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Anticipando un album in uscita ad aprile 2020, un inno alla resilienza.
Ruggine parla di rinascita, resilienza e di come l’abitudine (negativa) possa essere corrosiva rischiando di distruggere tutto. La Ruggine si crea quando l’acqua (vita) si sedimenta con materiali ferrosi (caratteri forti e orgogliosi).
Il viaggio e la vita sono gli elementi che contraddistinguono il brano che incita a non mollare mai, anche quando si affrontano momenti difficili… “Nervi che tremano sotto il peso di un attimo”. Il brano scritto da Luigi Bellanova e Simone Tancredi, rispettivamente chitarra e voce dei Boavista si fonda su sonorità rock dal ritmo incalzante con melodie graffianti che entrano subito in circolo.
Prodotto e arrangiato da Filippo Manni (NUtonelab) Masterizzato e Mixato da Simon Gibson (Abbey Road Studio), Ruggine è accompagnato da un video che ha il sapore di un cortometraggio con una storia che interpreta alla perfezione il senso del brano.
Etichetta: Nutone Lab
Edizioni: Boavista - NutoneLab
Radio date: 29 ottobre 2019
BIO
I Boavista sono una band pop-rock made in Bologna, formata nel 2019 da una idea di Simone Tancredi e Luigi Bellanova.
Se pur di recente formazione i Boavista vantano numerosi palchi e ore di studio provenienti dal background di ogni singolo componente del gruppo, esperienza che si traduce in sonorità con influenze che oscillano dal rock americano al pop inglese con forti richiami al cantautorato italiano.
Dopo un veloce "fine-tuning" i Boavista portano nelle piazze "Caduta Libera", album di esordio di Simone incontrando subito il favore del pubblico, grazie ad un sound maturo e curato in ogni dettaglio. La band approda alle finali regionali di Sanremo Rock catturando da subito l'attenzione della critica e i complimenti della giuria.
Il risultato di questo incontro non poteva che compiersi in un disco e nel loro singolo d’esordio Ruggine, realizzato dietrosotto la direzione artistica di Filippo Manni (Nutonelab).
I Boavista sono:
Simone Tancredi: Voce Luigi Bellanova: Chitarre Gianluca Frascà: Tastiere Alberto Zapparoli: Batteria Alessandro Marani: Basso
Valentina Farci, cantante, manager,
organizzatrice di eventi e talent scout è una ragazza pratese semplice e solare
ed allo stesso tempo un vulcano di idee. Il suo avvicinarsi alla musica inizia
da quando era piccolissima: uno zio che le insegna a solfeggiare, i primi
strumenti da scoprire e tante canzoni da imparare. Poi la musica diventa la
parte più importante della sua vita. Studia canto e già a 16 anni inizia a
entrare in quel mondo per fare serate concorsi e festival importanti. Nel
1997 arriva fra le prime 10 finaliste di Castrocaro e presenta il brano
"Non lasciarmi mai" in televisione da Paolo Limiti. E' da lì che
Valentina inizia collaborazioni importanti con artisti e produttori che credono
in lei. Quando si trasferisce a Roma, firma un contratto discografico e prepara
un disco per entrare fra i giovani al Festival di Sanremo. Il singolo,
"Quanto cielo" è un insieme di collaborazioni importanti, ma il
festival purtroppo salta. Valentina entra a fare parte dell'organizzazione di
un evento importante e da lì un susseguirsi di grandi occasioni con ottimi
risultati. La musica era sempre al centro della sua vita, divisa tra canto, management
e organizzazione di eventi.
2017: giuria area Sanremo tour
selezioni per la Toscana
2017: talent
scout presso etichetta discografica My Records.
2009/2017: responsabile
regione Toscana e coordinatrice nazionale Festival estivo
International music contest
2006/2007: Responsabile
c/o società di servizi di organizzazione e sicurezza per
Lo spettacolo Giservice
s.r.l Roma. Eventi importanti seguiti Rolling Stones e Vasco Rossi (allo stadio olimpico
di Roma)
2006 Giugno: Direttrice
organizzativa dei “Seminari di Musicaalla Discoteca di Stato”.
2006
Giugno : Direttrice organizzativadi 3 Concerti alla Discoteca di
Stato tra cui il recital di Luis Bacalovin occasione della Giornata Europea della Musica.
Dal 2004
/2005: Titolare della Cluster Sonic (Studio di
registrazione digitale, management) di Valentina Farci da
me costituita e gestita.
2002/2004: Collaborazione Artistica con “One” nell’organizzazione
dei concerti presso lo stadio dei Marmi (Roma)
2000/03: Segreteria amministrativa C/o Società di
sevizi per lo spettacolo
La pop ballad dal tema autobiografico incita a guardare sempre il bicchiere mezzo pieno in ogni relazione d’amore finita male.
“Pezzi dello stesso cuore” trae ispirazione dal passato sentimentale dell’autore e interprete del brano. Salinitro non ha mai perso l’ostinazione nel tener fede ai propri sogni e alla propria emotività, malgrado non sia sempre facile avere tale determinazione. Allo stesso modo, l’amore è qualcosa che secondo lui va preservato e se certi eventi, quali i tradimenti, ne costituiscono una battuta d’arresto, esso continua in qualche misura a legare fra loro due persone, forse anche controvoglia. “Pezzi dello stesso cuore” quindi, è un invito a guardare il lato positivo della relazione e a “rischiare di precipitare”.
Il pezzo è stato registrato e prodotto al Massive Arts Studios di Milano.
Autoproduzione
Radio date: 25 ottobre
BIO
Emanuele Salinitro, in arte Salinitro, nasce a Gela, in Sicilia, il 2 ottobre 1990. Grazie alla passione per la musica nutrita da entrambi i genitori e all’ascolto della vasta collezione di dischi presenti in casa, Salinitro comprende sin dalla primissima adolescenza l’esigenza di avvicinarsi maggiormente alla sfera musicale iniziando a prendere prima lezioni di pianoforte e poi lezioni di canto dal maestro Armando Nilletti. Il canto, in particolare, si rivela il suo canale espressivo per eccellenza. Dai karaoke nei locali alle serate dal vivo insieme ai musicisti, ed in particolare all’amico chitarrista Salvatore Maganuco, la voglia di comunicare attraverso la musica lo spinge a prendere anche lezioni di chitarra e, soprattutto, a scrivere canzoni. L’incontro con il Massive Arts di Milano, avvenuto nel marzo 2019, ha aperto un nuovo capitolo nel percorso musicale di Salinitro, trasformandolo in cantautore e rendendo possibile la pubblicazione di alcuni suoi brani.
Il gruppo che ha fatto dell’ambivalenza ossimorica il proprio punto di forza si svela in una nuova veste pop con un brano che, attraverso un immancabile linguaggio ironico, racconta il disagio delle nuove generazioni.
AD OCCHI APERTI, che è anche la title track dell’omonimo album pubblicato nel 2018 per l’etichetta ANIMUNDI, è costruita su atmosfere decisamente pop ed estremamente leggere, abbastanza inconsuete per la band romana che da anni sviluppa il proprio progetto artistico su basi dalle matrici prog-rock. Il testo molto diretto ed immediato, assai lontano dalle visioni più immaginifiche e meno esplicite di quasi tutti i progetti musicali di Camomilla Isterica, fa di AD OCCHI APERTI un unicum difficilmente replicabile.
Il brano racconta con estrema ironia e dissacrante energia il disagio delle nuove generazioni in un Paese sempre meno “per giovani”, dove la popolazione invecchia, le pensioni diventano un miraggio, la politica è vista sempre più come un gioco di potere lontano dalla quotidianità dei problemi fatti di lavoro precario, salari con cui si stenta ad arrivare alla fine del mese e parcometri con cui dover fare i conti (nel senso letterale del termine). Ma in tutto il brano non si respira l’atmosfera del lamento disperato o della rabbia che induce alla violenza perché il ritmo e l’arrangiamento musicale, ma anche il testo stesso, sembrano portare l’ascoltatore più verso il sogno di chi, per l'appunto ad occhi aperti, riesce ancora ad immaginare un mondo migliore ed a pensare di poterlo ottenere e raggiungere. Se poi ci si sofferma a considerare che il messaggio viene lanciato da una band che, fatta eccezione per la splendida vocalist Valentina “Nanà” Petrossi, vede musicisti oramai anagraficamente over 50 si può comprendere come la preoccupazione, su cui ridere un po’ sopra ma anche riflettere, accomuni oggi tanto i giovani quanto coloro che hanno a cuore la sorte dei propri figli e delle generazioni successive.
Ed ecco allora che in realtà anche questo brano, anche se con una atmosfera musicale decisamente più pop del solito, va perfettamente ad inserirsi in quel percorso che contraddistingue da anni il lavoro di Camomilla Isterica: cercare di trasmettere e provare emozioni affrontando anche temi estremamente significativi ma sempre con l’opportuna delicatezza e la giusta ironia, senza prendersi troppo sul serio o avere la pretesa o l’aspettativa di insegnare nulla a nessuno, perché si può riflettere e far riflettere anche divertendosi e con un sorriso.
Guarda il video su YouTube
Con il loro ultimo album “Ad Occhi Aperti” (2018-edizioni ANIMUNDI) la band ha saputo abbinare a pezzi decisamente d’atmosfera come “Magica Scia” o “Altra Pagina” altri brani dalle atmosfere molto più rock tradizionali come “Inopportune Verità” o “Di Tecnica e Cuore”, mentre la delicatezza di “Quali Distanze” o “La Parte migliore” sono un eccellente contrasto con l’ironia e l’allegria di “Folle Congiura”. Ad aprire e chiudere rispettivamente l’album due brani decisamente pop: “Ad Occhi Aperti”, che dà il titolo all’intero album, e “Lasciala Andare”, che chiude il lavoro con quel misto di amaro e dolce, profondo e leggero tipico del percorso di Camomilla Isterica.
Un album maturo, che prosegue un percorso musicale di anni ma che ha dalla sua una freschezza ed una leggerezza tali da renderlo facilmente ascoltabile anche alle orecchie del grande pubblico.
Radio date: 25 ottobre 2019
Pubblicazione album: 2018
Etichetta ed Edizioni: ANIMUNDI s.r.l.
BIO
Camomilla Isterica nasce un giorno di diversi anni fa da pregresse esperienze della prog-band Mura Pericolanti e acquista la forma attuale con l’arrivo nel gruppo della splendida voce di Valentina “Nanà” Petrossi. All’attivo della band – oggi composta da 5 elementi nella classica formazione tastiere, chitarra, basso, batteria e voce - ci sono numerosi spettacoli dal vivo, eventi, rappresentazioni e tre album, il primo dei quali, “l’inferno Invisibile”, legato all’omonimo spettacolo realizzato in collaborazione con il corpo di ballo del Maestro Renato Greco. Non solo danza, ma anche poesia, pittura, teatro: la contaminazione tra le varie arti è il fil rouge lungo il quale si muove il progetto Camomilla Isterica, musicisti alla continua ricerca di uno speciale frenetico equilibrio. In questa scia si colloca lo spettacolo e il tour di musica e poesia “Con-Sonanze” dal quale prende vita “Le facce del cuore”, evento a favore della campagna “Control-Arms” di Amnesty International, realizzato insieme a numerosi artisti ed amici tra cui il maestro Gerardo Di Lella, Alfonso Angrisani, Pacifico, Sandy Muller, Nino Taranto e lo splendido Giuseppe Zeno. Successivamente esce il secondo album dal titolo “Il rumore del vento” la cui presentazione coinvolge il rapper Ghemon, in un particolare intreccio “on stage” sul palco di Stazione Birra.
La continua voglia di unire differenti esperienze artistiche dà vita successivamente all’incastro con la pittura nel live“I Colori della Musica” al quale seguono interessanti performance ad apertura dei concerti romani di Aldo Tagliapietra (ORME) e la mitica P.F.M.
Dopo due anni di registrazioni effettuate tra Lazio e Toscana, ha visto la luce nel 2018 il terzo lavoro della band dal titolo “Ad Occhi Aperti”.
Il videoclip del branoche da titolo all’album è stato premiato al Festival dei Tulipani di Seta Nera 2019, dedicato a tematiche di interesse sociale, quale migliore regia della sezione cortometraggi musicali.
"La pioggia di Agosto" il primo
singolo da solista del cantautore genovese Enrico Zambelli.
La canzone, che porta le firme anche di Mauro
Piromalli e Roberto Tiranti (anche arrangiatore del brano) cerca di trattare,
nel modo più delicato possibile, la tragedia avvenuta a Genova il 14 agosto del
2019 con il crollo del Ponte Morandi. Samuele è stato il più piccolo delle 43
vittime di quel giorno terribile. Era in macchina con la sua mamma e il suo
papà. La canzone parla di lui, di loro, di tutti.
Nel 2008 quarto classificato al concorso
letterario europeo di poesia “Ass.ne Rinascita Piediluco”
Nel 2009 è uscito in libreria Un istante prima del mai, la sua prima
raccolta di poesie
Nel 2009 terzo classificato al premio
letterario “Insieme nel mondo” patrocinato dalla “Società Dante Alighieri”
Nel 2009 terzo classificato al “Premio
Nazionale di arti letterarie - arte città amica”.
Nel 2011, con il brano Buon Natale, ha vinto il premio musicale “Tante voci dal
pro...fondo” Nel 2012 terzo classificato al XII concorso letterario europeo di
poesia “Acqua limpida fonte di vita”
Nel 2013 secondo classificato al “Festival
Eroticanzone” presieduto da Irene Grandi, con la canzone “Piccola Morte”
Nel settembre 2013 è stato tra gli 8 finalisti
del Premio Poggio Bustone dedicato a Lucio Battisti.
Nel 2014 ha partecipato allo spettacolo «Tango
nel fango di Rebelais» di Mauro Sabbione.
Nel 2015 è uscito in libreria «Il bel mare
zinco», la sua seconda raccolta di poesie
Nel 2017 si è classificato al primo posto al
Premio Internazionale Poesia e Narrativa - Le
Grazie Porto Venere La Baia dell'arte - con il
libro «Il bel mare zinco»
Nel 2017 è stato tra i 10 finalisti del premio
letterario nazionale di narrativa e di poesia “Argentario” 2017 con la poesia
«Sarai pioggia»
Nel 2017 secondo classificato al Premio
Nazionale Un Autore per la Nuova Canzone Italiana Villeggendo Musica 2017 col
brano «Il gregge»
Nel 2017 ha ricevuto la targa intitolata a
Riccardo Mannerini, come autore del miglior testo
Nel 2019 si è classificato terzo al Varigotti
Festival con il brano “La pioggia di agosto”
Domenica 20 ottobre alle ore 18.15 nella sala aula magna dell’Università Valdese in via Pietro Cossa 42 a Roma, l’attrice performer e modella Chiara Pavoni parteciperà allo spettacolo teatrale ‘Frida y sus Amores’ che fa parte di un progetto internazionale ideato e diretto da Cecilia Salaices.
Un brano pop dalle sonorità dance-elettroniche che con il suo ritornello avvolge e travolge attraverso un forte impatto energetico, presentando in antitesi il racconto biografico di un periodo di limbo emotivo.
A pochi mesi dall’uscita del brano “Labirinti umani”, ballata piena di carica emotiva e toni malinconici, Mattia Previdi ci trasporta con questo secondo singolo in tutt’altra direzione, cambiando registro musicale e melodico.
“Tieni il resto se lo vuoi” è infatti un brano energico ed efficace con un ritmo marcato ed una melodia avvincente che rimangono nella testa sin dal primo ascolto. Ed è proprio tramite la forza persuasiva di una melodia vincente che Mattia corteggia l’ascoltatore dimostrando tutta la sua poliedricità musicale.
Il brano risulta intuitivo a primo impatto. Dietro all’apparente leggerezza di una melodia incisiva si cela un profondo e mai scontato significato emotivo. Il testo parla, infatti, delle energie e delle fatiche che si spendono nei rapporti in cui ci si dona completamente senza volere nulla in cambio. Perché a volte è più forte l’istinto di dare rispetto al bisogno di ricevere.
Ad ispirare l’artista nella scrittura del testo è stato il forte disorientamento provato in un periodo di transizione e di forti cambiamenti. Da un lato il bisogno di scappare dall’insoddisfazione della monotonia lavorativa di tutti i giorni insieme ad una forte malinconia derivante da rapporti sentimentali insoddisfacenti e distruttivi; dall’altro la voglia di riscattarsi, di dedicare le proprie energie anche alle proprie passioni per la produzione di nuova musica, e la voglia di lasciarsi andare trovando il proprio posto, tanto nei sogni quanto sulla terra, tanto nei rapporti umani quanto nel rapporto con se stessi.
L’artista sceglie così di raccontare con estrema leggerezza musicale questa sorta di limbo emotivo in cui ci si ritrova immersi quando arriva ad un nuovo inizio.
L’arrangiamento del brano e le sue sonorità sebbene risultino differenti rispetto ad altri brani si incastonano perfettamente all’interno di un album che fa da cornice ad un progetto coerente ed eterogeneo al punto stesso.
Autoproduzione
Radio date: 18 ottobre 2019
Pubblicazione album: 8 novembre 2019
BIO
Mattia nasce a Modena l’1.11.1987. Cresce sin da piccolo in un ambiente musicale che gli permette di coltivare sin da subito la passione per la composizione di brani e testi come autodidatta. Passione che resta segreta sino alla fine del suo percorso di studi in giurisprudenza. Dentro di lui coesistono infatti due anime, quella razionale ereditata dai genitori avvocati nonché dagli studi seguiti e quella passionale emotiva ereditata da due nonni- artisti di fama internazionale, Mirella Freni (cantante d’opera che ha calcato per 50 anni palchi come Scala di Milano e Metropolitan di NY) e Leone Magiera (pianista, musicista, ex direttore di diversi teatri tra cui la Scala, e maestro dei prodigiosi modenesi Freni e Pavarotti). E sarà proprio la nonna Mirella a credere nel talento del nipote e a supportarlo negli studi musicali.
A marzo 2017 passa le selezioni per partecipare al corso Masterclass nella scuola di musica pop presso Operastudio di Patrizia Orciani e Virginio Fedeli (manager di Andrea Bocelli e altri cantanti di fama internazionale), dove ha la fortuna di collaborare per una prima redazione dei suoi brani con il celebre maestro Federico Capranica e l’insegnante di canto Elisabetta Nesca.
Gli studi nella scuola proseguono con diversi insegnanti, tra cui Eleonora Lombardo e Nicole Di Patrizio. Tra i concorsi cui ha partecipato vi sono le semifinali di vmf live (semifinalista) e del Torino Music contest (semifinalista). Tra gli incontri più significativi, quello organizzato dai titolari della scuola con il produttore Michele Torpedine (Giorgia, Zucchero, Il Volo), che ha apprezzato il singolo labirinti umani e il brano resta come sei ed esortato Mattia a continuare a scrivere canzoni.
Nel 2018 si dedica completamente alla produzione del suo album, in parallelo con l’attività professionale che gestisce a Modena insieme alla sorella Gaia.
Il suo primo singolo di debutto, Labirinti umani, raggiunge migliaia di ascolti e streaming musicali entrando nella Indie Music Like raggiungendo la posizione 87/250.
FORMAZIONE
2006 – Diploma liceo scientifico
2013 – Laurea magistrale in giurisprudenza 110 lode
AUDIZIONI SUPERATE
2017 – Master Pop Academy c/o Opera studio School di Virginio Fedeli docenti Elisabetta Nesca e Federico Capranica.