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venerdì 26 febbraio 2010

IL MINISTERO DELLE POLITICHE SOCIALI E DEL LAVORO PATROCINIA LA PROSSIMA EDIZIONE DEL ROMA EXPO FRANCHISING

Il Ministero delle Politiche Sociali e del Lavoro rinnova, per il secondo anno, il suo patrocinio al
Roma Expo Franchising che si aggiunge ai già riconfermati riconoscimenti della Presidenza del
Consiglio dei Ministri, del Ministero dello Sviluppo Economico e delle Pari Opportunità.
Il Roma Expo Franchising, promosso dalla Federazione Italiana Franchising e dalla
Confesercenti Provinciale di Roma, la cui VIII edizione si terra’alla Fiera di Roma dal 16 al 18
Aprile, è l’unica fiera in Italia del settore ad aver ottenuto prestigiosi patrocini istituzionali a
riconoscimento del ruolo svolto a favore dello sviluppo di nuove imprese e di nuove attività
autonome, nonché della creazione di reti e servizi locali a supporto dei neo-imprenditori.
L’evento é considerato dalle Istituzioni locali e nazionali un mezzo indispensabile per favorire
l’autoimpiego, che rappresenta un’ottima chance di rilancio per il mercato economico mondiale
dell’imprenditoria. L’evento fieristico romano, riconosciuto anche a livello internazionale,
rappresenta, dunque, un’ottima opportunità per l’espansione delle piccole e medie imprese ma
anche una determinante fondamentale per lo sviluppo commerciale del nostro Paese e un
decisivo rilancio per gli investimenti finanziari.

"AMORE: SULLA SCACCHIERA, QUALI PEDINE?"

Il 17/03/2010 SI TERRA' IL SEMINARIO ESPERIENZIALE SULL'AMORE DAL TITOLO:

"AMORE: SULLA SCACCHIERA, QUALI PEDINE?"

Il seminario è un'opportunità per soffermarsi sul nostro modo di vivere una relazione d'amore. Questa consapevolezza ci può aiutare a reinventare e scegliere un modo nuovo e personale d'amare.

L'incontro avrà una durata di due ore, dalle h1 9:00 alle h 21:00.
Si terrà in Viale Trastevere 108 c/o Fondazione Italiana Gestalt.
E' necessario prenotarsi entro il 15/03/2010
E' possibile richiedere un colloquio informativo gratuito
www.krinein.it.gg

martedì 23 febbraio 2010

I migliori parrucchieri di Verona

Quando pensi alla combinazione di parole "parrucchieri Verona" cosa ti viene in mente? Sicuramente il nome Roberta Cacciola abbinato alla compagnia della bellezza.
Ma cosa rende così particolare questa parrucchiera? Il suo stile, l'ambiente rilassante e accogliente e la preparazione di tutto il suo personale.
In particolare:

Descrizione:
Parrucchieri, estetica, solarium, sauna, bigiotteria.


Tra i migliori parrucchieri di Verona, l'Istituto di Bellezza di Roberta Cacciola fa parte del network Compagnia della Bellezza e offre estetica, solarium, sauna e bigiotteria.

Servizi offerti:
consulenza d'immagine, acconciature da sposa, acconciature da sera, extensions, colorazione. Make up, massaggi, trattamenti viso antiage, rituali di bellezza.

Prodotti e marchi trattati:
Kerastase, Loreal Professional, GHD, Biocharme Dr.RA Eckstein, Hair Dreams

Orario di apertura:
Dal Martedì al Sabato (08:30 - 19:30)

ANTISEMITISMO IN EUROPA !!


Ha ragione Deborah Fait, ha perfettamente ragione quando parla di odio preconcetto verso gli ebrei, infatti non può essere classificata altrimenti l’ondata di antisemitismo che si sta diffondendo in Europa, a macchia d’olio, dalla Spagna alla Danimarca, dall’Inghilterra, alla Grecia.

Eppure gli stessi che lo provano e lo mettono in atto più ferocemente, si rifiutano di riconoscerlo come antisemitismo, ma parlano, anzi straparlano abbondantemente di quello strano modo di concepire lo stato d’Israele che va sotto il nome di “antisionismo”.  Però se fosse vero antisionismo e non antisemitismo, non avrebbero motivo alcuno di perseguitare gli ebrei che vivono in Europa, visto che non sono “occupanti abusivi di suolo che le popolazioni arabe hanno semplicemente okkupato” con la spada massacrando o sottomettendo tutte le popolazioni che vivevano lì da millenni.  Resta il fatto che la fonte dell’odio antiebraico, nonostante le ipocrisie di Stato, non è mai stata prosciugata, quella continua ad eruttare fiamme brucianti di odio antisemita che trova nello Stato di Israele il suo comodo alibi, mentre copre un preconcetto barbarico al quale anche la cristianità ha dato certamente un impulso nefasto per troppi secoli, identificando negli ebrei l’origine di tutti i mali, partendo dalla crocifissione del Cristo. Gli europei se lo dovrebbero ricordare bene che le ideologie totalitarie non ammettono alcuna distinzione fra coloro che sono diversi da loro stessi. Per ogni tipo di dittatura o si è simili e si accetta di sottomettersi, o si è nemici, infatti il nazismo npn si è accontentato di perseguitare gli ebrei, ma ha perseguitato una gamma immensa di umanità: gli zingari, i disabili, i malati mentali, i comunisti, i sindacalisti, i polacchi, gli ungheresi, i cristiani, i dissidenti e gli intellettuali che non sottoscrivevano e non appoggiavano apertamente l’ideologia nazista e se Hitler avesse vinto la sua guerra contro il mondo le persecuzioni si sarebbero certamente estese alla popolazione nera.

Infatti la sua reazione alla vittoria durante le olimpiadi in Germania, sotto il suo mandato, videro vincitore della maratona un atleta nero, cosa che mandò in bestia Hitler, che considerava i neri una razza inferiore.

Ora la personificazione dell’odio antiebraico, l’antisemitismo secolare, scorazza libero per l’Europa e attecchisce facendo nuovi proseliti e nuove vittime.

A Berlino il bullismo islamico, soprattutto quello messo in atto dalla comunità turca, viene rivolto soprattutto contro gli studenti ebrei e non si ferma ai giovani, ma si manifesta anche contro le famiglie ebree, arrivando a perseguitarle nelle loro case. E’ proprio in Germania che durante le manifestazioni contro Israele e in ogni circostanza possibile, sono stati gridati slogan che inneggiano alla gassazione degli ebrei e stupisce vedere come la sinistra europea non si accorga che questo comportamento è identico a quello dei nazisti e che l’islam purtroppo è portatore della stessa ideologia che ha fatto ingigantire il potere del nazismo e forse è stato fra le fonti ispiratrici dell’ideologia che Hitler ha pubblicato nel mein kampf, tant’è che tale “opera” frutto della mentre criminale di Hitler  era stata tradotto in arabo e adottata dagli islamici come libro buono. genocidio armeno – donne cristiane crocefisse dai turchi
Non si deve dimenticare che i turchi portarono a compimento in Europa, il primo genocidio di un popolo intero. Sterminarono la popolazione armeno-cristiana e non si sono mai pentiti di averlo fatto, al contrario continuano a negarlo relegando la cosa a un puro problema di scontro politico. Non si deve dimenticare che i turchi portarono a compimento in Europa, il primo genocidio di un popolo intero. Sterminarono la popolazione armeno-cristiana e non si sono mai pentiti di averlo fatto, al contrario continuano a negarlo relegando la cosa a un puro problema di scontro politico.

In Svezia non va molto meglio, forse le cose stanno andando anche peggio, infatti in alcune zone, come Malmò, ove l’assembramento di immigrati musulmani è massiccio, la popolazione autoctona spesso si vede costretta a fuggire per le più svariate motivazioni: gli omosessuali sono stati spesso aggrediti e picchiati dai musulmani e così hanno dovuto cambiare quartiere o addirittura città, per evitare di essere uccisi. Le ragazze aggredite e non raramente violentate in quanto vestono con abiti occidentali e questo fa sì che alcuni islamici si ritengano autorizzati a violentare quelle che per loro sono donne di malaffare in quanto non si coprono con i sudari islamici imposti alle loro donne. Famiglie intere che sono costrette ad osservare costumi islamici e far mangiare i propri figli a scuola con cibo halal, per non offendere gli islamici e perché ormai questi comportamenti si sono affermati con la prepotenza e la totale assenza di controllo da parte delle autorità

Ora la situazione si è fatta insopportabile per la popolazione ebrea che è la più bersagliata di tutta la popolazione locale e da Malmò persino Judith Popinski di 86 anni, ebrea sopravvissuta al campo di sterminio di Ravensbrück, se ne è dovuta andare cercando rifugio a Stoccolma perché le “nuove persecuzioni” stanno sempre di più assomigliando a quelle naziste e non sembra che ci siano gli stessi argini che ci furono durante la seconda guerra mondiale, quando i reali svedesi difesero la popolazione ebrea.

In Spagna l’antisemitismo ha colpito persino una organizzazione culturale, e non ad opera di individui singoli o di piccole organizzazioni politiche, ma per decisione del governo spagnolo il   Centro Universitario Ariel è stato espulso dal “Solar Decathlon 2010”, per soddisfare la richiesta fatta dal gruppo “Campagna Palestinese per il boicottaggio accademico e culturale di Israele” e da altri gruppi pro-Palestina. Il tutto motivato esclusivamente per “ragioni d’ordine puramente politico”, ma è gravissimo il fatto che sia stato un Governo nazionale, ad attuare una forma di discriminazione così pesante da arrivare a colpire una istituzione accademica Israeliana.

A piccoli passi, passi che a volte vengono ignorati appositamente o minimizzati dalla stampa, l’Europa sta perdendo nuovamente il suo carattere di libertà, di democrazia e di diritto e tutti i cittadini europei sono a rischio di una nuova e peggiore dittatura totalizzante in quanto si basa su precetti ideologici intrisi di religione, finalizzati all’avanzata della teocrazia islamica.  

Oggi chi li difenderà questi cittadini europei dall’integralismo islamico montante e dall’odio sempre più feroce degli islamici e dei loro sinistri sostenitori che hanno scelto di tradire i principi che hanno fatto l’Europa un luogo in cui gli immigrati di tutto il mondo vanno a cercare la fortuna e il benessere? Chi ci difenderà dall’islam quando saremo rimasti soli a doverci confrontare con loro o saremo obbligati a sottometterci rinunciando per sempre alla nostra libertà, dignità e diritti umani? (A. Bolchini-lisistrata.com)



lunedì 22 febbraio 2010

Sardegna: Dalla Bit ottimismo per la ripresa

Per la Sardegna l'evento della Bit è sempre importante per fare un resoconto e un bilancio della passata stagione turistica e mettere in luce i programmi per la nuova. Come tutte le regioni l'isola ha risentito del calo generalizzato del flusso turistico determinato dalla crisi economica: minori presenze, minori entrate.

"La ripresa c'è" hanno detto gli operatori istituzionali intervenuti. "Bisogna cogliere le occasioni e rilanciare quei vecchi progetti abbandonati nel periodo di magra". Questi in sintesi i propositi esternati negli interventi delle varie personalità politiche intervistate negli stand. Come ha detto però il Ministro del Turismo Brambilla, inaugurando lo stand della regione, il grosso problema della Sardegna è quello di non riuscire ancora a destagionalizzare:

"Occorre valorizzare l’enogastronomia, i percorsi ambientali, le ippovie, le bellezze artistiche e culturali", ha detto, mettendo l'accento su un'idea di turismo affrancata dal mare e dalle località balneari, tuttora predominanti.

Il progetto della provincia di Nuoro, denominato ippoviesardegna.it, dà un segnale in controtendenza e certamente indica la strada: aprire la Sardegna dell'interno a un nuovo tipo di turista, non più amante esclusivo del mare e delle spiagge ma anche di attività avventurose, all'aria aperta, svolte a contatto col sublime panorama naturalistico di quelle terre. Servizi turistici che si rivolgono agli amanti di:

- Itinerari a cavallo
- Trekking a cavallo
- Passeggiate a cavallo

Così facendo in molti si augurano che la stagione turistica non finisca a settembre per riprendere a giugno.

domenica 21 febbraio 2010

Hotel Beaurivage, il vostro hotel sul mare

A pochi passi dal centro della città e situato direttamente sul mare, l'Hotel Beaurivage a Cattolica vi aspetta per trascorrere una splendida vacanza al mare.
Elegante e moderno hotel 4 stelle a Cattolica, all'interno dell'Hotel Beaurivage troverete tanti servizi e confort per il vostro soggiorno, oltre ad accoglienti sale curate nei minimi dettagli, sono a vostra disposizione un bar sempre pronto a preparare deliziosi cocktail e aperitivi, una terrazza panoramica particolarmente indicata per trascorrere tranquille serate in compagnia e, dove ogni mattina potrete gustare una ricca colazione a buffet.
Direttamente all'interno dell'hotel, troverete un completo centro benessere dove potrete trascorrere piacevoli momenti di relax, quì troverete infatti una saletta per messaggi, sauna, idromassaggio, terrazza solarium, estetista, nuoto controcorrente e fitness point.
Nel ristorante dell'albergo avrete inoltre la possibilità di gustare i patti e i sapori tipici della cucina italiana e romagnola, ogni giorno potrete scegliere tra le numerose portate proposte dal nostro Chef.

Per le vostre vacanze al mare, controlla le tante offerte last minute e i vantaggiosi pacchetti vacanza proposti dal nostro hotel a Cattolica, troverai tante convenienti proposte per il motogp di San Marino, per la Notte Rosa, per il ponte del 2 Giugno e per trascorrere una vacanza in un soggiorno all inclusive, controlla le varie offerte per trovare la più adatta per le tue esigenze e prenotare così una vantaggiosa vacanza al mare.

giovedì 18 febbraio 2010

Il nuovo sito dell'Atzeni Maria Teresa spa

Il nuovo sito del gruppo Atzeni Maria Teresa spa, attivo nella vendita e trasporto di prodotti petroliferi, con base a Sestu, zona industriale di Cagliari, si presenta scarno nell'interfaccia e severo nei colori e nelle scelte grafiche. Il motivo di questa apparente semplicità sta nel fatto che la società è attiva in un settore delicato che comprende:

- Trasporto del Gasolio in Sardegna
- Distribuzione Carburanti
- Autonoleggio minicar
- Locazioni immobiliari

Il settore più importante è quello petrolifero perché impegna la società con tanti clienti e punti di distribuzione ogni giorno. Per facilitare le trattative, in un settore determinante per l'intera economia, all'interno, per i soli iscritti, è possibile valutare in tempo reale il prezzo dei prodotti petroliferi da acquistare: benzina, gasolio, gpl per riscaldamento et cet. In questo modo si risparmia tempo e danaro per le trattative, rendendo le negoziazioni in real time più certe e più sicure. Il software è stato sviluppato all'interno di una web agency di Cagliari, la Harres Multimedia, che ha realizzato il sito su Joomla, corredandolo del necessario.

La Atzeni Maria Teresa spa è un gruppo solido - una realtà vincente in Sardegna, che dimostra come sia possibile fare impresa anche in zone dove la crisi morde più facilmente.

martedì 16 febbraio 2010

Panorama fieristico: le fiere possono diventare un momento di marketing molto rilevante, per sfuggire alle strette della crisi mondiale.

Il Commissario degli affari economici e monetari dell’Unione Europea Joaquin Almunia ritiene che «il vento della ripresa per le economie del nostro Continente ha ripreso a soffiare con forza da poppa». E non è il solo a dichiararsi moderatamente ottimista sull’uscita dalla crisi. Anche per Dominique Strauss-Kahn, direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, la ripresa sta emergendo «ma sarà lenta e fragile». Dello stesso parere Dominique Strauss-Kahn, direttore generale del Fondo Monetario Internazionale anche se restano ancora incertezze. La Commissione europea di recente ha corretto le sue previsioni: la crescita del Prodotto lordo (Pil) è a –4,7% nel 2009 e dovrebbe risalire nel 2010 allo 0,7% come nella zona euro. Sempre che tutti i fattori economici concorrano a dare questa auspicata svolta. Tra questi il sistema fieristico nazionale è chiamato a essere un vero volano di ripresa, proprio per la sua capacità di innovare, di raccordarsi alle realtà e ai settori più dinamici, di essere di stimolo all’intera filiera produttiva.
Fonte: Largo Consumo 01/10.

Il Convitto Giannone avvia le pre-iscrizioni per l'anno 2010-2011



Al via le pre-iscrizioni per l'annualità 2010-2011 presso il Convitto Nazionale Pietro Giannone di Benevento.

Un nuovo blog per conoscere emule

Il file sharing viaggia a fasi alterne, nelle quali si confrontano i fautori della libertà di download e i sostenitori della difesa a oltranza del diritto d'autore. Oggi, per capire come orientarsi con Emule, che resta comunque un programma favoloso, per le potenzialità e le capacità mostrate, c'è un nuovo sito, che si è dotato di un blog utile per i consigli.

Su downloademulegratis.com è possibile infatti:
- Scaricare Emule
- Leggere una guida di emule in italiano
- Capire come velocizzare i server di Emule
- Sfruttare tutte le connessioni e scaricare da nuove liste di server

La particolarità di questo sito è data dalla sua estrema chiarezza e dal fatto che è permesso il download gratis, nella ultima versione di Emule disponibile, in forma assolutamente sicura e gratuita. Infatti, non sono pochi i siti civetta che permettono il finto download gratuito del Mulo, per poi ritrovarsi un'applicazione inservibile che richiede un fantomatico abbonamento.

All'interno del sito e del relativo blog vengono affrontate problematiche generali riguardanti il mondo della condivisione dei file, come le recenti cronache riguardante Pirate Bay, suggeriscono e degli utili consigli per trovare file in modo lecito e non rimanere vittima delle fregature.

lunedì 15 febbraio 2010

Le offerte per una vacanza a Palermo

Il bed and breakfast Zyz di Palermo ha da poco un nuovo sito, che fa dell'impatto visivo e dell'utilità il suo punto forte. Messo a punto lo strumento per ottenere visibilità, la direzione comunica che sono in corso delle offerte imperdibili per trascorrere la propria vacanza a Palermo.

La promozione consiste nello sconto del 20% su tutte le tariffe, fino al 31 marzo 2010. Tutto scontato, per una vacanza a Palermo, che a questo punto diventa improcrastinabile.

Bed and breakfast Palermo. Un'associazione di idee particolare che lo Zyz suggerisce a meraviglia, considerando la sua posizione al centro della città, a pochi passi dall'edificio più importante dell'epoca sveva, imperiale: la Cattedrale dove sono conservate le spoglie di Federico II.

Il nuovo sito, sviluppato su piattaforma Joomla, è estremamente gradevole e adatto alla funzione che si è preposto: informare e prestare servizio al turista, che può prenotare direttamente online compilando un semplice modulo. Il sito in versione multilingua offre un supporto anche ai visitatori stranieri, che da anni seguitano ad apprezzare il capoluogo sicialiano. Il segreto di questo b&b a Palermo resta in fondo l'inconfondibile atmosfera del centro: con le sue culture, le sue tradizioni e la storica ospitalità delle genti, che hanno nel sangue un novero di civiltà invidiabile.

sabato 13 febbraio 2010

L'ODORE DEI SOLDI IL SAPORE DEL POTERE

http://robertodiiorio.blogspot.com/2010/02/lodore-dei-soldi-e-il-sapore-del-potere.html

 

 
Le origini (oscure) di un promettente imprenditore. Società svizzere. Sconosciute casalinghe. Commercialisti e prestanomi. Poi, una bizantina architettura di holding.

È una casalinga di Segrate il socio misterioso di Berlusconi». Correva l’anno 1983 e il mensile economico Espansione titolava così il ritratto indiscreto di un rampante protagonista della Milano degli affari. A quei tempi Silvio Berlusconi era ancora lontanissimo dal teatrino della politica. Al più la gente sentiva parlare di lui come l’abile costruttore che aveva tirato su dal nulla il quartiere di Milano 2. E molte migliaia di italiani incominciavano ad appassionarsi ai programmi di Canale 5, in rapida ascesa grazie anche al fresco acquisto di Italia 1 dall’editore Edilio Rusconi. Il futuro leader di Forza Italia, però, dimostrava già una spiccata attitudine alle pubbliche relazioni. Apriva la villa di Arcore ai giornalisti amici, mostrava orgoglioso la collezione di quadri del Quattro-Cinquecento e la superbiblioteca da 10 mila volumi e agli intimi riservava un’esibizione al pianoforte. Ma non era solo una questione di convenevoli.


Nei primi anni Ottanta il futuro leader di Forza Italia si preoccupò di costruirsi attorno una leggenda da self made man all’americana, da imprenditore che si è fatto da sé grazie alle sue straordinarie capacità di venditore.
Nella carriera del nuovo Paperone facevano bella mostra i più diversi mestieri: cantante nel locali da ballo e sulle navi da crociera, fotografo ai matrimoni, piazzista di elettrodomestici. Tutto veniva buono per creare l’immagine dell’uomo d’affari vincente, anche grazie all’uso abilissimo della grancassa dei media. Resta memorabile, a questo proposito, un’intervista rilasciata al mensile Capital nel 1981, dove un Berlusconi in vena di confessioni spiegava come riuscì a far fruttare il piccolo gruzzolo (qualche milione) affidatogli dal padre Luigi, funzionario di banca.
Ovviamente la realtà dei fatti risulta un po’ più complessa. Non basta la leggenda per spiegare come il fondatore della Fininvest abbia potuto accumulare una fortuna personale di svariate centinaia di miliardi nel giro di un decennio o poco più: dagli esordi da immobiliarista a metà degli anni Sessanta fino alla fine degli anni Settanta, quando prese il via l’attività televisiva. Per raccontare questa storia servono dati concreti, numeri e percentuali. Ma su tutto questo Berlusconi ha sempre glissato.
E allora conviene tornare alla casalinga di Segrate, quella di cui parlò il mensile Espansione nel 1983.

La signora in questione si chiama Nicla Crocitto e oggi dovrebbe avere una settantina d’anni. Un giorno di giugno del 1978 alla signora Crocitto venne affidato un compito molto importante. Fu lei a sottoscrivere la quota di maggioranza di 38 società, tutte con lo stesso nome, Holding italiana, e distinte una dall’altra in base a una numerazione progressiva: Holding italiana prima, seconda, terza e così via fino all’ultima della serie. Molte di queste finanziarie negli anni successivi si persero per strada. Furono accorpate tra di loro oppure con altre società.
Le prime 22 però, nel loro piccolo, erano destinate a passare alla storia. A ciascuna di queste venne attribuita una piccola quota del capitale della Fininvest. E fino a oggi, a parte un paio di holding fuse di recente tra di loro, la situazione è rimasta la stessa. Ma perché mai fu scelta un’architettura così complessa? Non sarebbe stato più comodo, sull’esempio di tutti i grandi gruppi industriali italiani, cavarsela con un paio di finanziarie di controllo. «Motivi fiscali», questa la spiegazione offerta innumerevoli volte dai portavoce di Berlusconi. Eppure, a ben guardare, in soli bolli e imposte di registro la gestione di ben 22 finanziarie finisce per risultare molto costosa. Piuttosto, se si considerano gli ingenti flussi di capitali transitati dalle holding verso la Fininvest, allora è possibile immaginare una spiegazione diversa da quella ufficiale. Sì, perché anche le somme più ingenti, se divise in 22 parti, danno meno nell’occhio e consentono di mimetizzare al meglio operazioni di grande rilievo finanziario.

La signora Crocitto era ovviamente solo una comparsa in una storia molto più grande di lei. Pochi mesi dopo aver posato la prima pietra del futuro impero Fininvest, la casalinga di Segrate si fece da parte. Arriva Berlusconi? Proprio no, perché il capitale delle holding passa a due fiduciarie: la Saf del gruppo bancario Bnl e la Parmafid. Il padrone vero, il miliardario di Arcore, resta ancora dietro le quinte e sulla poltrona di amministratore unico delle finanziarie arriva
Luigi Foscale, classe 1915, zio di Berlusconi. A questo punto, e siamo nel dicembre del 1978, la girandola dei miliardi è davvero pronta a partire. Attenzione però, siamo alle prese con una giostra velocissima. I miliardi vanno e vengono, girano a gran velocità da una scatola all’altra. E allora conviene concentrarsi sui movimenti più importanti e lasciar perdere le operazioni di contorno, che rischiano di portarci fuori strada. Che poi, con ogni probabilità, era proprio l’obiettivo di chi ha costruito queste complesse operazioni finanziarie. Così a conti fatti si scopre che tra il 1978 e il 1980, dalle 22 holding transitano circa 82 miliardi di lire. Una somma che vale circa 315 miliardi di oggi. Dove vanno a finire questi soldi? E da dove arrivano?

La risposta alla prima domanda è
relativamente semplice. Quei flussi finanziari servono ad alimentare la Fininvest, impegnata nel lancio delle televisioni e in svariati affari immobiliari. Al secondo quesito invece non ci sono risposte certe. Francesco Giuffrida, il tecnico della Banca d’Italia che nel 1998 ha svolto una consulenza tecnica per conto della Procura di Palermo sui flussi finanziari delle holding, racconta per filo e per segno gli affari in questione. Raramente però si arriva ad afferrare il bandolo della matassa. A volte perché la documentazione bancaria, a distanza di quasi 20 anni, è andata perduta. Ma, più spesso, perché le operazioni appaiono costruite ad arte per dissimulare la reale provenienza del denaro.
Facciamo un esempio e torniamo nell’ottobre del 1979, quando le holding dalla settima alla diciassettesima fanno il pieno di capitali. In totale incassano 11 miliardi, che corrispondono a circa 40 miliardi attuali. E per questo grazioso regalo devono ringraziare la Ponte, una piccola società spuntata dal nulla proprio per rifornire di denaro quelle piccole finanziarie berlusconiane. Dove ha preso quei soldi la Ponte? Mistero, dalle carte ufficiali non si capisce. Quel che si sa per certo è che questa società era amministrata da un anziano signore di nome Enrico Porrà, che per di più era reduce da un ictus. Sembra l’identikit di un prestanome. E Amilcare Ardigò, il commercialista milanese che seguì quell’operazione, ha in effetti confermato agli investigatori della Procura di Palermo che Porrà era al servizio di Berlusconi. Sta di fatto che una volta completata l’operazione, la Ponte sparisce nel nulla. E di questa società risulta smarrita qualunque documentazione contabile.

Tempo un paio di mesi e scende in campo la Palina, un’altra società usa e getta intestata a Porrà, che, per la cronaca, è morto nel 1986. Nel dicembre del 1979, dopo soli due mesi di vita, la Palina è già pronta a finanziare le holding (dalla 1 alla 5 e dalla 18 alla 23) per un totale di 27,6 miliardi, cioè oltre 100 miliardi di oggi. È stato Silvio Berlusconi in persona, come risulta dai documenti ufficiali, a disporre l’accredito di quel denaro dai conti bancari della Palina a quelli delle holding. Resta da capire da dove arrivassero i soldi, visto che non c’è traccia della contabilità della Palina, liquidata già nel maggio del 1980. Insomma, la tracce dei finanziamenti si perdono nel nulla. Ed è inutile anche bussare alla porta delle fiduciarie Parmafid, Saf e poi Servizio Italia a cui erano formalmente intestate le quote di controllo delle holding. Già, perché molto spesso le operazioni si svolgevano «franco valuta». Cioè venivano regolate direttamente tra il fiduciante, ovvero Silvio Berlusconi, e le sue holding. Le fiduciarie si accontentavano di una conferma scritta dell’affare, senza parteciparvi direttamente e senza ottenere documentazione contabile.

Insomma, Saf e Servizio Italia compravano
a scatola chiusa, mentre dietro le quinte il rampante leader della Fininvest dirigeva il traffico dei miliardi. Non era una novità. Facciamo un altro passo indietro fino al 1963, quando Berlusconi, a soli 27 anni, lancia il suo primo progetto immobiliare a Brugherio nell’hinterland milanese. Per gestire l’operazione nasce la Edilnord di Silvio Berlusconi & C., una società in accomandita con un unico finanziatore. E questo finanziatore batte bandiera svizzera. Già, perché nel ruolo di socio accomandante compare la Finanzierungesellschaft di Lugano, una società gestita dall’avvocato ticinese Renzo Rezzonico. Lo schema funziona, se è vero che anche per l’operazione Milano 2, che scatta nel 1968, i capitali di partenza arrivano da Lugano. Per l’occasione nasce la Edilnord di Lidia Borsani & C, finanziata interamente dalla Aktiengesellschaft für Immobilienalangen in Residenzzentren. Quest’ultima ha sede a Lugano ed è gestita da Rezzonico. Lidia Borsani, invece, è una cugina di Berlusconi. La costruzione di Milano 2 viene però portata a termine da una terza società, la Italcantieri, nata nel 1973. Soci fondatori: le finanziarie Cofigen di Lugano ed Eti di Chiasso.

A questo punto chi fosse dotato di molto tempo
e di grande buona volontà potrebbe risalire di scatola finanziaria in scatola finanziaria nel complicato organigramma che sta dietro queste ultime due finanziarie. Si imbatterebbe in banche e fiduciarie, in società non sempre al di sopra di ogni sospetto per via dei loro rapporti con il riciclaggio di denaro sporco. Tutto questo però non basterebbe a risolvere il mistero della reale provenienza del denaro che ha permesso il finanziamento delle prime iniziative immobiliari di Berlusconi. Da sempre il sistema bancario elvetico è organizzato in modo da rendere praticamente impossibile ricostruire le fonti del denaro. E nella gran massa di capitali che prendono il volo verso gli accoglienti forzieri della Confederazione spesso si mescolano capitali di provenienza criminale e denaro frutto di evasione fiscale. Senza contare che nell’Italia degli anni Settanta la legge puniva gli esportatori di capitali. E quindi centinaia di imprenditori che avevano depositato parte delle loro fortune in Svizzera, quando avevano bisogno di capitali in Italia spesso si affidavano agli spalloni oppure si servivano di società schermo con base oltreconfine. Tutto questo per eludere i controlli della Guardia di finanza.

Anche Berlusconi, a dire il vero, fu sottoposto
a una indagine delle Fiamme Gialle già nel 1979. Interrogato dagli investigatori nel novembre di quell’anno, l’attuale leader di Forza Italia si descrisse come un semplice consulente della Edilnord, un «progettista» a cui era stato affidato «l’incarico professionale della progettazione e della direzione generale del complesso residenziale di Milano 2». Berlusconi aveva anche prestato delle garanzie personali a favore della Edilnord presso le banche creditrici. Piuttosto strano per un semplice progettista. Anche su questo punto, interrogato dalla Guardia di finanza, il padrone della Fininvest aveva la riposta pronta. Eccola: «Non ho avuto alcuna difficoltà a prestare fideiussioni, apparendomi anzi tale fatto come una possibilità di acquisire benemerenze nei confronti delle mie principali clienti, con la sicurezza di non incorrere in alcun rischio, essendo io a perfetta conoscenza della solvibilità e delle serietà» di queste società.

Così parlò Berlusconi, tradotto nel burocratese della Guardia di finanza. A voler credere a questa versione, un semplice progettista avrebbe prestato garanzie personali per centinaia di milioni nei confronti di società sue clienti per fare bella figura nei loro confronti. E le banche avrebbero accettato senza batter ciglio. La Guardia di finanza però prende questo racconto per oro colato. E archivia l’accertamento valutario che ipotizzava che la Edilnord centri residenziali dipendesse da una società off shore. «Non è emerso alcun elemento comprovante che nella persona del dottor Berlusconi si possa identificare l’effettivo soggetto economico delle società estere Afire (che sta per Aktiengesellschaft für Immobilienanlagen in Residenzzentren, ndr) di Lugano e Cefinvest di Lugano».
Resta una ciliegina sulla torta. A raccogliere le dichiarazioni di Berlusconi fu un capitano del Nucleo speciale di polizia valutaria. Il suo nome è Massimo Maria Berruti, che negli anni Ottanta lasciò le Fiamme Gialle per mettersi in proprio come commercialista. In seguito Berruti lavorò a lungo per conto del gruppo Fininvest. Ora è deputato. Il partito? Forza Italia.



Mi consenta, mi avvalgo...


Silvio Berlusconi ha fatto scena muta, martedì 26 novembre, davanti ai giudici del tribunale di Palermo che lo dovevano interrogare, in trasferta a palazzo Chigi, nel processo per mafia con imputato Marcello Dell'Utri. Berlusconi era stato indicato come testimone dalla difesa dell'amico Dell'Utri, ma evidentemente ha cambiato idea e, in quanto ex indagato, ha potuto avvalersi della facoltà di non rispondere. Un silenzio assordante.

Non ha mai risposto con chiarezza alle domande sugli inizi della sua carriera imprenditoriale e sui suoi rapporti con ambienti siciliani. Questa volta non ha permesso neppure che gli venissero poste le domande. Erano pronte da mesi, da anni. Più volte Berlusconi aveva fatto rimandare l'appuntamento. Questa volta ha dovuto accettarlo, ma non ha aperto bocca.

Restano così senza risposta le domande che i magistrati avrebbero voluto fargli. Come decise di assumere Dell'Utri? Come visse la spola di Marcello tra lui e il faccendiere siciliano Filippo Alberto Rapisarda? Che rapporti ebbe con Gaetano Cinà, attuale coimputato di Dell'Utri? Come avvenne l'assunzione del capomafia Vittorio Mangano, diventato fattore della villa di Arcore? La Fininvest pagò il pizzo per installare le sue antenne tv in Sicilia? E trattò con Cosa nostra dopo gli incendi dei magazzini Standa a Catania? E soprattutto: da dove arrivarono i soldi che servirono a finanziare gli inizi delle aziende di Berlusconi, la Fininvest e poi le 22 misteriose holding che la controllano? Ci sono stati capitali mafiosi alle origini del successo Berlusconi?

Gli anni dal 1975 al 1978 sono un vero buco nero, con flussi finanziari che non sono stati ricostruiti, in anni di indagini, né dal funzionario della Banca d'Italia Francesco Giuffrida, né dal maresciallo della Dia Giuseppe Ciuro, e nemmeno dal consulente incaricato dalla difesa Dell'Utri, il professore della Bocconi Iovenitti. Berlusconi ha perso un'altra occasione per chiarire, per dissolvere i dubbi, fugare le ombre. Un dovere come cittadino, come imprenditore, ma ancor più come presidente del Consiglio.

I magistrati dell'accusa, Antonio Ingroia e Domenico Gozzo, preso atto dell'indisponibilità di Berlusconi a parlare, hanno chiesto di acquisire i verbali di vecchi interrogatori resi da Berlusconi tra il 1974 e il 1996 sugli argomenti sopra indicati e anche sulla sua iscrizione alla loggia P2 e sui suoi rapporti con il banchiere Roberto Calvi, morto impiccato a Londra, e con il faccendiere Flavio Carboni.(societacivile.it)

giovedì 11 febbraio 2010

Le Fiere Italiane: una eccellenza per il paese / ITALIAN FAIRS: A REAL EXCELLENCE FOR THIS COUNTRY

Presentato il Calendario 2010 delle manifestazioni fieristiche internazionali in Italia presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Nel corso della conferenza stampa alla quale ha partecipato il Vice Ministro Adolfo Urso, è stato tracciato un quadro del sistema fieristico italiano che risulta al 4° posto al mondo ed al 2° in Europa.
Nel calendario sono riportate le 210 manifestazioni internazionali che nel corso del 2010 si svolgeranno in Italia. Tra queste il Roma Expo Franchising (tra le 10 del Lazio), chiamata a svolgere un ruolo fondamentale per il settore e per lo sviluppo del imprese del comparto.

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The 2010 Calendar of the international fairs’ events in Italy has had presented at the Ministry of the Economic Development. During the press conference in the presence of the Vice Minister Adolfo Urso, it has had explained the picture of the Italian fair system, fourth in the world and second in Europe. On that calendar, they have recorded the two hundred and ten international exhibitions that will have held in Italy (ten in Lazio). Among them, Roma Expo Franchising deputed to perform a fundamental role for this servicing industry and for its businesses’ development.

martedì 9 febbraio 2010

Buon Compleanno, 123people! La Startup Europea compie 2 anni – con oltre 230 milioni di utenti, 123people è il più grande motore di ricerca di persone

Vienna, 9 febbraio 2010. Il servizio di ricerca persone online 123people (www.123people.com) è nel pieno dei festeggiamenti – ci sono molte cose da celebrare per le 20 persone che costituiscono il team di 123people. Sono passati 730 giorni da quando 123people è stato lanciato per il mercato Tedesco. Da allora, il portale è cresciuto rapidamente ed è diventato leader nella ricerca verticale di persone. Tutto questo in soli due anni. 123people rappresenta un caso di business di successo: attraverso inserzione pubblicitaria contestuale e la collaborazione con i propri partner, molti sforzi sono stati fatti per espandere il servizio internazionalmente, ottimizzando i costi, nonostante il servizio sia gratuito per gli utenti sin dal principio. 123people è l’esempio concreto di come una Internet Startup sia in grado di generare profitti. Attualmente, circa 35 milioni di persone usano 123people ogni mese per controllare la propria presenza in rete o per cercare informazioni riguardo amici e colleghi. La ricerca non è solo veloce ed efficiente ma anche disponibile in 7 lingue e in 10 paesi: Italia, Austria, Germania, Svizzera, Francia, Spagna, Paesi Bassi, Ragno Unito, Canada e Stati Uniti. Ai risultati di ricerca globali vengono aggiunti I risultati provenienti da elenchi locali, come gli elenchi telefonici nazionali e i social network locali.

Numeri – La prova della continua crescita
123people è cresciuta molto rapidamente: il primo febbraio 2008, solo dopo una settimana dal lancio di 123people, il sito Tedesco, quello Austriaco e quello Svizzero contavano già 20.000 utenti. Solo un anno più tardi si sono raggiunti i 600.000 utenti giornalieri. Oggi, al secondo compleanno di 123people i server dell’azienda austriaca gestiscono 2 milioni di richieste ogni giorno – 123people è cresciuta di 27 volte nel primo anno e di 400 volte nel secondo anno. Per il 2010 ci si aspetta di raddoppiare l’attuale condizione.

123people in Italia – Un’esordio estremamente positivo
123people è sbarcata in Italia solo dallo scorso settembre facendo registrare un esordio estremamente positivo. A soli pochi mesi dal lancio del portale in lingua italiana i numeri non lasciano dubbi e solo nel mese di gennaio 2010 si sono registrati 2 milioni di utenti unici e più di 8 milioni di pagine viste.

Una nuova tendenza – il controllo della reputazione
Nel 2010, il controllo della reputazione sarà un tema molto importante nell’ambiente del web 2.0. La presa di coscienza degli utenti riguardo la reputazione online e l’immagine delle persone su Internet, unito al desiderio di tenere traccia della propria presenza online, è uno dei maggiori fattori di successo e di crescita di 123people. Come strumento di ricerca verticale, 123people permette agli utenti di cercare e controllare tutte le informazioni online che li riguardano – Il servizio rappresenta quindi lo strumento ideale per gestire la propria reputazione online.
“Sono molto orgoglioso di 123people e del team. Nel 2009 abbiamo aperto in 4 paesi e in 4 nuove lingue. Abbiamo rivisto il nostro design per favorire l’usabilità e rendere la ricerca di persone più veloce ed efficiente. Adesso 123people è un partner solido per fare inserzione online e come servizio avanzato è leader di mercato nella ricerca di persone”, commenta Russell E. Perry, CEO di 123people, aggiungendo: “Mi congratulo con il mio team per il successo ottenuto negli ultimi due anni. Inoltre prevedo un’espansione ulteriore verso altri paesi nel 2010, oltre a nuove funzioni di ricerca. Espanderemo e renderemo ancora più solida la nostra posizione di leadership in questo mercato innovativo”.

About 123people
Da febbraio 2008, 123people ottimizza la ricerca di persone online. 123people, con oltre 35 milioni di utenti unici mensili, è il più grande motore di ricerca di persone al mondo. 123people è disponibile in 10 paesi: Italia (www.123people.it), Austria (www.123people.at), Germania (www.123people.de), Svizzera (www.123people.ch), Spagna (www.123people.es), Francia (www.123people.fr), Regno Unito (www.123people.co.uk), USA (www.123people.com) e Canada (www.123people.ca), Paesi Bassi (http://www.123people.nl). 123people migliora notevolmente la qualità della ricerca di persone in rete. 123people trova le informazioni pubblicamente disponibili sul web e le aggrega in sezioni apposite. Oltre ai motori di ricerca e alle fonti di informazione globali, 123people trova informazioni specifiche nelle fonti dati locali e nazionali, offrendo un mix di dati unico e di eccellente qualità.

123people: http://www.123people.it
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123people twitter: http://www.twitter.com/123peopleit

Media-Contact
Luca Sartoni
PR & Media Strategist for Italy - 123people.com
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+39 392 9138678

martedì 2 febbraio 2010

SANTO SILVIO DA ARCORE

 
 
La campagna elettorale è partita ma molto furbescamente: senza una controparte e senza un dibattito. Questa volta Silvio Berlusconi ha toccato il fondo. In edicola da oggi a 9.90 euro la sua vita e le sue foto più belle, un fascicolo imperdibile da conservare e da mostrare ai propri nipoti magari il giorno di Natale intorno al camino (al posto delle favole dei fratelli Grimm). Il tutto pubblicato da un editore su cui non riesce a trovare nessuna notizia, nessun sito web e nessuna foto e che dice di non essere parte (tranne poi dedicare questa opera illustre al suo amico Silvio!). Quindi grazie ad Alberto Peruzzo editore, dopo Padre Pio da Pietralcina ecco la vita e "le opere" di Silvio Berlusconi da Arcore.

Ora non rimane che aspettare il miracolo e la santificazione di Silvio. Le sue stigmati verranno mostrare durante le prossime dirette TV.
Il sultano Berlusconi ci fregherà col gioco delle tre carte: processo breve, legittimo impedimento (la possibilità di non presentarsi ai processi e di continuare ad avere continuii rinvii) e Lodo Alfano Bis. Il gioco è questo: utilizzare il processo breve come merce di scambio per ottenere il legittimo impedimento ovvero il sultano rinuncia a portare avanti il processo breve se gli mi permettono di non presentarsi ai processi. Questo gioco , però, è anti-costituzionale. Perchè? Perchè l'impedimento che tanto viene sbandierato non può essere riconducibile a una carica ma solo a un impegno. Questo vuol dire che ci sarà un giorno in cui il sultano è libero, no? (...dicono che anche dio si sia fermato la domenica invece il sultano è impegnato anche di domenica. Allo stadio...). Purtroppo, ora che la Consulta giudicherà questo gioco "sleale" passerà almeno un anno e mezzo. Nel frattempo, il sultano giocherà la terza carta: il Lodo Alfanso Bis. Lo farà passare come costituzionale e ci fregherà tutti. C'è solo un piccolo problema: questa legge "ad personam" (e "ad minchiam", aggiungerei) non solo salverà il fondoschiena del sultano ma farà sì che molta gente comune non avrà giustizia. E se la vorranno dovranno ricominciare tutto da capo. A spese loro. Gente comune come i parenti di un medico morto in sala operatoria per un'errata valutazione da parte dei chirurghi, come le 1.500 famiglie romane che hanno dato i loro risparmi per comprare casa a una cooperativa che poi è "sparita", come le vittime di un usuraio di Messina o come gli operai della Fincantieri di Palermo che hanno maneggiato l'amianto senza saperlo e hanno contaminato loro stessi e le famiglie.

Gente comune che ha una sola colpa: non sapere giocare a carte e non avere avvocati compiacenti e compiaciuti che scrivono leggi per loro. (lapalombellarossa.blogspot.com)