che ha suonato nei brani “IL MONDO CHE TREMA” e “SENTO IL CUORE CHE BATTE”.
Nel 2018, alla finale di SANREMO ROCK, viene premiato come artista più seguito sul sito web e sui social di Sanremo Rock. Il 2019 lo vede impegnato nella preparazione di un nuovo album e in molte altre collaborazioni, tra cui la partecipazione a “La Notte delle Chitarre”, spettacolo unico nel suo genere che viene riproposto in tutta Italia e continua ad arricchirsi di ospiti di fama nazionale ed internazionale guidati dalle Custodie Cautelari, e al “Gordini & Friends”, rassegna di concerti itineranti organizzata dal tenore Rodolfo Maria Gordini.
Diminuisce la bolletta, aumenta il comfort e la sicurezza: è il servizio CappottoMio di Eni gas e luce finalizzato alla riqualificazione energetica degli edifici condominiali in grado di ridurre i consumi energetici del 30-50%
Una soluzione tecnologica efficace ed efficiente per ridurre le dispersioni termiche degli immobili condominiali: in una sola parola, CappottoMio, l’isolamento termico a cappotto targato Eni gas e luce. L’innovativo servizio – frutto della collaborazione tra le diverse professionalità della società energetica e i suoi partner – è stato lanciato nel 2018 con un preciso obiettivo: accelerare la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio nazionale con uno strumento in grado di garantire, oltre al risparmio, anche sicurezza e comfort abitativo.
L’isolamento termico a cappotto o più semplicemente il “cappotto termico”, è una tecnica di coibentazione delle pareti (esterne o interne) di un edifico che richiede l’applicazione di un materiale isolante sulle superfici, caratterizzato da traspirabilità, impermeabilità, fonoassorbenza e bassa conducibilità termica; si va dalla lana minerale al sughero, dal polistirene espandibile (EPS) agli aerogel d’ultima generazione.
Da tradizione l’isolamento termico a cappotto è un intervento di riqualificazione diffuso soprattutto tra villette unifamiliari e piccoli edifici residenziali. Tuttavia, anche grazie agli ultimi interventi normativi, la soluzione si sta facendo strada anche sulle facciate di grandi condomini. A fare da apripista nel settore è CappottoMio, il servizio tecnico-finanziario di Eni gas e luce, lanciato appositamente per migliorare l’efficienza energetica dei condomini. L’intervento prevede l’installazione di pannelli isolanti e include anche l’adeguamento energetico delle centrali termiche condominiali e interventi di consolidamento antisismico.
I vantaggi? È in grado di ridurre i consumi energetici dal 30 fino al 50 per cento (Fonte: ENEA 2018 – target condomini), riducendo i rumori esterni e aumentando il confort abitativo. Eni gas e luce fornisce i tecnici e gli specialisti, assicurando il supporto in ogni fase del servizio, dall’analisi di fattibilità fino alla garanzia della detraibilità degli interventi. La riqualificazione dei condomini gode, infatti, di un trattamento speciale sotto il profilo IRPEF: i lavori di retrofit energetico danno diritto a richiedere l’ecobonus del 75 per cento e il sismabonus dell’85 per cento per la messa in sicurezza dal rischio sismico.
Grazie gli ultimi interventi normativi in campo degli sgravi fiscali per l’edilizia, il condominio che intende installare CappottoMio potrà scegliere se ottenere lo sgravio spalmato su dieci anni o cedere tutte le detrazioni fiscali ottenibili direttamente alla società che effettuerà il lavoro (in questo caso partner specializzati di Eni gas e luce). La cessione del credito rende così possibile agli utenti di versare all’impresa solo l’importo rimanente a saldo della spesa totale. Il servizio CappottoMio permette anche al condominio di ottenere il finanziamento a tasso fisso di tale importo residuo fino a una durata massima di dieci anni al fine di consentire, con i risparmi ottenuti, la copertura dei costi.
Dal 13 Dicembre in radio, il
nuovo singolo del cantautore romano Zak Munir, già disponibile nei digital
store. “Io e Te” è il brano che più si distacca dalle sonorità del cantautore
di origini marocchine, ripercorrendo il classico sound del cantautorato
italiano anni 60 in una chiave moderna. E’ stato scritto insieme a Chrstian
D’Errico (musica), in un momento di profondo cambiamento dell'artista, sia
nell'animo, che nello scrivere le sue canzoni. Parla della semplicità di una
vita vissuta con i suoi difetti e le sue piccole incertezze. Trovarsi
catapultati in un mondo fantastico e poter fare con l'amore qualcosa di forse
impossibile. Il sentirsi libero di esprimere le proprie sensazioni rende la
canzone autentica, nei modi in cui l'espressione del volersi bene supera ogni
pregiudizio. "La può cantare chi sa
veramente amare". Mix e mastering sono a cura di Mauro Meddi.
Biografia
Zakaria Mounir, questo è
il suo vero nome, nasce a Roma nel 1989 da genitori marocchini, padre
orologiaio e madre casalinga. Cresciuto in una famiglia numerosa, Zak ha 5
fratelli di cui una sorella gemella. Frequenta la scuola superiore di cine-tv
"Roberto Rossellini" e per due anni frequenta la scuola di
recitazione "Fondamenta". Durante gli studi, all'eta' di 15 anni, la
frequentazione di amici musicisti lo avvicina alla musica e apprende la tecnica
del "Beatbox". Impara i rudimenti della registrazione, metriche e
ritmo della musica "Hip-Hop" e "Rap", e, all’età di 18 anni
registra i suoi primi pezzi che non verranno mai pubblicati. Nel 2008 Zak forma
il gruppo "Antitodeath Boyz" con il suo miglior amico, il rapper
Bekaye, ed insieme creano un marchio di streeatwear denominato
"Antitode". Nel 2013, Zak e Bekaye, pubblicano il mixtape
"Antitode Kingz of Sparta Vol.1" ed iniziano ad esibirsi in vari
locali underground di Roma.Nel 2014, in
Gennaio, Roma, e in particolare la parte Nord della Capitale dove lui e la sua
famiglia abitano, viene colpita da una forte alluvione che toglie a lui, e ad
un intero quartiere, abitazioni, automobili e ogni cosa. L’Artista e'
fortemente colpito dalla tragedia e in una sola notte scrive il brano
"Lacrime di Fango" che, con grande sacrificio, diventa anche un
videoclip disponibile nella sezione Media del sito ufficiale. Il pezzo si
guadagna l'attenzione di molti addetti ai lavori ("IL Messaggero",
"Il Tempo", "La Repubblica", radio e tv locali) e l’Artista
viene invitato al Campidoglio per ricevere un riconoscimento dal Sindaco, per
l'impegno sociale e di denuncia contenuti nella sua opera.Nello stesso anno dopo Zak decide di aver
acquisito l'esperienza e il materiale sufficiente per realizzare il suo primo singolo
da solista "Angeli e Demoni", che darà anche il nome al suo primo
album che verrà pubblicato nel 2015. Nel 2016 pubblica il Singolo “Tu io Noi”
con delle sonorità molto più pop e pragmatiche rispetto alle sue produzioni
precedenti. Nel 2018 pubblica Il singolo “Soldi e Gioielli”. L’8 Dicembre 2019
esce su tutte le piattaforme digitali il suo nuovo singolo “Io e Te”.
Attualmente l’Artista è impegnato in sala di registrazione per la stesura di
nuovi brani che daranno vita ad un nuovo album.
La band pop-rock HANIA pubblica con Joseba Publishing il suo ultimo singolo
“Al centro di un amore”, un brano che descrive come il coraggio, la forza e la
perseveranza possano portare al superamento di qualsiasi limite e confine,
preservando la propria relazione da qualsiasi tempesta. Una canzone che ci
insegna a gestire le emozioni, nel bene e nel male.
HANIA è una band capitolina di stampo pop rock, composta attualmente dal
cantante Vito Iacoviello (che ricordiamo a All Together Now-Canale 5), Michele
Kraisky (chitarra), Laura Candela (Basso) e Luca Zamberti (Batteria). Nel 2018
è stato pubblicato il primo lavoro discografico ufficiale dal titolo SPIRITO
GUERRIERO, progetto cantato in italiano che fonde il sound del rock americano
con quello inglese. I testi dei quattro inediti di questo EP raccontano
tematiche sociali, attuali e autobiografiche sono di Gabriele Bertozzi e Vito
Iacoviello.
Ma questo è solo l’epilogo di una favola che parte da molto lontano, nella
migliore tradizione rock internazionale. Il nome “Hania” (che significa Spirito
Guerriero) rappresenta appieno la favola vissuta dal Cantante Iacoviello. La
band, al momento sotto contratto con l'etichetta discografica Joseba
Publishing, con la direzione artistica di Gianni Testa, sta
preparando un nuovo progetto con Giacomo EVA (Amici di Maria,
ed autore per Francesco Renga, Dear Jack, ecc..). “Il rock non
è arte, è il modo in cui parla la gente normale. ” (Billy Idol)
Esce con il suo primo singolo scritto e prodotto nel
progetto Song Lab Italy ai Jericho Studios.
SVEVA Pia Laterza, in arte Sveva, cantautrice
diciassettenne, è nata a Faenza dove attualmente frequenta il 4°
anno al Liceo Classico Torricelli.
Seppur giovanissima ha già un
percorso artistico significativo alle spalle, infatti comincia per
gioco ad avvicinarsi al canto a soli 8 anni frequentando il coro
parrocchiale, ma di lì arriva in breve tempo ad imporsi come
solista in prestigiosi concorsi nazionali. Infatti a soli 10 conquista la
finale di Roma del TMF e vince numerosi altri premi fino ad arrivare l’anno
dopo ad essere tra i protagonisti della IV edizione di IO CANTO a Canale
5. Sveva è nota anche oltre i confini nazionali, essendosi esibita
più volte come ospite in Svizzera a Locarno, dove ha anche
conquistato il prestigioso Gran Prix 2014, e a Berlino dove si è
esibita nella Notte delle Stelle, evento all’interno
della Berlinale 2018 - Festival del Cinema. Da sei
anni è testimonial negli eventi di beneficienza di raccolta
fondi per l’Istituto Nazionale Ramazzini di Bologna.
La sua passione per la musica a 360° l’ha portata a
raggiungere un altro prestigioso traguardo: la partecipazione alla
Trilogia d’Autunno 2017 al Teatro Alighieri di Ravenna, dove è stata
scelta dalla direttrice artistica Sig.ra Cristina Mazzavillani Muti,
come unica cantante, a far parte della Cavalleria Rusticana Remix,
un coraggioso e innovativo progetto in cui Sveva ha dato una sua
personale reinterpretazione in chiave Jazz della famosa aria Fior
di Giaggiolo e dove si è cimentata anche come autrice,
scrivendo i versi che ha cantato sulle splendide note dell’Intermezzo
di Mascagni.
Sveva, quindi, è attratta dall’arte in generale,
considerando le sue molteplici forme di espressione: non
solo la musica ma anche la scrittura, ha infatti vinto
a soli 13 anni il primo premio ad un concorso giornalistico promosso dal
quotidiano Il resto del Carlino, e il teatro, che coltiva
frequentando la compagnia teatrale del liceo.
Questo suo percorso unito ad una acuta sensibilità
artistica e ad un’innata propensione creativa l’ha portata
alla scrittura e composizione di suoi brani.
Galeotto fu in pianoforte della madre: due anni fa,
infatti, attraversando un momento non molto felice, sentendosi prigioniera
di “questa cella” come dirà il testo, si avvicinò a quel pianoforte
in modo nuovo, realizzando che
poteva, tramite questo, dar voce alle sue
inquietudini e alle sue emozioni.
Nasce così di getto UNA VOLTA, il suo primo brano, in cui
Sveva esprime il suo mondo interiore ed emozionale fatto anche di
fragilità e angosce, le “sovrastanti montagne”, che riesce
ad affrontare grazie proprio al Canto, suo amico fedele che le riempie il
cuore dandole la forza di ribellarsi e liberarsi “cantando una
canzone”.
Il brano ha un inizio intimista, quasi timido, solo
piano e voce, per poi crescere in vorticoso aggiungersi di strumenti uniti ad
una intensa espressività vocale, che culmina nel refrain in
un’esplosione di emozioni.
UNA VOLTA ha già regalato a Sveva bellissime
soddisfazioni giungendo in Finale ad Area Sanremo 2018 e in Finalissima al
Premio Mia Martini 2019.
Ha già altri brani nel cassetto ma per ora il suo sogno è
quello di emozionare una platea sempre più vasta con UNA
VOLTA, questo suo primo brano a cui è particolarmente legata.
L’equilibrio instabile di una vertigine prende forma in una canzone.
I grattacieli di New York, i grattacieli di Tokyo, i grattacieli dentro la testa di ognuno di noi. Alti, imponenti, bucano il cielo, costruzioni apparentemente insormontabili. Costruzioni che non si sa come affrontare, come decifrare, come scalare. Sono fatte di dubbi, di occhi, di paure, di speranze, di certezze, di presenze. Ad ogni piano, ad ogni finestra c'è una domanda e bisogna trovare il modo di rispondere. E quando finalmente ci si trova in vetta, si ha la sensazione che le nuvole vogliano giocare con te e che il sole ti tagli la faccia a metà.
E allora si hanno due scelte: scendere a ritroso i piani del grattacielo e mettersi a riparo, o si può restare in bilico sul cornicione dell'ultimo piano e cadere giù. Farsi avvolgere, farsi cullare, farsi cogliere alla sprovvista da un brivido alla schiena che, forse, porterà le risposte che si cercavano nel percorso. E allora ci si butta, si cade giù, nel vuoto. E si spera.
«Grattacieli è una canzone con la quale ho voluto raccontare, con un inchiostro nero che muta e si colora, le perplessità e l'esplosione emotiva che una storia agli sgoccioli ti incide dentro, in un perfetto equilibrio tra dolore e malinconia, come le spine di una rosa dentro il palmo di una mano». Mezzavera
Radio date: 13 dicembre 2019
Pubblicazione album: gennaio 2020
Autoproduzione
BIO
Cecilia Spinelli, in arte Mezzavera, nasce a Roma classe '95. Nel 2019 pubblica il primo singolo “Luna Bugiarda” con la produzione e l’arrangiamento di Matteo Costanzo ed affronta le prime significative esperienze live in diversi locali della Capitale. Nel 2019 scrive il suo primo album “Vizi Capitali”, in pubblicazione nel 2020; l’originalità dei brani di questo album è rappresentata da una particolare attenzione ai testi, tutti in lingua italiana, e ad una varietà delle atmosfere anche all’interno della medesima canzone, miscelando momenti di intensa intimità ad altri dove a prevalere sono l’ironia ed il divertimento. La scrittura è tagliente e attenta a creare immagini che restano impresse nella mente dopo un singolo ascolto.
Con il singolo "Luna Bugiarda" Mezzavera partecipa al contest Lazio Sound organizzato dalla Regione Lazio dove si classifica tra i finalisti della sezione Indie e vince il Premio della Critica assegnato dal MEI (Meeting delle Etichette Indipendenti). Ad ottobre prende quindi parte al Festival di Faenza 2019 dove si esibisce sul palco principale di Piazza del Popolo in apertura della serata live di Morgan e dei Negrita. A novembre prende parte alla programmazione della Milano Music Week come ospite del MEI.
Il 19 Dicembre 2019 si esibirà al "Let it beer" con un live di presentazione del suo progetto in anteprima, all'interno del quale presenterà il video del prossimo singolo "Grattacieli", in uscita il 20 dicembre. Nella prossima primavera affronterà un mini-tour che la vedrà impegnata in Giappone in tre serate presso alcuni locali di Tokyo.