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mercoledì 30 luglio 2014

Torna il Campionato Italiano di Autocross

Sabato 02 Agosto, per il secondo anno nella storia del circuito ASAL di Aprilia, Campoverde ospiterà per ben due volte, nella stessa stagione, una tappa italiana del campionato di autocross. L’occasione è data dal mancato appuntamento che doveva svolgersi a Cassino presso il circuito Pineta Racing.
La macchina organizzativa frusinate, sta realizzando una nuova maestosa struttura i cui lavori purtroppo vanno per le lunghe e non permetteranno agli organizzatori di renderla disponibile per la tappa di questo campionato italiano prevista inizialmente in Ciociaria.

martedì 29 luglio 2014

“Contest-action”, Qin Hair Academy annuncia il nuovo mood per l’evento 2014


“Contest-action”, Qin Hair Academy annuncia il nuovo mood per l’evento 2014
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“Contest-action”, Qin Hair Academy annuncia il nuovo mood per l’evento 2014

Modica (RG) - I nuovi hair look per il prossimo autunno-inverno? Per Qin Hair Academy, l'accademia professionale per hair stylist fondata nel 2010 da Ferra Group, saranno ispirati ai movimenti di contestazione dagli anni Sessanta-Settanta, naturalmente rivisitati in chiave contemporanea.
"Contest-action" è, infatti, il titolo scelto per l'ottavo evento Sicilia di presentazione del book dell'accademia agli addetti ai lavori, che si terrà il 31 agosto nell'incantevole cornice di Hotel Villa Itria a Viagrande (CT).
Dopo il successo della passata edizione intitolata "70's FevHer" svoltasi a Taormina con la partecipazione della finalista di Miss Italia Esterina Rumè, Qin Hair Academy punta quest'anno su una gallery di immagini ispirate ai movimenti giovanili di contestazione, dalla Beat generation agli Hippy, dai Punk ai Freaks. Un viaggio nel tempo, alla riscoperta di suggestioni e movenze rielaborate attraverso la moda, il look e le tendenze più attuali nel campo delle acconciature, dei tagli e dei colori e un tocco di creatività e fantasia tutta siciliana. Continua a leggere: “Contest-action”, Qin Hair Academy annuncia il nuovo mood per l’evento 2014

Tornano i The Wild Child con Mo.Fo.

Dopo 1 anno (2013) di promozione massiccia a livello radio e stampa del loro secondo disco “WILD CHILD” supportata da ELFA Promotions e dopo numerosi ed emozionanti live in giro per l’Italia e all’estero a partire da marzo 2013, i The Wild Child si confermano la band più interessante e dinamica del panorama metal italiano.

domenica 27 luglio 2014

La scrittrice Federica Ferretti ospite d'onore al Fontaniva Geo Film Festival




Lo staff della scrittrice e blogger abruzzese Federica Ferretti è lieto di comunicare la sua partecipazione alla manifestazione Fontaniva Geo Film Festival (27 Settembre/4 ottobre2014) organizzata dall' Associazione Culturale Officina delle Idee con il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, della Regione Veneto, del Consiglio Regionale del Veneto,  della Provincia di Padova  e del Comune di Fontaniva (PD), Università degli Studi di Salerno.

La direzione artistica è del regista e attore Rocco Cosentino, in collaborazione con i compositori Maurizio Merli e M° Siro Zilio.

Fontaniva Geo Film Festival,  (http://www.metricacorto.altervista.org/),  vuole proporsi a tutti gli operatori, filmaker e al grande pubblico come competizione e innovazione proprio per i temi trattati e previsti per la produzione dei cortometraggi: L'Ambiente, i Quattro Elementi: Terra, Acqua, Fuoco, Aria, il Territorio, l’Alimentazione e le Energie Rinnovabili .

Tema fondamentale diventa quindi  un nuovo modo di guardare la realtà, attraverso il cosiddetto Cinema degli Elementi  che, in questa speciale ottica, diventa per ognuno,  un traguardo professionale, sociale e morale.

Questo anche grazie all’allestimento di EXPOFFF2014 con la presenza di espositori legati al Cinema e alle tecnologie innovative e di ultima generazione.

La nostra scrittrice, collaborerà così alla realizzazione di un corto, per cui avrà fornito il  soggetto,  con l’ambizione di essere realizzato tra l’Abruzzo ed il Veneto, all’insegna di una particolare solidarietà artistica ed umana con la nostra Regione verde d’Europa.

Il tutto all’interno di un festival che si impone di già all’occhio attento della critica per  la partecipazione di personaggi di spicco come la piccola Francesca Amodio, co-protagonista del film vincitore degli Oscar 2014 La Grande bellezza ( per la regia di P.Sorrentino), oltre a  Leopodo Mastelloni, Diego della Palma, Marco Crepaldi, alla madrina Iride Fontana e Barbara Enrichi (David di Donatello 2011) solo per citarne alcuni.

Seguiranno comunicati  maggiormente esplicativi.



Lo staff.

venerdì 25 luglio 2014

Le novità editoriali di giugno 2014 della casa editrice Rupe Mutevole Edizioni


Fondata nel 2004, la casa editrice Rupe Mutevole Edizioni ha avuto modo di espandersi nel settore tematico e geografico. Son ben venti le collane editoriali della casa editrice, venti sono dunque le braccia che accolgono la diversità per condurre oltre i confini territoriali e mentali.
La denominazione delle collane è in linea con la politica della casa editrice, troviamo infatti: “Letteratura di Confine”, “Trasfigurazioni”, “Mappe di una nuova èra”, “Saggi”, “Rivelazioni”, “Poesia”, “Fairie”, “Atlantide”, “Oltre il confine”, “Scritti in scena”, “Sopralerighe”, “Heroides”, “Echi dalla storia”, “Visioni”, “Margini liberi”, “Echi da internet”, “Radici”, “Supernal Armony”.

Ecco le novità editoriali per il mese di Giugno 2014

American Dream” di Simone Mazzola
Se come il sottoscritto siete nati ad inizio degli anni ’70 è probabile che il primo colpo di fulmine con la pallacanestro NBA sia arrivato attraverso le mitiche partite della domenica mattina in programma su Italia 1.
Tra aneddoti esilaranti e “Mamma butta la pasta”, l’allora coach Dan Peterson impazzava al commento raccontando le gesta dei fenomeni d’oltreoceano. Ricordo ancora lo stupore quando per la prima volta vidi Larry Bird: “Ma come? Il mitico numero 33 dei Celtics di cui tutti parlano è quel signore bianco con baffetti e fisico da ragioniere? Dai su non scherziamo”.
A non scherzare in realtà era lui, che con la palla ci sapeva fare alla grande. Con Magic, Jabbar, Erving, Isiah, Michael e tutti gli altri, mi catapultò in un mondo nel quale tutt’oggi sono intrappolato. Mai potevo immaginare che un giorno dietro a quel microfono ci sarei stato anche io. 

Cercami in una poesia” di Maria Elena Minciullo
...Briciole di versi del “non è tutto, ma sempre una briciola di niente che si sgretola tra le mani e lascia il sapore aspro della sconfitta; poi nulla, solo il nulla.” Poesia che non fa sconti agli eroi del male, poesia che cade come humus nella terra per nutrire erbe e radici alberi e foglie, frutti di vita senza più male, senza amarezze e rimpianti.
Poetessa per non morire, Poetessa per non soffrire con la certezza di un cammino compiuto nella dimensione del tutto: partirò anch’io per lidi lontani sicura di aver assolto il mio karma, sicura di aver sparso l’amore come petali di rose e acqua di fonte a dissetare anime malate, spargerò i semi delle mie rime per consolare occhi che non sanno piangere più, per ridare un sorriso a chi odia, a chi vuole scommettere ancora in una speranza di vita.

L’uomo che fuggiva per restare” di Emanuele Paceschi
 “Echi di febbraio” di Emanuele Paceschi, raffigura l’incessante cavalcata di un sentimento mai domo, spesso soffiato in un battito di ciglia o da labbra che si baciano in un sussulto melanconico, ad armeggiare senza tregua i moti dell’anima, accompagnati ad ogni passo, ad ogni pensiero, ad ogni sospiro, da paesaggi incantevoli … non a caso intinti dal nostro autore, in un panorama glaciale sposo della nostalgia. Altre volte associati al risuscito virtuale di un amore, altre ancora nella speranza che un raggio di sole schizzi il suo miracolo per riportarsi fino al cuore e scuoterlo, invitarlo a reagire, anche se la sensazione è che l’autore non se ne voglia affatto liberare, e che si trovi a suo agio tra angoscia, inquietudine, speranza e sogno. E non c’è mai banalità, sufficienza, nella narrazione di un viaggio di sensazioni che pulsano dal profondo, per poi ricongiungersi ad una realtà mai scontata quando è il quadrante del proprio ego a sillabare, quando Emanuele veste “rami senza alberi” di quell’anelito divino macchiato dal ricordo struggente, ma offuscato dalle nebbie di cieli tersi, nella consapevolezza di non essere più protetto dal grembo materno.

Manuale per non cadere dalle nuvole” di Francesca Mugelli
"Appena cinque secondi prima della tragedia, ossia molto poco tempo prima di inciampare e cadere giù dal cielo come una pera cotta, Rischio corre a perdifiato sul bordo della piscina nel prato nuvola. Già, perché i draghetti azzurri è lì che abitano. Se ne stanno tutto il giorno sulle nuvole, sulle nuvole mangiano, sulle nuvole dormono e sulle nuvole vanno anche a scuola. Su ognuna si trova una casa. Quella di Rischio è gialla e celeste, un tetto nuvola, tantissime finestre e mille tigli in fiore in giardino. ...." 

Memories” di Enzo Quaranta
Io non sono un poeta… Capisco che introdurre una prima silloge affermando di non essere un poeta non sia molto coerente, ma è la verità. Tutto nasce per gioco, circa tre anni fa, quando Anna Maria, la donna della mia vita, trovando una mia poesia scritta a mano e lasciata sulla scrivania mi disse : “Bella, chi è l’autore?”. Le risposi che ero io e se da un lato rimase incredula, dall’altro mi spronò a continuare. Da ragazzo scoprii l’amore per la lettura, lo feci grazie alle mie professoresse di italiano, esigenti e severe, e grazie alla biblioteca comunale del mio paese, dove trascorrevo interi pomeriggi a studiare e leggere, in quel luogo silenzioso e surreale, pieno di libri colmi di polvere che desideravano essere sfogliati. Ho sempre continuato a coltivare questa passione se pur a momenti alterni, ma certo provare a scrivere è un’altra cosa, a maggior ragione a scrivere poesie. Tra l’altro, i miei studi economico-aziendali e la mia attività professionale di verificatore fiscale, hanno molto poco a che fare con la poesia! Comunque ho continuato a scrivere, per caso, quando capitava, quando venivo colto da “ispirazione”, senza tempi e temi certi. Ogni tanto leggevo qualche mia composizione ad Anna Maria che, con estrema oggettività, mi diceva se Enzo Quaranta Memories 8 trasmetteva sentimento o no. 

Nel cuore della poesia” di Paolo Papagni
 “Nel cuore della poesia” il titolo della silloge di Paolo Papagni già suscita curiosità, banalmente si sarebbe pensato di scrivere: nel cuore “la” poesia, mentre l’autore sceglie l’articolo “della” come forma d immersione personale nella poesia; cosi diviene moto di vita dell’autore, essenza della vita del poeta Paolo Papagni che nonostante la definizione “poeta” gli calzi a pennello ama definirsi “scribacchino del cuore.” Le liriche presenti in questa sua raccolta sono dominate dall’esperienza del poeta, dai ricordi di un vissuto intenso, dai panorami sentimentali affacciati dalle finestre di quei giorni lontani dove l’Italia e le sue genti vivevano assai differentemente dall’oggi, alle soglie dell’adesso dove virtù e vizzi sono sempre più calzanti. La sensibilità dei versi non è però caratterizzata da scansioni ritmiche ma da un verso libero, sincero e concreto quello di un autore che scrive per ricordarci un qualcosa non per stupirci.
La silloge parla l’intero esistere di Paolo Papagni nell’umiltà della sua persona ma nella grandezza delle sue poesie, frammenti preziosi i suoi versi come fossero confessioni scritte per lasciare al lettore una parte essenziale delle sue conoscenze.

Tradotta Giustizia” di Mauro Salvi
Un viaggio, un qualcosa di banale. Si parte da un punto A per raggiungere un punto B. Semplice. All’apparenza… In realtà lungo il tragitto molte cose possono cambiare, molte fermate intermedie potrebbero scombussolare l’ordine delle cose. Gente che sale, anime che abbandonano il convoglio per andare incontro al loro destino… In tutto questo un ruolo fondamentale l’avrà Pinuccio, il “topo della Tradotta di lusso”, il dispensatore di generi di conforto, colui che allevia la noia dei passeggeri con le sue bevande prelibate e le stuzzicherie che non saziano ma deliziano persino lo stomaco più esigente. I clienti di Pinuccio? Avvocati, magistrati… Tutte persone rispettabilissime, se le giudichiamo dai completi firmati e dai gingilli luminosi che portano ai polsi o al collo… Se scrutassimo la loro anima, forse cambieremmo idea… Come passare il tempo durante il viaggio? Semplice, facendo una bella partita a carte! Chiaramente non a rubamazzo, anche se la posta in gioco, da rubare o vincere con l’inganno, sarà decisamente elevata. La vita, ecco quale sarà il fulcro della partita. Di chi? La vita dei loro clienti, persone accusate di crimini, innocenza da provare o magari già provata. Ma, si sa, tutto può cambiare.

Per pubblicare con Rupe Mutevole Edizioni invia un'e-mail (info@rupemutevole.it) alla redazione inviando il tuo inedito, se vuoi pubblicare nella collana "Trasfigurazioni" con la collaborazione di Oubliette Magazine invia ad: alessia.mocci@hotmail.it 


Info

Fonte


giovedì 24 luglio 2014

Prestito personale Top CreditExpress

Il prestito personale Top è una nuova linea di finanziamento proposto da una delle più importanti banche italiane ed europee (Unicredit) per coloro che hanno bisogno di grandi somme di denaro per soddisfare le loro esigenze di acquisto.

Grazie a Top CreditExpress, infatti si può richiedere da un minimo di 31 ad un massimo di 100 000 € per la liquidità per l'acquisto di beni o servizi, dare al richiedente la libertà di scegliere il loro scopo. Non poco se pensiamo che oggi le banche concedono sempre meno finanziamenti.

Questa flessibilità consente una maggiore libertà di scelta e rende questo prodotto interessante per una soluzione molto buona in ogni circostanza.

La comodità di un tasso fisso, consente quindi di conoscere immediatamente il tasso che si pagherà e che rimarrà invariato per tutta la durata del finanziamento, con la possibilità di pianificare il proprio futuro con serenità.

Il rimborso del prestito viene effettuato tramite addebito CreditExpress Top di conto bancario mensile, mentre la concessione può essere fatta in due modi: nel caso di acquisto di beni o servizi che l'importo è colpito direttamente al venditore, mentre in caso di richiesta di pagamento in in contanti l'importo versato sul conto bancario del richiedente.

Per maggiori informazioni vai alla filiale della Unicredit Banca più vicina al vostro ufficio o casa. Li un funzionario della banca vi spiegherà in dettaglio le caratteristiche tecniche, ed eventualmente procedere con la preparazione del caso.

A quel punto sarà abbastanza pratica per 48 ore dopo l'approvazione del versamento della somma richiesta nel loro conto in banca.

Cloud senza limiti: Arriva Babylon Coud la Nuvola Made in Italy

Una tecnologia tutta “made in Italy” ed una solida esperienza del management offrono per la prima volta al mercato italiano servizi cloud B2B customizzabili, sicuri e di facile attivazione.
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Roma, 03 Luglio 2014 – ICT, arriva la rivoluzione nel mercato del Cloud Computing: nasce Babylon Cloud, il primo operatore italiano Public Cloud dedicato ai System Integrator che cercano una struttura “chiavi in mano” per sé e per i loro clienti. Babylon Cloud offre un servizio di back up e duplicazione dati di facile accesso, senza limiti, sicuro e con il miglior prezzo sul mercato. La sicurezza è garantita dalla cifratura a 256 bit e dalla solidità dell’infrastruttura ridondata.
Facilità di gestione, versatilità, funzionalità. Con il servizio Babylon Storage, Babylon Cloud permette alle aziende di archiviare tutti i propri dati informatici con disponibilità di risorse illimitate e tariffa pay per use, senza gli sprechi delle tariffe flat. Dal momento della sottoscrizione del contratto, l’accesso allo storage è immediato e può avvenire tramite portale, client PC/MAC e app per tablet e smartphone (supportati sia iOS che Android). Semplicissimo da utilizzare e pensato per garantire trasparenza e risparmio, Babylon Storage offre anche la possibilità di monitorare i propri consumi in tempo reale e di consuntivarne i costi giornalmente, sulla base dello storage effettivamente utilizzato. In un unico servizio, inoltre, Babylon Cloud unisce e potenzia il meglio delle tecnologie Cloud.
In sintesi, Babylon Storage è:
  • 1. Sync: sincronizzazione di copia locale e copia remota automatica in background
  • 2. Share: condivisione di file e cartelle con qualsiasi altro utente con un semplice clic
  • 3. Back up temporizzato: back up di cartelle preselezionate da applicazione a tempo (giornaliero o settimanale)
Gestione multi layer. I servizi Babylon Cloud sono pensati per il business e permettono alle aziende di offrire un servizio B2B personalizzabile, grazie ad una inedita struttura whitelabel.
Self Provisioning. I servizi di Babylon Cloud sono tutti attivabili e gestibili in totale autonomia dal cliente, grazie ad un prompt web sincronizzato in tempo reale con la piattaforma. Gli utenti hanno a disposizione risorse infinite, che possono usare senza limiti pagando solo il consumo effettivo, grazie alla crescita continua dell’infrastruttura.
Alessandro De Losa. “Babylon Cloud – sottolinea il fondatore e Amministratore Unico Alessandro De Losa – è il futuro del Cloud italiano. Grazie all’esperienza pluriennale del management nel settore dell’ICT e alla solidità delle proprie partnership tecnologiche e finanziarie, Babylon Cloud rappresenta una vera rivoluzione nel mercato del Cloud Computing. Pensato nativamente per i System Integrator – prosegue De Losa – Babylon Cloud offre servizi B2B customizzabili e in whitelabel, rispettando i più alti standard di sicurezza logica e fisica. L’italianità dell’azienda, inoltre, rappresenta, per noi e crediamo anche per il mercato italiano, un importante valore aggiunto”.
Babylon Cloud è una newco lanciata da un gruppo di imprenditori e manager del settore ICT, con lo scopo di sviluppare servizi ICT evoluti per le imprese. Babylon Cloud è il primo operatore Public Cloud specializzato in Italia, con un’offerta ancora inedita nel nostro mercato che soddisfa un’esigenza sempre più forte.
Alessandro De Losa è fondatore e amministratore unico di Babylon Cloud. La sua esperienza nell’ICT si è sviluppata e consolidata lavorando come consulente in Bain & Co. e per le più importanti aziende del settore in Europa, Africa, America e Medio Oriente. Ha lavorato anche in IBM Italia, Tiscali e Infracom; si è occupato di Cloud a partire dal 2008, lavorando per operatori e ICT player italiani e stranieri.
Alessandro Giovannini è cofondatore di Babylon Cloud. E’ stato International Knowledge Management Manager in Unicredit, e precedentemente Responsabile New Media in Capitalia Group; ha anche lavorato in Burson-Marsteller (Gruppo WPP) come New Media Communication Manager. Fondatore e co-fondatore di aziende in ambito digital marketing e digital communication, operative a livello italiano ed internazionale, ha coordinato nel passato in qualità di consulente esterno numerosi progetti di digital business re-engineering per alcune delle più importanti aziende italiane nei settori della normazione, della difesa e dell’aerospazio, dell’energia e delle telecomunicazioni.
Andrea Guzzon è cofondatore di Babylon Cloud. Fondatore e CEO di Game360, unico gaming provider italiano e leader di settore, ha sviluppato un’expertise a livello internazionale nel mercato del gioco. Imprenditore con più di dieci anni di esperienza nella ricerca e nello sviluppo di nuovi business, si dedica alla creazione e al lancio di newco, oltre che alla gestione di aziende leader del settore ICT. E’ fondatore e CEO di Arcadia, incubatore di business, e di Esakube, IT supplier.

mercoledì 23 luglio 2014

Linda d@presentazione de "il sangue delle donne"

Linda d ospite alla presentazione ufficiale de il nuovo libro di Alvaro Fiorucci 24/07/2014 alle 17:30 presso la Sala Santa Caterina del Nun Assisi Relais & Spa Museum


Il 24 luglio 2014  alle ore 17,30 ad Assisi presso il "Nun Assisi Relais SPA Museum" verrà presentato il nuovo libro di Alvaro Fiorucci "Il sangue delle donne - cronache di femminicidi in Umbria".
Trattasi della ricostruzione dei casi di cronaca che più hanno colpito l'opinione pubblica: Dai "cold case" del passato, gli omicidi di Mauretta Fondacci e di Mara Calisti, ai più recenti, quelli di Meredith Kercher, Barbara Cicioni, Maria Geusa, Sonia Marra, Barbara Corvi ed altri ancora.

martedì 22 luglio 2014

Fotovoltaico Puglia, Global Solar Fund: massima trasparenza

Global Solar Fund – società che opera nel settore del fotovoltaico italiano, prevalentemente in Puglia – sta svolgendo un’attività di verifica e di riqualificazione degli asset di proprietà. La società intende agire con la massima trasparenza nei confronti di tutti gli stakeholder, istituzionali e non. Giuseppe Tammaro, amministratore delegato di Global Solar Fund: “Siamo certi di poter superare brillantemente le attuali criticità e riprendere a investire in Italia nelle rinnovabili, perché crediamo che nel Paese ci siano ancora spazi per lo sviluppo di progetti di qualità”.
Global Solar Fund Giuseppe Tammaro
Giuseppe Tammaro
Rilanciare GSF nel segno della massima trasparenza e di discontinuità con la precedente gestione. È questo l’impegno di Giuseppe Tammaro, il manager chiamato dagli azionisti cinesi della Suntech a gestire la complessa fase di rilancio di GSF.
“Abbiamo avviato attività di verifica e riqualificazione dei nostri asset – afferma Tammaro – per valutare tutti i principali aspetti che li riguardano (amministrativi, tecnici) in modo da poter avere un quadro completo e obiettivo, e ciò anche nell’ottica di apportare eventuali migliorie agli stessi”.
Fotovoltaico Puglia Pannelli Solari Global Solar Fund
“Tale attività – continua Tammaro – è il primo atto di un percorso trasparenza che GSF ha intrapreso per risolvere le problematiche sorte negli ultimi anni. Questo nostro modo di agire ha già raccolto segnali di apprezzamento da parte di diversi nostri interlocutori. Siamo certi di poter superare brillantemente le attuali criticità e riprendere a investire in Italia nelle rinnovabili, perché crediamo che nel Paese ci siano ancora spazi per lo sviluppo di progetti di qualità”.
GSF è convinta che questo approccio possa portare a un ripristino della credibilità che un gruppo così importante dovrebbe avere – GSF è il secondo operatore in Italia per potenza installata nel fotovoltaico –, e avviare in questo modo un nuovo percorso di dialogo e di confronto con tutti gli interlocutori, istituzionali e non.
GSF logo
Global Solar Fund (GSF) fa capo a un Fondo di Investimento industriale co attivo fin dal 2008 nel settore dell’energia prodotta da impianti solari fotovoltaici, che si riferisce per l’88% del suo capitale a Suntech, colosso cinese della produzione di pannelli fotovoltaici, e per il 12% a Shi Zhengrong, imprenditore cinese, fondatore di Suntech.
Geograficamente GSF opera in Italia dove, con 140 MW di impianti fotovoltaici in Puglia e in Campania, è il secondo operatore italiano per potenza installata.
GSF è presente in tutta la filiera del fotovoltaico: dall’acquisizione di impianti e di autorizzazioni alla loro progettazione esecutiva, dalla negoziazione con le banche per i finanziamenti alla costruzione degli impianti fino alla loro gestione.
FONTE: Global Solar Fund

Assistenza anziani estate: Casa di Cura Le Betulle rinforzata struttura d'estate

Casa di Cura Le Betulle, nuovo sito e strutture potenziate per l’assistenza agli anziani durante l’estate.
Reparti di psicogeriatria e internistica rinforzati nel periodo estivo. Nuovo sito ricco di informazioni aggiornate e di dettagli sulle aree terapeutiche e le patologie trattate.
Casa di Cura Le Betulle_480

Milano, 22 luglio
 – Ubicata nella splendida cornice di Appiano Gentile, immersa nel verde di un parco di 8 ettari con servizi alberghieri di livello e dotata di servizi ambulatoriali, diagnostici e di laboratorio completi di tutti gli strumenti tecnologicamente più avanzati, la Casa di Cura Le Betulle inaugura il nuovo sito web www.casadicuralebetulle.it e rinforza la propria struttura per accogliere tutti quei pazienti, anziani e non, che durante l’estate vivono insieme alle loro famiglie il periodo più critico dell’anno.
Punto di riferimento dell’eccellenza psichiatrica italiana, la Casa di Cura Le Betulle vanta una dimensione polispecialistica che le permette di affrontare tutte le problematiche della patologia medica, tra cui quelle di gastroenterologia, epatologia, nutrizione e metabolismo, cardiologia, pneumologia, endocrinologia, geriatria, oncologia. In ambito psichiatrico vengono trattati i disturbi dell’umore, i disturbi d’ansia, i disturbi del sonno, l’abuso e la dipendenza da sostanze stupefacenti e farmaci, l’abuso e la dipendenza da sostanze alcoliche, il gioco d’azzardo patologico e la dipendenza da internet, i disturbi della personalità e i disturbi psicotici, la neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, la psicogeriatria. Sono inoltre attivi un servizio per il trattamento dei disturbi del comportamento alimentare (DCA) e un servizio di medicina legale e psichiatria forense.
Dotata di un Blocco Operatorio all’avanguardia e supportata da un gruppo di medici internisti esperti e presenti 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno, la Casa di Cura Le Betulle viene scelta dalle migliori équipe mediche e chirurgiche nazionali e internazionali come luogo privilegiato per interventi, degenze e assistenza al malato. La cura del paziente è garantita da uno staff di più di 200 medici: 150 chirurghi, 40 tra psichiatri, psicologi e psicoterapeuti e infine 16 internisti.
Strutturata sia per i pazienti anziani che possono trovare rifugio nei giorni più caldi dell’estate, che per i pazienti di tutte le età che vogliano essere assistiti dai migliori professionisti in una Clinica di eccellenza, la Casa di Cura Le Betulle si conferma punto di riferimento per la cura del malato.
Nel nuovo sito www.casadicuralebetulle.it/ tutte le informazioni sulla Casa di Cura, le aree terapeutiche, la storia, i servizi offerti e l’ubicazione della struttura.
Contattare la struttura è molto semplice: la sezione Contattaci mette a disposizione degli utenti indirizzi e-mail, numeri di telefono dei diversi servizi medici e un form di contatto che garantisce risposte in tempi brevissimi.
Le Betulle” è una Casa di Cura privata non accreditata ad indirizzo polispecialistico e si rivolge a pazienti con forme pertinenti la Medicina Generale, la Psichiatria e la Chirurgia. Ha sede ad Appiano Gentile, in provincia di Como, ed è dotata di 90 posti letto autorizzati divisi in due Unità Organizzative: una di Medicina Generale con sezione di Psichiatria, l’altra di Chirurgia. La Casa di Cura ha in essere convenzioni con i principali istituti ed enti assicurativi sia per prestazioni ambulatoriali che di degenza.
Contatti Ufficio Stampa
Tel. +39 031 973311
E-mail: segreteria@casadicuralebetulle.it

domenica 20 luglio 2014

Diario di un amore, l'album di Anonimo Italiano


In autunno torna Anonimo Italiano (al secolo Roberto Scozzi) con un nuovo lavoro discografico, dal titolo "Diario di un amore", prodotto da Maurizio Verbeni (gia' produttore, e collaboratore sui vinili di artisti di fama mondiale, negli Usa e nel mondo come Peter Gabriel, Thelma Houston e gli “Imagination, solo per citarne alcuni) con la sua etichetta “Prima Musica Italiana”.

sabato 19 luglio 2014

Intervista di Alessia Mocci a Francesca Luzzio ed alla sua raccolta Liceali – L’insegnante va a scuola

“Primo giorno di scuola: incontri, abbracci, sorrisi. Un pullulare di allievi riempie l’androne d’ingresso dell’edificio: alcuni ragazzi riuniti a crocchi discutono, sorridono, raccontano; altri si chiamano ad alta voce, si raggiungono, si abbracciano; altri ancora, a coppie si appartano, come “colombi dal disio chiamati”.”

Il primo giorno di scuola, tra dubbi e gioie, è un evento che segna fortemente ogni anno milioni di giovani in tutto il Mondo. La scuola è, oltre ad un centro educativo e culturale, anche un ritrovo per amicizie durevoli che accompagnano ognuno di noi nel corso della vita.

Ci troviamo di fronte ad un’età importante, nella quale la crescita personale, mentale e fisica, è una costante. Francesca Luzzio nella sua raccolta “Liceali – L’insegnante va a scuola” interpreta il mondo della scuola attraverso gli occhi attenti di un’insegnante sui suoi allievi.

La raccolta, edita nel 2013 da Genesi Editrice nella collana “Le Scommesse”, si interroga su alcune esperienze che interferiscono con la vita e che cambiano fortemente un individuo. Si incontreranno durante la lettura personaggi che cercano di trovare la felicità per la propria vita in una società tragica che trascura il singolo per un’idea di collettività troppo ampia per permettere il benessere di tutti.

Incontreremo l’insegnante, madre e sposa, che si innamora perdutamente di un suo allievo; l’allieva in stato interessante; l’allievo in crisi perché non si capacita della sua propensione sessuale, la giovane che fotografa il suo corpo per sentirsi amata; gli allievi che pensano alla droga come unica soluzione.

L’autrice Francesca Luzzio si è dimostrata molto disponibile nel parlare di se, della sua attitudine poetica e prosastica e del suo “Liceali”. Buona lettura!


A.M.: Ciao Francesca, partiamo dagli inizi della tua carriera. Raccontaci qualcosa di “Cielo grigio”, una tua silloge edita nel 1994.

Francesca Luzzio: La silloge “Cielo grigio”è del 1994 e nasce da un’ampia selezione di poesie scritte in precedenza.  Avevo undici anni quando composi  la mia prima poesia che cominciava così: “Le prime luci si accendono in città/ le prime lacrime solcano il mio viso/ ...”   e con il suo procedere anaforico insisteva sulla tristezza che allora caratterizzava i miei giorni, intrisi da tanti piccoli problemi, seri allora per me, ossessionanti talvolta. Di indole particolarmente sensibile ho sempre trovato nella scrittura il sistema migliore per comunicare e liberare emozioni, sentimenti, riflessioni nati dalle vicende della mia vita o dall’osservazione della realtà e del contesto sociale in cui vivo, pertanto la pagina bianca è sempre stata la mia migliore amica, quella alla quale comunicare gli strati più profondi del mio sentire.  Dopo  quella prima pubblicazione, che praticamente ha lasciato inedita la maggior parte della produzione adolescenziale, sono seguite con lunghi  intervalli temporali,  le raccolte “Ripercussioni esistenziali” e “Poesie come dialoghi”, caratterizzate in genere  da una costante perorazione della mia  umanità, spesso logorata e resa ottusa dalla banalità del quotidiano, e dalla ricerca di verità nella mia vita e nel contesto socio-politico ed economico in cui vivo ed opero. Insomma i temi proposti sostanzialmente non mutano, né in linea di massima la forma che, pur evolvendosi nel tempo, si è sempre adeguata ad una medietà  linguistico-espressiva, ad una logica strutturazione morfo-sintattica, che ritengo fondamentali affinché i lettori si accostino di nuovo alla poesia.  A tale riguardo  ho scritto  un  articolo, “Dove va oggi la poesia?” per il quale sono stata premiata da “Nuove lettere”, a  Napoli e che funge anche da prefazione ad una antologia che raccoglie i testi prodotti dagli allievi in occasione di un corso di  scrittura creativa,  tenuto  presso il Liceo scientifico S. Cannizzaro di Palermo, scuola nella quale ho insegnato per molti anni della mia carriera di docente. La conclusione a cui pervengo in un profilo saggistico sulla “Funzione del poeta nella letteratura del Novecento ed oltre” sostiene sostanzialmente la stessa tesi: l’urgere di modalità  espressive comprensibili ai più, in maniera tale che il lettore, conclusa la lettura di una poesia, non si chieda cosa significhi. La raccolta di racconti e poesie, “Liceali – L’insegnante va a scuola” si attiene anch’essa a questa medietà  linguistica.  Soprattutto nei racconti, il dialogo dei giovani è spesso costellato di termini tipici del loro slang; l’uso di tale gergo nasce da una esigenza di realismo e sicuramente non costituisce una remora alla comprensione immediata  sia perché è accompagnato da note esplicative, sia perché la  rende più immediata e fruibile ai giovani lettori a cui principalmente i racconti  sono rivolti. Considerato che parlare della mia prima silloge poetica mi ha praticamente indotto a esporre la mia poetica e parte del mio curriculum, aggiungo che sono inserita in parecchie antologie,  ho partecipato a concorsi ( Pr. Poesia: Alda Merini, Giardina, Marineo, Nuove lettere, etc..), ricevendo premi e riconoscimenti e che molti critici si sono interessati della mia produzione letteraria (Franca Alaimo, Giorgio Barberi Squarotti, Enza Conti, Gregorio Napoli, S. Gross-Pietro, etc...). Infine mi pare opportuno rilevare che sono socia dell’Accademia internazionale Il Convivio,  dell’Accademia siciliana di cultura umanistica, etc..., che sono componente del Consiglio direttivo dell’Ottagono letterario (Ascol-Palermo). Come critico letterario collaboro con alcune riviste: Le Muse,  Il Convivio, Il Bandolo, Vernice, Il Salotto degli autori, etc..;  ho partecipato  alla stesura degli studi “Poesia italiana del Novecento “ e “Narrativa italiana del Novecento”, pubblicati dalla rivista didattica “Allegoria”, diretta da R. Luperini (1995).


A.M.:  “Liceali – L’insegnante va a scuola” è una raccolta di esperienze non solo di liceali, come ben sottolinea il titolo, ma anche di genitori adulti. Come ti è venuta l’idea di intraprendere questo viaggio nella decadenza dei comportamenti etici e sociali?

Francesca Luzzio: La scuola non è avulsa dal contesto sociale, pertanto in essa si riversa appieno la decadenza etico-morale che caratterizza i nostri tempi. Io, in qualità di docente, ho vissuto nel contesto scolastico ed ho amato non solo insegnare, ma anche  imparare dagli allievi, nel senso che ho considerato l’ingresso nel loro mondo, nelle loro problematiche la “condicio sine qua non” per  instaurare  anche un valido rapporto culturale. Il sottotitolo del volume, “L’Insegnante va scuola” vuole mettere in evidenza  tale mia disponibilità interiore nel volere comprendere, capire i problemi personali, familiari dei ragazzi, i quali, se talvolta sembrano sordi all’apprendimento, è proprio perché sono coinvolti in situazioni che li estraniano dalla scuola che, nonostante tutto, costretti, frequentano. Orbene, proprio tale conoscenza ha fatto nascere in me la voglia di denunziare,  di documentare l’attuale disagio giovanile, affinché gli stessi adolescenti e  le principali componenti  socio-politiche coinvolti nell’educazione  prendano coscienza dell’urgere di un rinnovamento dei valori che devono costituire le linee-guida del vivere civile. Tali valori, quali il rispetto dei propri  simili, il ripudio di comportamenti che danno accesso al vizio, la presenza operativa dei genitori, etc..., non sono né antichi, né moderni, né legati a questa o quell’altra confessione religiosa, sono di fatto valori su cui si fonda la civiltà e perciò al di là del mutare dei tempi. La volontà di denuncia è più esplicita ed oggettiva nei racconti, invece la seconda sezione, dedicata alla poesia, vede maggiormente coinvolto il mio “io”: la mia partecipazione emotiva nel tentativo di comprendere la realtà giovanile, la consapevolezza malinconica di chi si sente impotente, considerato il poco tempo che ormai mi  restava da dedicare alla scuola.


A.M.: La maggior parte dei personaggi, siano essi giovani od adulti, interpretano una rovina sociale esasperata da uno stato che, come sostiene Sandro Gros-Pietro nella prefazione, non cerca soluzioni. Dopo quasi un anno dalla pubblicazione di Liceali, vedi la situazione più rosea oppure la società non si è ravveduta? in quest'ultimo caso, ci basterà la speranza per ribaltare la situazione?

Francesca Luzzio: La speranza non bisogna perderla mai, ma è ovvio che non basta per risolvere i problemi. È necessario che la speranza sia accompagnata dalla volontà di voler cambiare.  Progettualità, legislazione adeguata, messa in pratica degli strumenti idonei per realizzare ciò che si vuole conseguire,  sono  elementi fondamentali  perché la società acquisti progressivamente consapevolezza della “deriva” e faccia qualcosa per mutare questa realtà. Dopo quasi un anno dalla pubblicazione del volume, comunque  credo che non sia cambiato nulla, ma non manca una maggiore consapevolezza delle problematiche esistenti  e dell’urgenza della loro soluzione.


A.M.: Una delle parti interessanti della tua pubblicazione è la scelta di commistione tra prosa e poesia. Come nasce quest’idea e qual è il tuo rapporto con la poesia?

Francesca Luzzio: Io sono fondamentalmente una poetessa, ma non disdegno la prosa che consente di espandere nell’oggettività narrativa l’intento comunicativo che comunque perseguo attraverso la scrittura. In questo caso specifico, l’intento di denunziare il disagio giovanile e la volontà di essere aderente alla realtà delle cose, mi ha indotto a considerare la prosa e al suo interno lo stesso slang  giovanile, lo strumento più specificatamente idoneo a rendere quasi tangibile  la concretezza dei problemi. Insomma il libro, come sostiene Sandro Gros Pietro nella prefazione, è una sorta di “double face”, perché interfaccia il racconto in prosa con l’elaborazione metaforica e soggettiva della poesia, alla quale meglio affido il mio sentire, l’affetto sincero e doveroso con il quale cercavo di rapportarmi con gli allievi.


A.M.: Dunque in ogni racconto c’è una sorta di possibile redenzione. Penso a protagonisti in cerca di comprensione come Giulia Lo Cascio, Alice, Giovanni, Mario, Andrea, Luigi, Rita, Mohamed, Giulio, etc.

Francesca Luzzio: In genere chi denuncia crede in una possibilità di riscatto, di redenzione, altrimenti non avrebbe senso farlo. Tutti i protagonisti dei miei racconti sono vittime di disagio educazionale, sia che esso provenga direttamente dalla famiglia, sia che provenga dal più ampio contesto sociale, pertanto perché tale redenzione possa avvenire e  ne derivi un’etica adeguata e consequenziale, occorre di fatto che ci sia un ripensamento critico e morale intorno a ciò che bisogna considerare valore o disvalore. Ad esempio, Giulia, la protagonista del racconto “Mi vendo”, sebbene la madre a costo di sacrifici, cerca di procurarle ciò che le occorre, il desiderio di condurre una vita più agiata  inizialmente la induce a vendere l’immagine del suo bel corpo nudo o in pose sensuali, mandando via smartphone le  sue foto a presunti amici spasimanti, successivamente la fa  divenire vittima di un meccanismo che non riesce più a controllare ed è costretta a prostituirsi “sempre e dovunque”. Talvolta è presente l’azione salvifica del docente, come in “Viaggio d’istruzione a Berlino”, dove la giovane protagonista, Michela, costretta ai mille ruoli che il vivere sociale le impone, si sente “come un gabbiano senz’ali, un corpo che striscia e non sa stare in piedi”. Ma, in genere, l’intervento positivo di qualche professore, poco o nulla riesce a fare di fronte alla fagocitazione di valori  e principi che l’attuale società globalizzata di fatto vive. Tuttavia la denuncia e la speranza non possono e non devono venir meno, se noi adulti vogliamo aiutare i giovani a dirimersi dall’abisso in cui li stiamo facendo cadere.


A.M.: Leggendo i racconti e sapendo che ti occupi di insegnamento al liceo, penso venga istantaneo chiedersi: in quale percentuale, le storie che narri, corrispondono alla realtà?

Francesca Luzzio: Alcune  storie che narro non sono vere, sono  vicende realmente vissute da alcuni miei allievi, altre  verosimili, insomma sono vicende possibili nel contesto storico e socio-culturale in cui in atto viviamo ed operiamo.


A.M.: Tra i tuoi lettori, hai notato sostanziali preferenze di un racconto particolare?

Francesca Luzzio: Un racconto molto amato è “Italiano non Italiano”. Le ragioni sono da cercarsi nel rilievo che in esso viene dato ad alcune problematiche  che io mi limito ad elencare:  il problema dell’immigrazione; il razzismo che vige ancora in larghi strati sociali, pur non mancando una percentuale minima di persone votata al bene e al rispetto indiscriminato nei confronti del prossimo; l’insufficienza della legislazione italiana a proposito dei figli d’immigrati, nati in Italia; infine l’ironia rassegnata, ma anche per questo ancora più incisiva, con cui si conclude il racconto.


A.M.: Com’è il tuo rapporto con il mondo virtuale?

Francesca Luzzio: Il mio rapporto con il mondo virtuale è mediocre, nel senso che non ho un’adeguata competenza tecnica che mi consenta di sfruttare al massimo le sue potenzialità. Comunque ciò non mi ha impedito di essere su molti siti e blog, quali Literaty, La recherche, Letteratura e cultura, etc ... e di collaborare con interviste on-line, quale Euterpe. Non solo, penso che il web offra una grande possibilità di conoscere e farsi conoscere.


A.M.: Salutaci con una citazione…

Francesca Luzzio: “Homo sum, humani  nihil a me alienum puto” (Terenzio, Il punitore di se stesso)


A.M.: Francesca, ti ringrazio per le tue parole, sono piene di speranza ma non solo, di attivismo per migliorare un Mondo ingiallito dalla corruzione. Solo con la cultura e con il rispetto della Natura possiamo educare ad una società più onesta.


Written by Alessia Mocci
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giovedì 17 luglio 2014

Chiara Pavoni Special Guest di “Gran Varietà! Prove generali in salsa Drag”.

L'attrice Chiara Pavoni, unica donna in scena tra le drag queen, sarà tra gli interpreti dello spettacolo ideato, scritto e diretto da La Karl Du Pigné.

Sabato 26 Luglio – ore 21.30 – Giardini della Filarmonica – Via Flaminia,118

mercoledì 16 luglio 2014

Blob Agency presenta“The Beatles vs The Rolling Stones”: il tributo di Rudy Rotta alle due leggendarie band.

Il celebre bluesman italiano, che ha condiviso il palco e collaborato con mostri sacri del genere come B.B King, John Mayall, Robben Ford, Brian Auger ed Etta James, rivisita e confronta, con il suo inconfondibile stile, alcune tra le pietre miliari delle due leggendarie band.

“The Beatles vs The Rolling Stones” di Rudy Rotta in streaming

Videostory Rudy Rotta con B.B King, Brian Auger, John Mayall, Montreux Jazz Festival, Woodstock 5 Stelle

AssoGenerici: AIFA conferma necessità di ampliare equivalenti e biosimilari

L’aumento della spesa farmaceutica territoriale sottolineato dal Direttore generale dell’AIFA Luca Pani, costituisce un segnale d’allarme non solo per le finanze pubbliche, ma soprattutto per i cittadini su cui ricade una quota non indifferente della spesa farmaceutica. 
“L’aumento della spesa farmaceutica territoriale comunicato dalDirettore generale dell’AIFA, professor Luca Pani, costituisce effettivamente un segnale d’allarme. Non solo per le finanze pubbliche, ma soprattutto per i cittadini su cui ricade una quota non indifferente della spesa farmaceutica” dice il presidente di AssoGenerici Enrique Häusermann.
“Una parte almeno di questa maggiore spesa, però, potrebbe essere evitata. Secondo i dati del nostro Salvadanaio della Salute i cittadini italiani da gennaio a giugno hanno speso 456 milioni di euro per pagare la differenza di prezzo farmaco tra generico e originale a brevetto scaduto, e già 34 milioni nella prima settimana di luglio. Una spesa di difficile comprensione, visto che esiste una notevole variabilità tra una Regione e l’altra se non tra un’ASL e l’altra”. Del resto è stato lo stesso professor Pani a indicare come la quota di medicinali equivalenti dispensata in Italia, il 14,9%, sia molto più bassa di quella dei paesi europei di riferimento.

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“Come sottolineato dall’AIFA, sono in arrivo nuovi farmaci molto importanti, per i quali si rischia di non avere risorse sufficienti. È venuto il momento di aumentare il risparmio laddove è possibile senza mettere a repentaglio né la qualità né la sicurezza e l’efficacia delle cure. Un più ampio ricorso a equivalenti e biosimilari è oggi più che mai la chiave per poter garantire ai cittadini l’accesso ai salvavita di domani”.
FONTE: AssoGenerici