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mercoledì 30 settembre 2015

Il buio fuori dalla miniera

occupazione


____________________________________________   Gianni Di Noia


E’ di oggi la notizia (ansa.it) della occupazione della miniera di bauxite da parte dei lavoratori messi in mobilità dalla società greca S&B Industrial Minerals. Apparentemente può sembrare una delle tante notizie dello stato di crisi dell’Italia, assume invece un altro valore se collegata ad alcuni aspetti meno noti ai non addetti ai lavori.


La bauxite è il minerale dal quale si ricava l’alluminio, un materiale finora utilizzato per l’industria aeronautica e per diversi utilizzi (lattine, pentole, ecc). Il prezzo dell’alluminio al LME (mercato londinese di scambio delle materie prime) è sceso negli ultimi anni da un massimo di 3.271 dollari toccato a luglio 2008, fino ad un prezzo di 1.556 dollari del 28 settembre. Un ribasso del 52% che potrebbe forse giustificare la chiusura della miniera per la perdurante crisi economica mondiale.

Una chiusura che va in direzione opposta ai proclami di ripresa da più parti sbandierata, alla quale va aggiunta una riflessione sui futuri sviluppi dell’alluminio. Già da qualche anno due delle principali società mondiali operative sui mercati delle materie prime, Goldman Sachs e Glencore, stanno accumulando grandi quantità di alluminio (The sunday times.co.uk), una operazione ad oggi probabilmente in perdita, che può risultare strategicamente profittevole se dovesse concretizzarsi lo sviluppo delle nuove batterie di ultima generazione che a detta di tutti dovrebbero rivoluzionare la vita di ognuno di noi (wired.it), ricarica rapidissima e durata decuplicata.

Tutti scenari da verificare, ma che giustificano ampiamente di rivedere sotto un’altra luce i progetti di sviluppo industriale per una miniera dismessa, a detta dell’Ansa, “per accordi commerciali con altre società che operano nel settore a livello internazionale” e quindi non per motivi di crisi. E allora tutt’altro significato assume anche la chiusura da parte dell’Alcoa dell’impianto di Portovesme.

Insomma, una mancanza di visione che sembra mostrare la presenza di un inquietante buio non dentro ma fuori la miniera.

Gianni Di Noia


Il buio fuori dalla miniera

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