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Da Venerdì 18 Gennaio
nelle radio italiane è tornato SEBA, che dopo il grandissimo successo di DOMENICA D'ESTATE (ormai diventato un
evergreen ancora oggi suonato in radio) e dopo le fortunate produzioni degli
album di Mario Venuti e Alessio Caraturo, si èrimesso in gioco alla grande in prima persona
con questo nuovissimo brano, presente nelle principali classifiche italiane
Earone ed Airplay.
SEBA senza dubbio uno dei
Cantautori e Produttori (oltre che grande Autore) più prolifici e attuali della
Discografia Italiana.
"SEMBRA UN FILM"
è il suo nuovo singolo che anticipa un album tutto da ascoltare, dove i testi
hanno un significato ben preciso e le melodie ci riportano sicuramente alla
"Buona Musica".
Il brano è supportato da
un video, un vero e proprio set cinematografico, ecco come si sente la
protagonista del videoclip di Seba che, nonostante sia circondata da attenzioni
e sia bella e giovane, è preda della malinconia e intrappolata in un copione
che non l'abbandona.
SEBA, nella parte del
regista e voce narrante, racconta questa realtà comune a molte persone..."quando la vita sembra un film di
mezzanotte !"
Stefano Virga ha scritto un
brano estivo, gioioso, dove si sente l'odore degli alberi in fiore e della
primavera. A tratti sembra un brano pensato per una serie televisiva, un pezzo
scritto per la commedia italiana, di quelli che rimangono in testa per tutto il
giorno. Il pezzo richiama l'amore, le donne, il ricordo e gli errori fatti
nella vita quotidiana, senza rimorsi, senza rancore, senza troppi grilli per la
testa, tanto la soluzione è dietro l'angolo, è a portata di mano. Tanto è
estate, ci sono le vacanze e il mare, tanto c'è l'amore che risolve tutto. E
l'amore come la vita è un gioco, una rincorsa, una fuga per ritrovarsi sempre
allo stesso punto, sempre distanti e sempre vicini, lasciarsi per riprendersi e
riprendersi per poi lasciarsi.
“Liquido” è il nuovo singolo di Mara Bosisio che prende
ispirazione dal concetto di “società liquida” del sociologo polacco Zygmunt
Bauman.
In questo “flusso di coscienza” della cantautrice, spontaneo come una
chiacchierata con un amico di fronte ad un bicchiere, vengono snocciolate
tematiche complesse quali la crisi dei valori dell’essere umano,
l’individualismo sfrenato, l’irrequietezza d’animo e l’incapacità di “sentire”.
In una società dove - come diceva Bauman - “l’incertezza diventa l’unica
certezza”, emerge il desiderio di rompere gli schemi, prendere il timone della
propria vita tra le mani e fare inversione di rotta, per ritornare alla
semplicità delle cose reali.
I riferimenti al mondo dell’acqua e agli elementi liquidi sono numerosi
all’interno di questo lavoro, e vanno a creare un perfetto filo conduttore tra
il videoclip, il testo della canzone e l’arrangiamento, quest’ultimo a cura del
producer Sam Lover.
Arriva in radio il tassello più complesso e completo della raccolta “in divenire” della band icona degli anni ’80.
*****
«Felici delle quasi 3.000.000 di visualizzazioni Youtube e delle top ten conquistate nelle classifiche indie dai suoi predecessori “Ancora estate”, “Voglia di te” e “Sono solo”, siamo pronti a presentare forse il pezzo più complesso e completo di quelli finora pubblicati». Canton
“Lentamente” è un brano ritmato ma che allo stesso tempo si appoggia su un sound dai tempi dilatati. Leit motiv è sicuramente il concetto passione, quella stessa passione che lentamente, ma inesorabilmente, si impossessa dell’essere umano. Passione descritta in tutti i suoi aspetti, positivi e negativi:
«L’amore, si sa, ci fa estasiare e soffrire, godere e piangere, ma senza quel pizzico di sofferenza non ci sentiremmo vivi ed è un prezzo che siamo ben disposti a pagare perché la nostra vita acquisisca un senso puro e concreto». Canton
Etichetta: CUORINFIAMME
BIO
I CANTON sono presenti nella colonna sonora degli italiani sin da quel 1984 che li ha visti sul palco del Festival di Sanremo con il 4° posto di “Sonnambulismo”: Un grandissimo risultato in un periodo in cui le canzoni di Sanremo monopolizzavano l’airplay radiofonico e i jukebox per tutto l’anno. Dopo “Sonnambulismo” è stata la volta di “Please don’t stay", pubblicata in tutta Europa. Con questo pezzo i ragazzi partecipano al Festivalbar ’85. Grazie a “Please don’t Stay il gruppo conosce Pete Waterman, produttore di Dead or Alive, Bananarama, Rick Astley, Donna Summer, Kylie Minugue, Elton John e moltissimi altri artisti internazionali del gotha e del pop elettronico del tempo. Con lui incisero “Stay With Me”, distribuita in Europa e Nord America. Poi l’interruzione forzata del 1986 (l’etichetta cessa le produzioni, lasciandoli vincolati a un contratto pluriennale), i progetti collaterali e infine il ‘letargo’... Ma ogni letargo finisce con un risveglio. E così nel 2010 i CANTON si ‘stiracchiano’ con un omaggio al loro primo successo, “Sonnambulismo 2010”: e subito viene ristabilito il contatto fra la band e il pubblico che non li aveva scordati.
Il futuro per i Canton ha il titolo di “Ci saremo”, un album di debutto atteso da tanti anni che riporta la musica del trio al presente, senza rimpianti e con ottimismo. I sei singoli estratti da “Ci saremo” sono tutti entrati nelle classifiche di airplay di musica indipendente, e i relativi videoclip hanno superato il milione e mezzo di visualizzazioni online.
Nel 2018 è la volta di un nuovo progetto: il secondo album "1/3 - Uno su tre", che prevede la pubblicazione un singolo ogni tre mesi. Il disco ha già visto l’uscita di due singoli i cui riscontri insegnano che, a questi eterni ragazzi del poprock, non sono mai venuti a mancare quella passione, quel coraggio e quella determinazione che sono alla base del fare musica e del saper creare un reale rapporto col pubblico.
I primi due singoli lanciati sono stati “Ancora Estate” (con oltre 880.000 visualizzazioni, 25° posizione nella IndieMusicLike, ma soprattutto 1° posizione nella Classifica Emergenti), e “Voglia di te” (quasi 1.300.000 visualizzazioni, ancora una 1° posizione nella Classifica Indipendenti Emergenti e la 19° nella Classifica Indipendenti generale). Successivamente viene pubblicato il terzo tassello “Sono solo”, anch’esso scalatore di classifiche e vincitore di visualizzazioni su Youtube (il video ha superato le 530.000 visualizzazioni). Ora è il turno di “Lentamente”.
“Era un rischio, ma se non avessimo provato non avremmo mai saputo cosa saremmo stati ancora in grado di fare. Abbiamo ricominciato umilmente dalla gavetta, a rifare la trafila della promozione, a scrivere. E la magia si è ricreata subito, le canzoni sono nate tutte in maniera molto naturale, nulla di forzato. Non è un’operazione nostalgica, non ci piace guardare indietro. Siamo semplicemente noi, i Canton nel presente”. Canton
L’ultimo singolo estratto dal concept album alternative-rock della band vicentina, propone un finale aperto e interattivo che rende l’ascoltatore protagonista della storia.
«Gli umani hanno vinto e la situazione ritorna come quella raccontata in INtro, tutto è a posto, ma ritorna il narratore che parla all’ascoltatore, spiegando che quella che è stata raccontata nel disco è una storia come un’altra, è un racconto quasi banale, sentito e risentito su milioni di altri dischi, film, libri. Appunto per questo, se si dovesse ignorare anche questa volta un racconto del genere e non fare niente per la situazione verso la quale stiamo andando sarebbe incredibile, vorrebbe dire che non siamo capaci di imparare dagli errori. Dunque, mentre il finale della storia è a lieto fine, il finale della storia reale, del mondo nel quale viviamo, è aperto, la decisone della conclusione è lasciata all’ascoltatore e alla sua forza d'animo». THE LIZARDS’ INVASION
“Incredible” è il brano che ci accompagna verso l’epilogo della storia musicale raccontata dai The Lizard’s Invasion. Il pezzo è il settimo di un concept album che narra un mondo utopico di pace, poi invaso da un’entità che corrompe l’uomo con sentimenti negativi. Grazie alla lotta interiore l’umanità riuscirà però ad eliminare questa malvagità per poter tornare a vivere nella pace nonostante il costante dubbio che tutto possa ripetersi.
Di grande impatto, ai fini del racconto, è anche il video: qui i protagonisti dopo essere stati corrotti da un’ignota energia maligna che li ha portati all’autodistruzione, si risvegliano spaesati in un Eden fantastico dall’abbagliante paesaggio incontaminato. A loro insaputa sono però osservati da presenze rappresentate da tre maschere già svelate nei capitoli/video precedenti. Tra di loro una ragazza, che ha incarnato in questa saga la coesistenza tra l’innocenza e la malvagità dell’uomo. Tutti la osservano mentre si toglie la maschera, spogliandosi così di questa malignità. Alla fine, prima di voltarsi, alza lo sguardo sbirciando tra gli alberi, come se avesse intravisto qualcosa che si cristallizza in un finale che resta aperto. Ma il male è veramente sparito?
«Il 22 ottobre 2018 è stato pubblicato “IN-dependence Time”, un concept album, una sorta di storia a capitoli nella quale si racconta la vicenda di un mondo parallelo al nostro dove inizialmente tutto sembra in armonia, nessun umano prova emozioni negative, nessuno vuole il potere per sé a discapito del prossimo, almeno fino ad un colpo di scena inaspettato…L' album contiene 7 tracce e ogni traccia rappresenta un capitolo della vicenda. Il titolo di ogni brano inizia per "IN": questo perché la storia, seppur molto semplice nel suo svolgimento, porta l’ascoltatore ad avere un confronto con se stesso e “IN” se stesso per l’appunto. Inoltre, nella storia, è proprio la dimensione interiore degli esseri umani che viene presa di mira, è la presa di coscienza individuale che diventa azione fondamentale per contrastare l'entità». THE LIZARDS’ INVASION
Musicalmente ogni traccia dell'album equivale ad un capitolo della storia. Filo conduttore tra queste è una partenza morbida e a tratti soffusa che sfocia poi in atmosfere intense ed esplosive; l'ascoltatore è così trasportato attivamente nel concept, seguendo la vicenda dall’interno e rispettando i fini tematici del disco. Le sonorità si contraddistinguono da un ampio uso di effettistica riguardante ogni strumento, discostandosi così dal rock per definizione e ricreando dinamiche moderne e tridimensionali.
DICONO DI “IN-dependence Time”
“Una produzione attenta e scrupolosa”. Rockerilla
“Tradizionale, possente e vigoroso” Rumore
“Un concept album come non se ne sentiva da tempo. La storia un po’ distopica e un po’ fuorviante, ma sicuramente ricca di fascino”. Blog Music
“Un ascolto quasi rivoluzionario visti questi tempi di conformismo spietato”. MusicLetter
“THE LIZARDS’ INVASION realizzano un disco che si potrebbe definire epico, una discesa negli inferi con ritorno trionfante, un respiro catartico che aiuta l'ascoltatore a sperare in una società migliore, libera da fardelli e ingiustizie, una realtà pura: la band vicentina ha fatto centro”. Viva Low Cost
“Independence Time è un concept album a tutti gli effetti che ci permette di specchiarci in un mondo utopico e ci ricorda che tutti noi, in quanto esseri umani, avremmo il potenziale per raggiungerlo.
Da ascoltare e riascoltare dall’inizio alla fine”. La Musica Rock
“Indipendence Time è un album maturo e consapevole, con una idea di fondo, una storia di sostanza, sebbene il tema possa sembrare già sentito e sicuramente utopistico (però mai come adesso utile spunto di riflessione). Soprattutto c’è un talento dietro la genesi del disco che è evidente poi nel risultato finale”. ClapBands
“INcredibile (perdonate il gioco di parole, ma è stato più forte di me) come i Lizard's Invasion abbiano praticamente guardato dentro vari periodi musicali, dal prog degli anni '70 fino allo stoner, e dentro i miei gusti per dare alla luce un concept semplicemente perfetto e senza sbavature”. Onda Musicale
La band si forma nel giugno 2011 a Vicenza. Per quasi un anno il gruppo si esercita con molte cover di band storiche (Toto, Deep Purple, Pink Floyd, Led Zeppelin e altri).
Nel 2012 è il momento di scrivere anche pezzi propri, con un sound simile al progressive rock.
Nel 2013, la band esordisce con il suo primo EP (27 minuti) “The Hole” al cui interno si trovano 5 tracce.
Tra il 2014 e il 2015 il gruppo raggiunge diversi risultati: partecipa alla finale nazionale dell'Emergenza festival suonando all'Alcatraz di Milano. Successivamente arriva il Premio Schiolife del VicenzaNetMusic che gli regala la possibilità di aprire il concerto a Schio di Ian Paice, batterista dei Deep Purple.
Settembre 2016: esce l'EP Dare to Hear che comprende 3 brani, e il primo video ufficiale della canzone da cui l'EP prende il nome.
2017: La band arriva tra le prime 10 band classificate al Tour Music Fest, potendo così suonare al Jailbreak di Roma.
2017/18: contattati da Musicraiser, la band conduce una campagna crowdfunding di successo da febbraio a marzo 2017.
La realizzazione del concept album "INdependence Time", primo vero progetto a livello "professionale" che vanta alti standard di realizzazione, contiene la collaborazione con numerosi progetti locali e non, oltre che la firma del produttore artistico Marino de Angeli, che registra il progetto al Teatro delle Voci di Treviso. Nel 2018 vengono pubblicati i singoli “INtro”, “INdividuals” e “INvasion”. Nel 2019 è il turno di “INcredibe”.
Il brano "Cafè", in vendita in
tutti i digital store, nasce esattamente un anno fa. Segna l'inizio della
collaborazione tra Jeremy ed il chitarrista Mirko Merletto ed è il primo
singolo che decidono di produrre. Le parole, scritte dal cantante, sono
influenzate da un suo particolare momento emotivo, reduce dalla chiusura
di un'importante relazione. Il brano, come dimostra il video che vede
protagonista lo stesso autore, racconta dell'incontro tra due persone che hanno
il desiderio reciproco di conoscersi, ma affiorano a lui ricordi di una
precedente storia, causa di sofferenza, che lo inducono a paure e insicurezze,
suscitando in lui quasi un senso di apatia come meccanismo di difesa, che gli
fa perdere il reale interesse per la persona che ha di fronte.
Jeremy Fiumefreddo nasce a Melzo (MI) il
25/09/1994.
Mostra sin da bambino particolare
attitudine verso la musica, in particolare al canto, passione che si
consoliderà nel periodo preadolescenziale e l'ingresso alle scuole medie.
Cresce sotto la grande influenza della
musica leggera italiana, ma ben presto si apre all'ascolto di molti altri
generi musicali internazionali, diversissimi tra loro.
È un ragazzino vivace ma anche molto
lunatico, estroverso e ribelle quanto suscettibile e asociale.
Partecipa ad attività scolastiche tra le
quali spettacoli teatrali dove scopre così la sua passione e indole anche per
la recitazione.
Nel pieno dell'adolescenza incomincia a
scrivere poesie, spinto dal bisogno di esprimere le proprie emozioni e da
una vocazione spirituale che sente accrescere sempre più dentro di sè.
È qui che incomincia la sua arte. Nel
contempo a scuola conosce Mirko Merletto, chitarrista con cui presto diventerà
molto amico.
Nel 2011 partecipa al suo primo concorso
canoro, vincendolo interpretando "Avrai", celebre brano di
Claudio Baglioni.
Lo stesso anno, all'età di 16 anni, decide
di partecipare ai casting di X Factor Italia, arrivando alle selezioni finali,
gli Home Visit, dove oltre ad interpretare brani conosciuti a livello nazionale
ed internazionale, recita una poesia scritta da sè ricevendo molti riscontri
positivi. Da lì ottiene una certa visibilità e diversi fan che iniziano a
seguirlo e a sostenerlo.
Continua a partecipare a svariati concorsi
riuscendo ad ottenere diversi riconoscimenti che premiano per lo più la sua
interpretazione.
Nel 2016, 2017 e 2018, è finalista al
Premio Mimì Sarà che gli permette di accedere a tre edizioni di Buon Compleanno
Mimì, evento in onore di Mia Martini, creato dall'Associazione Minuetto Mimì
Sarà, ove ogni anno partecipano grandi Artisti della Musica Italiana.
A inizio 2018 decide con Mirko di iniziare
a produrre musica propria e nasce una collaborazione che un anno più tardi
inizierà a dare concretamente i propri frutti.
Giulio
Tonioni cantante e musicista, ha sempre vissuto a Fucecchio, vicino Firenze ed
è sempre stato uno di quei ragazzi perennemente in cerca di qualcosa di nuovo e
diverso. L’unica aspirazione che ha resistito nella sua vita è proprio la
musica. Il suo primo approccio allo spartito c’è stato alle scuole Medie, dove
studia per suonare flauto. In quegli anni ha iniziato un corso di chitarra
classica legato all’ambiente scolastico. Si rende presto conto che quell’ambito
gli piaceva, cosi decise di prendere lezioni private, sbalzando qua e là fra
chitarra acustica ed elettrica, fra vari insegnanti; quest’ultima diventò
preponderante molto presto, anche se in realtà ha affiancato dei periodi di
lezioni private di batteria ed altri strumenti. Una decina di anni dopo, superata
da poco la maggiore età, annoiato da quei corsi ormai presenti nella sua vita
da anni, decide di smettere tutto; durò poco. Quasi come una chiamata: a
sbloccarlo è una canzone, “All of me” di John Legend, gli piaceva cosi tanto
che si trova a cantarla tutto il giorno per molto tempo. Comincia allora a
convincersi di prendere lezioni di canto. Trova e segue un gruppo di artisti ed
insegnanti che lo indirizzano al suo primo percorso canoro. In questo periodo
si interessa anche al cantautorato ed è molto attratto dal dover scrivere e
produrre qualcosa di suo. Poco dopo scrive LET ME BE, un lungo lavoro, il suo
primo brano in inglese. Il Maestro e reggente di questo gruppo di artisti, il
quale può vantare partecipazioni in testi di artisti famosi, anni fa autore di
Sanremo, tiene un Festival a San Benedetto del Tronto, il “Festival degli
autori”, nel quale gareggiano artisti con brani editi e artisti con brani
inediti; Giulio partecipa a quest’ultima categoria e nonostante fosse una delle
sue prime esibizioni viene premiato col 1° premio! Negli anni ha affiancato
vari concorsi ed esperienze. Una delle più grandi competizioni a cui
partecipata è “Expectations of the world”, un iniziativa che porta ragazzi di
diverse nazionalità fino in Russia; si gareggia per il proprio paese e lo si
rappresenta. Riesce ad arrivare fino alla finale nazionale. Registra “LET ME
BE” in uno studio Fiorentino, da una persona molto professionale, direttore
d’orchestra, musicista e grande arrangiatore. Questa fu la sua prima esperienza
in studio, il suo primo microfono a condensatore, le sue prime “take”.
Nuovamente dopo 2 anni e mezzo di lezioni di canto, vuole smettere e lo fa di
nuovo finché non c’è una nuova chiamata: effettua un provino da un vocal-coach
ed è accettato con grande gioia ai suoi corsi. Durante gli anni è sempre stato
portato avanti nel fare da fatti quasi casuali, vive queste esperienze in
maniera piena, con passione, ma quasi impaurito nel fare. In questo periodo
assume una trasformazione mentale, di intraprendenza verso se stesso, di
autostima. Inizia ad approfondire la scrittura di brani e si getta in uno
studio autodidattico del piano e di alcuni programmi di composizione musicale
digitale. In questo periodo sente in maniera sempre più forte il bisogno
psichico e fisico di far sentire al mondo ciò che creava e soffriva nel restare
fermo nel suo non fare niente. Cosi esordisce ufficialmente con la canzone “Let
me be”, dopo aver girato un videoclip per essa, il 1 Ottobre 2018. Si fa
sentire, in molti rimangono stupiti dal suo lavoro. Alcuni mesi prima
dell’estate 2018, incontra un discografico milanese, per il quale dopo aver
fatto un provino nei suoi studi nel nord Italia, si ritrova a firmare un
contratto e dover mettere in piedi insieme al suo incredibile team di
professionisti un piccolo grande progetto.
La
collaborazione con una realtà veramente al di fuori della sua normalità.
Decide
di partecipare a questa grande avventura, che in realtà ad oggi sta ancora
vivendo; cosi proponendo un suo brano, gira un videoclip ed effettua le
registrazioni durante l’annata del suo inedito, ma anche di una cover
natalizia, poi inserita in una compilation firmata Bobby Solo. Con queste due
realizzazioni Giulio partecipa ad un concerto a finalità benefica, al quale
hanno preso parte anche Bobby Solo e Marco Masini. L’11 Gennaio 2019 esce negli
store digitali il suo nuovo brano inedito e suo primo in italiano,
“TRASCINAMI”. Il prossimo anno sarà presentato al Festival di Sanremo nella
categoria Giovani. Questo inedito è per lui una rivoluzione. Come una guerra mondiale
interna, combattuto. La scintilla che sta dietro alla stesura è stato il
sentimento pressante di una sorella che non ha mai conosciuto direttamente, ma
attraverso familiari, foto e racconti, frammenti di ricordi e dolore. Questa è
una di quelle situazioni dove si sente il bisogno di liberare certe sensazioni
con carta, penna e musica. Per questo il brano è sfogo. Fin da principio ha
voluto fosse semplice, scorresse leggero, che somigliasse all’idea che aveva di
tutta la questione. Questo brano lo rappresenta e fissa qualcosa che non è mai
stato concreto per lui. Rimane uno dei primi brani di cui è veramente contento
adesso, per come sia uscito, uno dei primi del suo repertorio. Ha voluto
fortemente che questa fosse la sua prima pubblicazione italiana, proprio per il
valore che ha per lui.
Vi ricordate il suo
ironico e ammiccante “Ti dedicherò una se-se-serenata”? Ecco, la sua “serenata”
sarà il pezzo d’annata di questo nuovo cd, ma vestito di un nuovissimo
arrangiamento in stile jazz club. Altri dieci brani, dal sound moderno ma non
banale, ammiccanti e frizzanti come vuole lo stile careniano, completano l’opera
intitolata ”Lo vogliono tutti”.
Undici pezzi in totale che
Marco Carena tira fuori dal suo cilindro ricco di ironia e fini sottintesi; il
ritorno in grande stile di uno fra i pochissimi cantautori comici ad aver
calcato il palco di Sanremo.
Che qualcosa di succulento
fosse nell’aria si intuiva già dal tam-tam dell’ultimo singolo “Dammi un
milione Silvio” (un milione, sicuramente, lo vogliono tutti!) e dalla “Saga del
Crémin”, una serie di divertentissimi cortometraggi sul potere della
fantomatica e miracolosa “Crémin”, visibili sul canale YouTube dell’artista
“Lo vogliono tutti”, questo CD… ma cos’altro?
A ciascuno il suo. Il
successo, il potere e influenzare il prossimo, come ne “I ragazzi del coro”. La
“bionda”, quella che popola i sogni di molti uomini. E poi ancora i nuovi
supereroi: chi vive una vita a sbafo sulle spalle degli altri come “InpsMan”;
“SuperSelfie” col desiderio impellente di scattarsi quella fotografia a braccio
teso per catturare il momento più estremo.
Quest’ultima, cantata con diversi stili, come una Bohemian Rapsody “de’
noantri” che il cantautore ha intonato con un mix metal, pop e liricheggiante,
è anche il nuovo Singolo estratto dall’album. Le immagini del videoclip fanno
inoltre scoprire un Marco Carena fumettista, una poco conosciuta passione dell’artista.
Anche questo è disponibile sul canale YouTube dell’autore.
Il CD, edito
dall’etichetta discografica Latlantide, comprende diversi altri pezzi, ironici,
taglienti e divertenti. Quindi dal 21 Gennaio potrete acquistarlo presso gli
Store online (e dall’ 8 Febbraio sarà disponibile anche nei negozi), ascoltarlo
in radio, guardare il video e condividerlo sui Social… decidete voi Perché o
questo o quello, alla fine… “Lo vogliono tutti”.