Il primo singolo estratto, dal 13 marzo in
radio e su tutte le piattaforme digitali
La canzone dell’indimenticata
cantautrice sarda Maria Carta, reinterpretato dal duo composto dalla storica
voce dei Tazenda e dall’arpista italo-elvetico.
“BALLU”, il singolo di Maria Carta reinterpretato da Beppe Dettori
& Raoul Moretti, ha l’energia e l’allegria di una danza carica di
speranza e di visioni legate ad un mondo futuristico.
Un ballo in lingua sarda ritmato e forsennato, capace di portare la
mente lontano dal corpo e diventare quasi un atto meditativo, con cui le
piccolezze terrene perdono significato e si fortifica la coscienza.
Musicalmente un incedere quasi “progressive” che porta a un finale travolgente.
Il singolo è estratto dall’album “(IN) CANTO RITUALE - Omaggio a
Maria Carta”, in arrivo il 27 marzo 2020, in cui il duo ha cercato di
tenere una linea sonora personale, innovando, seppur mantenendo la matrice
identitaria e tradizionale. Il tentativo è quello di far coesistere diverse
tradizioni culturali così distanti geograficamente, ma così vicine nello
spirito etnico.
Così nasce l’omaggio a Maria Carta, 8 tracce del repertorio della grande
artista di Siligo. Sette brani “tradizionali” e un inedito: “Ombre”, che è
Il ricordo di una poesia meravigliosa che apre il libro “Canto Rituale”, e che
riporta una Maria, bimba di 8 anni, che alle 5 del mattino andava al fiume a
lavare i panni, distante 4 km dal paese. Nel tragitto intonava i canti a “voce
delirante” per proteggersi e per scacciare le paure date dai rumori del
crepuscolo, le ombre, gli spettri, i fantasmi della fantasia di una bimba che
anziché rientrare in casa e cercare protezione, affrontava con coraggio da
leonessa, col carattere che, poi, la accompagnerà in tutto il corso della sua
esistenza come artista, donna e madre.
La bibliografia, gli aneddoti, le testimonianze di affetto e stima sono
tutelati, custoditi e pubblicati dalla Fondazione Maria Carta con sede
in Siligo, suo paese natale, e che ha voluto fortemente la realizzazione di
questo lavoro.
Un lavoro in cui si fondono tradizione e cultura, sacralità e paganesimo,
idiomi e linguaggi, poesia e narrazione, radici ben salde e contaminazione.
Radio date: 13 marzo 2020
Pubblicazione album: 27 marzo 2020
Etichetta: UNDAS EDIZIONI MUSICALI
BEPPE DETTORI: VOCE E CHITARRA ACUSTICA
RAOUL MORETTI: ARPA ELETTRICA ED ELETTRONICA
BIO – BEPPE DETTORI
Beppe Dettori si trasferisce dalla Sardegna a Milano all’età di 22 anni.
Dopo le prime difficoltà, molto utili sono i consigli ricevuti da Fabio
Concato, che lo aiuta a muoversi nell’intricata industria discografica. Dal
1994 al 1996, lavora in studio per Ron, Vasco Rossi, Enrico Ruggeri e va
in tour con Gatto Panceri. Nel 1997, scrive per i Ragazzi Italiani,
che partecipano a Un disco per l’estate con la canzone Non finire mai.
Nel 2000, scrive Il mio amore per te per Eros Ramazzotti, inserito
nell’album Stile libero. Inoltre nel 2004 scrive il brano Canto alla vita
per Josh Groban, prodotto da David Foster, che vende in tutto il mondo
oltre 6 milioni di copie. Altre collaborazioni importanti negli anni a seguire
sono quelle con Paolo Meneguzzi e Gianluca Grignani. Nel 2006, ha
pubblicato l’album “Kapajanka Project 01″. Nel novembre dello stesso
anno, diventa la nuova voce del gruppo dei Tazenda, a poco più di un
mese dalla morte del leader storico Andrea Parodi. Con i Tazenda, duetta con
Eros Ramazzotti, (Domo Mia), Francesco Renga (Madre Terra), Gianluca
Grignani (Piove Luce), e ospiti di Marco Carta a Sanremo. Beppe è anche
vocalist di numerosi spot pubblicitari e collabora con Mediaset sia per
show televisivi (La sai l’ultima?, Meteore e Matricole e Viva Napoli), sia per sigle
di cartoni animati (ha cantato “Beyblade VForce” con Giorgio Vanni,
“Sherlock Holmes indagini dal futuro”, “Belfagor”, “Gladiator’s Academy”,
“Quella strana fattoria” con Cristina D’Avena, e infine “Pokémon: the
master quest” con Giorgio Vanni e Cristina D’Avena).
Nel 2009 e 2010 partecipa e collabora ai convegni internazionali de “La
Voce Artistica” a cura del Dr FUSSI, luminare della foniatria
internazionale, sul tema della voce diafonica e le applicazioni agli stili
musicali. Pertanto intraprende la via della didattica con lezioni individuali e
di gruppo (masterclass), in ogni parte di Italia.
Verso la fine del 2012 termina la collaborazione con la leggendaria band
dei Tazenda che inizio già nel 2006, collezionando 5 album, 3 di inediti e
2 live, vendendo quasi 200.000 milka copie. Nel 2015 scrive un nuovo album
in “Limba” (lingua sarda) dal titolo “ABBA”, dal quale viene estratto
l’omonimo singolo. Collaborano al singolo Paolo Fresu e i Tenores di Bitti.
Nello stesso periodo scrive per Valerio Scanu “COSI’ DISTANTE”,
all’interno del progetto discografico che lo vide vincitore a Sanremo.
Nel 2017 dallo stesso album estrae un ulteriore singolo in una veste
completamente vocale, “BRINCARE”. Nell’album presente anche la versione
integrale e strumentale. Verso la fine dello stesso anno pubblica l’intero album
ABBA con 11 tracce tutte in lingua sarda. L’anno 2018 è un anno di progetti
teatrali di alto spessore culturale. BIANCOENERO, in merito alla
longevità dei centenari sardi, progetto musico-fotografico che risalta la
peculiarità culturale e tradizionale, oggetto di studio da tantissimi studiosi
e scienziati di fama nazionale e internazionale. Ideata e prodotta da Kaos Lab.
Nel 2019 è la volta invece di S’INCANTU ‘E SAS CORDAS (l’incanto delle
corde) progetto musicale con l’arpista comasco Raoul Moretti, dove si esalta il
suono e la vibrazione delle corde (voce, chitarra acustica e arpa elettrica ed
elettronica). Prodotta dal Teatro Alidos. E ancora, un “reading dinamico” dal
titolo LA VERA STORIA DEGLI ELEMENTI di Leonardo Omar Onida. Beppe cura
le musiche in gran parte tratte dall’album ABBA. Performance coreografiche di
Bianca Maria Lay. Imminente uscita è il lavoro discografico @90 con il
produttore Giorgio Secco. Nasce l’Etichetta editoriale sarda “UNDAS” (ONDE)
www.edizioni.undas.it con lo scopo di
divulgare e tutelare i prodotti musicali realizzati in Sardegna e fornire loro,
così, una “finestra nel mondo”. Il 27 marzo 2020 viene pubblicato l’album (IN)
CANTO RITUALE - Omaggio a Maria Carta, realizzato assieme a Raoul Moretti,
anticipato dal singolo “Ballu”.
BIO – RAOUL MORETTI
L’italo-svizzero Raoul Moretti è un arpista versatile e
sperimentale con un approccio molto originale allo strumento. Tale approccio,
negli anni, lo ha condotto a sviluppare un percorso artistico alla ricerca di
uno stile personale. Oggi è uno degli arpisti più innovatori con una
traiettoria artistica internazionale, portando la sua arpa in differenti mondi
musicali (avant-garde, pop-rock, world music, electronics, nu-dance, classic,
free improvising) ed in altre forme di arte (danza, pittura, cinema, video-installazioni)
, in ambienti diversi (teatri, clubs, discoteche, case, stazioni, strade,
strutture ospedaliere e centri medici)ed intrecciando numerose collaborazioni
con musicisti ed artisti di ogni genere. Oggi è uno degli arpisti più
richiesti per l’uso dell’arpa elettrica con elettronica, tenendo workshop
in tutto il mondo sull’argomento, è stato invitato ad esibirsi, presentando i
suoi progetti discografici Harpscapes, Harpness e l’ultimo IsolaMenti in
Italia, Svizzera, Francia, Belgio, Spagna, Croazia, Serbia, Bulgaria, Polonia,
Slovacchia, Grecia, Cina, Hong Kong, Paraguay, Cile, Messico, Caraibi francesi,
Dominica, Venezuela, Brasile, Argentina e Australia. È ideatore e
direttore artistico del Festival Internazionale Arpe del Mondo, che riunisce
in Sardegna arpisti da ogni parte del mondo. Il 27 marzo 2020 viene pubblicato
l’album (IN) CANTO RITUALE - Omaggio a Maria Carta, realizzato assieme a
Beppe Dettori, anticipato dal singolo “Ballu.
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