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sabato 21 aprile 2012

La lunga storia del Cilento


Il Cilento, oggi luogo di villeggiatura ideale per chi cerca un contatto con la natura e un posto ricco di arte e di storia, è oggi conosciuto in tutto il mondo proprio per la sua grande attrattiva turistica che ha portato allo sviluppo di un’ottima rete ricettiva che ricomprende caratteristici hotel Cilento  e altrettanto eccellenti agriturismi.
Le vacanze Cilento sono quindi oggi gettonatissime da tutti coloro che vogliono immergersi nel verde di una terra incontaminata oltretutto ricchissima di storia. Ma come e quando inizia la storia del Cilento?
In verità le vere origini di questa terra si perdono nel tempo e quindi ricostruire in maniera precisa tutte le tappe è praticamente impossibile.
Intorno al 1004 giunsero a Salerno i Normanni che seppero inserirsi tra i Longobardi e i Bizantini e riuscirono in breve tempo a conquistare buona parte del Cilento. I Normanni operarono delle profonde trasformazioni sia sociali che religiose, imponendo il sistema feudale e dando vita alla Universitas Civium; queste nuove istituzioni da un lato garantirono maggiori diritti ai cittadini mentre dall’altro diedero vita ad un forte accentramento dei poteri e quindi la nascita di una burocrazia che sostanzialmente impedì al Cilento, come al resto del sud, di innovarsi. Dopo lo scisma tra Roma e Costantinopoli i Normanni trasformarono il rito sacro da greco a latino facendo del Cilento una sorta di cerniera tra il monachesimo occidentale e quello orientale.
Tra il 1189 e il 1504 si alternarono alla guida di questo territorio gli Svevi, gli Angioini e gli Aragonesi e ciascuna di queste famiglie impose dei regimi dittatoriali che finirono con l’impoverire molto il territorio cilentano che a breve sprofondò in una profonda crisi economica e sociale. A questo si aggiunsero le scorribande dei barbari che finirono con l’impoverire ancora di più il territorio, al punto che il vicerè di Napoli ordinò la costruzione di una rete difensiva di torri al fine di rendere il territorio molto più sicuro. Tra il 18esimo e il 19esimo secolo il Cilento venne sconvolto da una serie di movimenti culturali che portò all’emergere di figure come Giovanbattista Vico, che divenne uno dei più importanti esponenti dell’Illuminismo. Nel Risorgimento il Cilento ebbe un ruolo centrale nel sollevamento contro l’oppressione borbonica tra il1820 e il 1828 come nella successiva spedizione di Sapri del 1857, fino al ricongiungimento dell’Italia nel 1860 da parte di Garibaldi.  

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